lunedì 26 luglio 2010

La strana storia di come incontrai un angelo - Spoiler

Entro poco pubblicherò questa storia, se v'interessa andate a darci un'occhiata!

Categoria: attori.
Protagonista: Robert Pattinson.
Titolo: La strana storia di come incontrai un angelo.
Genere: introspettivo.
Rating: verde.
Avvertimenti: One shot.

"Tutto quello che facciamo, le nostre azioni, sono così ordinarie se guardate da un certo punto di vista. Ma non sta a gli altri decidere che la nostra vita debba essere noiosa, o una brutta responsabilità. Sta a noi decidere, dobbiamo trovare il lato bello nelle cose. E se ci sforziamo di trovarlo, prima o poi le cose belle arriveranno da sole”.
“Quindi secondo te è questione solo di esercizio?” domandai, scettico.
“Esercitarsi ad essere ottimisti”.


venerdì 23 luglio 2010

Ogni cosa è illuminata, di Jonathan Safran Foer


Ho deciso di scrivere delle recensioni sui libri che leggo. Almeno, quelli che mi colpiscono di più. Proprio pochi minuti fa ho terminato Ogni cosa è illuminata, di Jonathan Safran Foer.

Nel 1997 Foer, allora studente universitario, viaggiò in Ucraina alla ricerca di Augustine, la donna che aveva salvato suo nonno dalle deportazioni naziste durante la seconda guerra mondiale.
Se si limitasse a questo, il libro non sarebbe poi di grande interesse. Ma ci sono molti elementi che la rendono una storia veramente "pregiata". Ad esempio un cieco che guida un auto, un villaggio ebraico dove, per tre anni, tutti vogliono scrivere libri, o una casa piena di scatole che contengono i resti di tale villaggio.
Non vorrei raccontarvi la trama, perchè, nel caso voleste leggerlo, vi rovinerei il libro senza dubbio. Vi dico solo poche cose.
Jonathan Safran Foer si affida all'agenzia turistica Viaggi Tradizione, e verrà affiancato dal traduttore Alex, dal nonno cieco del ragazzo che farà da autista e dalla sua cagna guida mentalmente squilibrata, Sammy Davis Junior Junior.
Vi sono diversi livelli di narrazione nel libro. Tre, per la precisione. Il racconto della ricerca di Augustine, dal punto di vista di Alex, che parla in maniera talmente buffa e usa parole poco appropriate, ma poco a poco ci si abitua al suo modo di esprimersi sconclusionato. C'è il racconto degli antenati di Jonathan, nel paesino ebraico di Trachimbrod, che arriva ad essere commovente e divertente, e pauroso e ancora esilarante. Poi ci sono le lettere di Alex per Jonathan, che si sono inviati per due anni, dopo il ritorno in America di quest'ultimo, nelle quali si inviano i rispettivi scritti e nei quali parlano anche di problemi personali.
Gli stili sono in un certo senso diversi ma affini. Tutti e due molto particolari, ma in modi del tutto differenti. Se Alex è divertente e intenso al momento giusto, anche con il suo linguaggio del tutto inadatto, Jonathan sperimenta diversistili di scrittura. E la storia di Trachimbrod, e le storie nella storia si mescolano e si sovrappongono, e tutto succede così in fretta che sembra inevitabile, sembra che niente si fermerà fino a distruggere ogni cosa.

Nel 2005 è stato tratto un film dal libro. Protagonisti Eliah Wood, il caro Frodo Baggins nel Signore degli anelli, che interpreta Jonathan (chiamato per 106 minuti di pellicola con la storpiatura Jonfan), e Heugene Hutz, cantante dei Gogol Bordello.
Il film può sembrare strano, inzialmente, ma per chi ha un particolare senso dell'umorismo farà ridere parecchio, così come il libro, dopotutto (soprattutto all'inizio, è tremendamente esilarante), e farà anche ragionare parecchio. Non si riesce mai a rimanere indifferenti di fronte a tematiche del genere.
A chi piacciono i libri con uno stile un po' particolare, e a chi non viene troppo ferito da certi argomenti, lo consiglio caldamente. Racconta fatti passati con estremo modernismo, è avvolgente.
Non trovo altra parola.

giovedì 22 luglio 2010

Come Pinocchio nella pancia della balena

Ho deciso di aprire questo blog per due motivi principali. Uno riguarda la mia vita. Changes. L'altro la mia passione. Chances.




La mia vita sta cambiando radicalmente. Cambierò casa. Cambierò famiglia. Cambierò scuola. Mi spiego meglio in una sola frase: solo io, mia madre e mia zia dall'altra parte della città, e inizierò la facoltà di lettere moderne.
Per una abituata a vivere con ambedue i genitori, abituata ad avere ciò che vuole quando lo vuole, per una viziata come me,come mi sono resa conto da poco di essere, questo è un momento difficile.
Devo ammetterlo, ho paura. Forse è anche questo il motivo per cui ho aperto Changes. Chances., per tentare di esorcizzare ogni cosa, per utilizzare la scrittura come metodo catartico. E il fatto che qualcuno possa leggere queste mie riflessioni forse mi aiuta più di quanto io non creda davvero. Forse è meglio del classico diario scritto a mano (per quanto abbia molto più fascino), perchè mi spinge a spiegarvi quel che sento. E per spiegarlo a voi, devo prima spiegarlo a me stessa.





Il secondo motivo per cui ho voluto aggiungere un'altra pagina alle ormai innumerevoli pagine web, è per parlare delle mie fanfiction. Sono iscritta ad efp da più di un anno; non molto in effetti, se teniamo conto che esiste dal 2001 (e per questo lo ringrazio).
Le mie storie vanno di pari passo con me stessa. E' normale, è giusto, è sano. Più leggo e più vengo influenzata, e più scrivo, e più ci metto del mio in ciò che scrivo, ci metto dentro la mia vita intera.
La mia è pura arroganza, lo noterete, ma vi dirò: sono migliorata. Se rileggo quel che scrivevo quasi due anni fa non riesco a credere di essere stata io. Commettevo errori grossolani che ora detesto vedere in una fanfiction. Spero di aver giudicato con la massima imparzialità (per quanto sia possibile essere imparziali con sé stessi). So, comunque, di avere ancora molto da fare. Non sono certo un genio, ci sono persone molto più talentuose di me, lo so.
Fatto sta che voglio parlare meglio delle mie fanfiction. Ognuna di loro, ogni capitolo ed ogni parola, mi hanno accomapgnato per un periodo della mia vita, anche le più corte. Alcune me le trascinavo dietro come un bagaglio stracolmo che sta per scoppiare, altre sono passate correndo.
Ciò che mi terrà a galla sono due persone in particolare, le mie fanfiction, sedersi davanti al pc e il solo atto dello scrivere, che diventa un momento magico, e, mi auguro, questo blog. Un'ancora fissa sulla quale ruoterà attorno tutto il resto. Almeno queste cose non cambieranno. Anzi, sono sicura che non cambieranno!
E adesso in pasto alla mia nuova vita. Anche se mi dovesse divorare come la balena di Pinocchio. Anche lì nella sua pancia, per quanto sarà dura, avrò delle possibilità, e voglio essere capace di prenderle al volo.