martedì 15 novembre 2011

Impresa titanica

   Mi lancio in un’impresa titanica.
   Ho iniziato a leggere Harry Potter all’età di nove anni, e siccome io sono io, e non sia mai che faccio una cosa per bene, ho comprato per primo il secondo volume, “Harry Potter e la Camera dei Segreti” (ma c’è davvero bisogno di ricordare quale sia il secondo volume di Harry Potter? Insomma, mi sembra superfluo a questo punto, lo sa anche il mio cane qual è). Ovviamente non ci ho capito una mazza, e all’inizio neanche mi piaceva, perché c’era questo bambino maltrattato dai suoi zii, e la cosa mi sembrava come minimo noiosa. Non che io avessi tutta questa esperienza in fatto di letture all’età di nove anni, ma la sensazione era quella. Insomma, alla fine del primo capitolo ero un minimo interessata dalla comparsa di Dobby, al secondo di nuovo depressa perché c'era la descrizione dettagliata della prigionia di Harry, al terzo, quando salvano Harry con una macchina volante e due gemelli parcheggiati sui sedili anteriori, esultavo e saltavo sul lettone dei miei – calpestando le regole e le lenzuola di mia madre. Dopodiché ho comprato il primo, “Harry Potter e la Pietra Filosofale”, e ho capito molte cose. Poi dal terzo in avanti sono andata in ordine.
   La saga è finita quando avevo diciassette anni, i film quando ne avevo già compiuti venti. Questo significa che Harry Potter mi ha accompagnata per undici anni, più di metà della mia vita, ora come ora. Posso dirmi una fan sfegatata, ho tutti i libri ovviamente, entro poco avrò anche tutti i film, conosco tutto ciò che c’è da conoscere sulla storia, ma c’è un ma. Altrimenti non saremmo qui a scrivere post, eh!
   Io sono una rompipalle (non ne vado proprio fiera, ma tant'è). Mi piace leggere dei libri, certo, ma sono molto pignola, e quando trovo un errore, un’incongruenza, quando un personaggio non mi convince o trovo qualunque altra cosa da criticare esulto come e lo segnalo urlando come se foss allo stadio. E’ divertente notare questo genere di cose. Nonostante questo amo moltissimi libri, perché esistono moltissimi libri scritti bene e con tutte le curve al posto giusto! No scherzo, quella è una Mary Sue! xD
   Dunque, il punto di questo post è: ho intenzione di leggere tutti i libri di Harry Potter, guardare tutti i film di Harry Potter, e provare a dare un commento che sia come minimo sensato, anche se punto ad un po’ di oggettività (quando si tratta di Harry Potter non sono mai oggettiva, sono contraddittoria e solitamente tifo per i cattivi).
   Quindi, preparatevi! Prima o poi arriveranno le recensioni!
   Ultima dichiarazione: sia chiaro che io amo Severus Piton.

sabato 12 novembre 2011

Dove stanno le anitre - prompt01

   Da domani comincierò a postare una nuova fanfiction, una raccolta di dieci drabble tutte, esattamente, da cento parole l'una (con l'aiuto del contatore di parole di word, ovviamente). Il fandom che ho scelto non c'è su EFP, per cui posterò su una sezione generale di romanzi.
   Argomento: "Il giovane Holden", di J. D. Salinger.
   A voi l'anticipazione del primo prompt:


   Con questa premessa, devo dire che cominciamo bene! xD Ma non fatevi spaventare dal primo prompt da me mai usato. Non ho mai scritto raccolte, né drabble, per cui mi piacerebbe molto che qualcuno leggesse e mi desse un'opinione, pure piccina picciò. Scrivere un racconto con sole cento parole si è rivelato molto più difficile che scriverne uno con millemila! Ma il risultato mi piace abbastanza, e voglio postarlo.
   E ovviamente il blog accoglierà le anticipazioni, che più che altro saranno ermetiche quanto questa e immagini prese da DeviantART.
   Ou yeah!

venerdì 11 novembre 2011

Decisamente inaspettato

   Nel Giugno di quest’anno ho partecipato all’iniziativa “Sarete scrittori”, indetta da EFPe dalla casa editrice Ur. Si trattava di proporre delle trame con un tema già deciso che sarebbero poi state votate dagli utenti; le trenta con più voti avrebbero avuto l'ooportunità di presentare la storia, e di lì sarebbero stati scelti dieci racconti. La trama che avevo proposto, sebbene avesse ricevuto qualche piccolo voto, non venne scelta per proseguire e presentare il racconto alla casa editrice, ma non me ne rammarico comunque, perché ad essere sincera non ero lanciata con troppo entusiasmo in questo progetto, l'avevo fatto solo per provare. Per questo motivo dopo poco meno di un mese, avevo dimenticato la faccenda. Per fortuna Erika ci ha tenuti aggiornati riguardo agli sviluppi del libro, e sono diventata molto ansiosa di leggerlo!
   Sebbene l’uscita ufficiale nelle librerie sia stata programmata per l’11/11/11, gli utenti di EFP hanno avuto l’occasione di averlo in anteprima e pure a metà prezzo. L’ho prenotato in fretta e furia e, quando è arrivato, ho letto ogni racconto con grandi aspettative.
   I vincoli per i racconti erano principalmente due: l’ambientazione scolastica e il tema dell’inaspettato. Il primo è stato preso in pieno da tutti. Sebbene io non abbia da molto lasciato il liceo leggere quelle righe mi ha fatta ripensare ai cinque lunghi e preziosi anni che ho passato a scuola, e sono stati ricordi allegri, travagliati, sospirati, felici; insomma, mi hanno fatta proprio ripensare a tutte le sensazioni che provavo fra i banchi. Il tema dell’inaspettato, invece, credo che non da tutti sia stato centrato.
   Personalmente, fin dal titolo della raccolta, “Niente è come prima”, penso a un episodio che distrugge la nostra routine e la capovolge completamente. Il problema è che per creare l’effetto di una routine c’è bisogno di tempo, in una narrazione, non basta, a mio parere, alludere al fatto che “la vita scorreva monotona come al solito”, e liquidarla lì. In un caso come questo l’inaspettato diventa scontato per il lettore, perché, appunto, se lo aspetta. Quindi, per forza di cose, l’inaspettato dev’essere presentato in maniera diversa (ovviamente questi sono tutti pareri personali). Le storie che mi hanno suscitato una sensazione di inaspettato, un colpo, un attimo di stupore e smarrimento, sono quelle che hanno presentato una situazione in un certo modo, mentre invece alla fine si scopre che era tutto il contrario! Come ad esempio in “Pelle Nuda”, di Sara Galoetti, o in “Laguna” di Elena Pantano. Altri racconti mi sono parsi un po’ scontati (“Un cuore fra le mani”, di Andrea De Giovanni), mentre altri mi hanno colpito e mi sono piaciuti moltissimo anche se non mi hanno fatto mancare il respiro a causa dell’elemento inaspettato (“La conifera nana e la dolce ragazza”, di Eleonora De Luzi, o anche “La biblioteca di Alessandria” di Chiara Belaeff, ma potrei citare anche "La vita che avevo", di Erika De Vivo).
   Il fatto che alcuni racconti non mi siano piaciuti non è da annoverare ad una minor capacità degli autori, assolutamente no, ma unicamente ad un fatto di gusti personali. Ogni volta che iniziavo un nuovo racconto lo iniziavo con la certezza che non mi avrebbe deluso e, anche se alcuni mi sono piaciuti meno di altri, tutti sono stati belli da leggere; forse perché sono nati su EFP, piattaforma della quale anche io faccio parte e che mi fa scoprire sempre cose nuove, come autrice e come lettrice.
   Mi farebbe molto piacere se l’esperienza di EFP e Ur Editore si ripetesse di nuovo, con nuove storie, nuovi autori, nuove idee e l’entusiasmo di utenti, amministratori ed editori che vada solo in crescendo!
   Posso concludere dicendo che “Niente è come prima” è una raccolta bellissima che consiglio a tutti di leggere, sia per i racconti che contiene sia per la storia e le centinaia di persone che stanno dietro questo progetto. Perché sebbene sia opera di uno staff, le sue radici sono in EFP, un sito che conta centinaia e centinaia di iscritti, che cresce ogni giorno, e ognuna delle persone che si cela dietro un nickname ha contribuito allo sviluppo di una piattaforma che è una meravigliosa forma di incontro per chi ama leggere, scrivere e sognare.

lunedì 7 novembre 2011

Mini-post

   Mah, non avevo nulla da fare, così ho deciso di pubblicare una piccola one shot che aveva scritto un po' di tempo fa.
   Fandom: The social network, il film del tizio che ha fatto facebook, Mark Zuckerberg. Ho intenzione di comprarmi il libro, l'ho visto il libreria un po' di tempo fa. Da quel che ho capito è una biografia non autorizzata, o qualcosa del genere. Il film mi era piaciuto abbastanza, anche se credo che poteva pure essere fatto meglio, ma adoro Jesse Eisenberg e ho deciso di guardarlo.
   Io non ho facebook, e la storia è stata appunto ispirata dalle decine di persone che sgranano gli occhi quando lo vengono a sapere e danno per scontato che il mondo intero, anche nelle favelas, abbiano un account facebook.
   Da qualche parte la mia coscenza pigola che potrei spenderci due parole, ma non ho voglia di farlo, per cui vi dico solo che trovate la fanfiction a lato, nella lista delle storie concluse. S'intitola "Una mancanza".
   Saluti a tutti i facebookiani e non.

martedì 1 novembre 2011

She's so unusual*

Ecco una lista di cinque cose inusuali, ovviamente a random:

UNO
Per Halloween ho intagliato una zucca.
Non l'avevo mai fatto prima, e infatti si vede dalla sottostante foto, perché ad un certo punto mi è scivolato il coltello e ho fatto uno sguarone (termine scentifico) dal naso alla bocca della mia zucca. Ho giustificato il fatto dicendo che era una terribile cicatrice di guerra!


DUE
Sempre per Halloween ho fatto una torta in stile Boss delle torte e, inutile dirlo, è venuta uno schifo.
Non tanto il sapore quanto la forma. Doveva essere un sarcofago che si sta aprendo, peccato che il cioccolato plastico sia una materia orribile e antipatica,lo odio, e questo è il risultato (godetevelo, ma non voglio dire altro riguardo a questa vergognosa faccenda, la mia reputazione di pasticcera è stata gettata nel cesso xD no, non è vero, in realtà faccio schifo ai fornelli, è già una fortuna che sia venuta mangiabile xD):


TRE
Sono stra-contenta perché ho finito di leggere un libro divertentissimo, e l'ho finito sull'autobus. Non avevo mai finito di leggere un libro sull'autobus, sono rimasta un po' inebetita quando l'ho terminato, un po' come mi succede con tutti i libri quando li finisco, e stavo quasi per perdere la fermata.
Il libro è "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve", di Jonas Jonasson.


QUATTRO
Esisotno le melanzane bianche, lo sapevate? Io no! Porca miseria, non le volevo mangiare quando le ho viste, mi ci ero affezionata.


CINQUE
Okay, quest fatto è contestabile, e forse è dovuto al fatto che ieri sera ho mangiato pesante o magari l'atmosfera del 31 Ottobre mi ha influenzata. Ma ieri notte ho più o meno sognato, o non so se ero sveglia o meno, che qualcuno si aggirava per casa. Cioè, mi spiego, una persona morta, cioè mi spiego meglio, una signora anziana che conoscevo e che è morta qualche anno fa.
Bah.





*Il titolo di questo post è tratto dal titolo di un album di Cindy Lauper (nel quale, fra le altre cose, c'era anche la famosissima "Girls just wanna have fun").