Una nuova fanfiction è in arrivo direttamente dal mio pc per i lettori del fandom di Death Note. Ho già scritto per quel fandom Sugar&Death, ma quel che vi presento ora ha tentato di distaccarsi dai canoni soliti che caratterizzano quella sezione di EFP per raggiungere una consapevolezza diversa, più matura forse.
Lo stile è diverso da quello che uso di solito, serio rispetto ad altre mie fanfiction, ma proprio per questo sono curiosa di sapere come verrà accolto dalle fan di Death Note, sempre attente alle nuove storie e sempre molto gentili e ricche di recensioni preziose.
Questa storia è molto, molto importante per me. Inventata di getto nel Giugno del 2010 e terminata solo ad Ottobre dello stesso anno, è stata bella e impegnativa da scrivere. Non mi ero mai cimentata in qualcosa del genere, un Giallo con la G maiuscola. E' stata una prima redazione impegnativa, piena di revisioni e ripensamenti, ma proprio per questo mettervi la parola fine è stato come tagliare un traguardo.
Credo che dalle altre mie fanfiction si distacchi soprattutto e completamente per quanto riguarda lo stile, e scusate se tornerò spesso su questo argomento ma Giugno dello scorso anno è stata una svolta per il mio modo di scrivere. Ho ricominciato a scrivere a Giugno dopo mesi interi di fermo, causa la mancata ispirazione. Ma alla fine un libro in particolare mi ha ispirato questa fanfiction e ho colto l'occasione al volo, alquanto stupita di me stessa mentre pigiavo velocemente sui tasti.
Un'ultima cosa importante a proposito di questa storia e poi potrò finalmente presentarvela.
Questa è la prima storia che ho sottoposto a betareading.
Solitamente non faccio leggere a nessuno le mie fanficion, non so esattamente il perchè ma mi limito a scriverle, rileggerle e postarle nella più totale solitudine. Questa storia ha invece subìto una revisione da qualcun'altro che non sono io: il mio ragazzo.
Insisteva talmente tanto per leggere qualcosa di mio che, per esasperazione, gli ho passato questa fanfiction. Un po' per quello, un po' per sapere cosa ne pensava, perchè è una delle più importanti che abbia mai scritto e sentivo che fosse giunta l'ora di soporre il mio lavoro ad altri.
Devo ammettere che ero del tutto impreparata alle critiche negative, ma costruttive senza dubbio, che mi ha dato. Mi ha stupita anche il modo con il quale si è totalmente distaccato dalla situazione. E' stato parecchio imparziale, tanto che dopo la sua revisione la fanfiction ha subìto parecchi cambiamenti.
Ho imparato a relazionarmi meglio con le critiche, che sono molto diverse dalle recensioni che fino ad ora avevo ricevuto, ho imparato anche a rileggere con senso critico e oggettività, cosa quanto mai complicata. Per questo annuncio con orgoglio che ho trovato una storia -che sia una fanficion poco importa- da dedicare a qualcuno che lo merita per davvero.
E così dedicherò la storia a qualcuno che ha aiutato la stessa a maturare mentre io l'avevo fatta nascere, e questa persona è la stessa che ha fatto maturare anche l'autrice, che l'aiuta a non inciampare per la via e che, per questo, l'autrice vorrebbe ringraziare di cuore.
Ma bando alle ciance e basta parlare di me in terza persona, Gollum ne andrebbe fin troppo fiero e noi non vogliamo che lui sia felice, nevvero?!
Vi presento quindi con trepidazione e un pizzico d'ansia la mia prossima fanfiction e vi dò le prime indicazioni generali nel caso siate interessati a leggerla :)
Titolo: What a bored Shinigami can do.
Categoria: Manga/Anime; Death Note.
Rating: giallo.
Genere: thriller.
Spoiler: Prologo - Four different personalities
[...] [riferito ad L] Ma quando si era giocato il tutto per tutto, quando si era esposto per la prima volta -all’inizio essendo sicuro che non ci fosse nessun pericolo, ma poi azzardando sempre di più- aveva sentito, forse per la seconda volta in tutta la sua vita, la paura. Aveva creduto di morire, aveva visto Watari morire, e all’improvviso gli erano tornati alla mente tutti i sogni che aveva da bambino, i progetti dell’adolescenza e poi il buio, che era arrivato con la prima età adulta come un manto oscuro a coprire tutto ciò che era stato. Quando grazie all’aiuto di Near era riuscito a smascherare Light Yagami e a catturarlo la sua anima aveva tirato un grosso sospiro di sollievo e aveva deciso che ci avrebbe pensato.
Mantenne la promessa. Pensò a lungo, seduto nel cortile interno, finché il sole non divenne arancio intenso vicino all’orizzonte. La decisione che prese fu: avrebbe fatto una pausa dal lavoro di investigatore, per capire se voleva continuare a perseguire il suo sogno di ragazzino o se per caso agognava altri progetti. Nel frattempo, siccome non gli andava di rimanere troppo solo a rimuginare, sarebbe rimasto alla Whammy’s House.
Primo post Lunedì prossimo su EFP, ovviamente.
Enjoy!
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