domenica 28 settembre 2014

Bon appetit!

   Sto leggendo (l’ennesimo) libro di King e, dato che è piuttosto lungo e non credo che ne arriverà presto una recensione, ho deciso di allietarvi (seh, come no!) con un post che non c’entra nulla con i libri. Un post un po’ personale.
 
  È passato poco più di un anno da quando mi sono trasferita (o, come si suol dire, sono “uscita di casa”), e sono piuttosto fiera di come stanno andando le cose.
   Non ci ho mai pensato in realtà ma, se mi fossi soffermata un attimo a ragionare quando ancora ero a casa di mia mamma, probabilmente ci avrei pensato due volte prima di sloggiare. Non ho mai fatto quasi nulla in casa, e mi sarei ritrovata a dover fare ogni cosa da sola (no, dai, non da sola: in realtà il mio fidanzato è bravo e gli piace lavare i piatti! Che fortuna!).
   Dopo un periodo di sbaraglio iniziale, in cui ho dovuto fare l’abitudine ai nuovi ritmi che richiede mandare avanti una casa, mi sono scoperta soddisfatta.
   A volte penso che poteva andare malissimo: pile di piatti da lavare ogni mattina al risveglio, la cesta dei panni sporchi che trabocca, il frigo pieno di pizze surgelate e pasti pronti! Invece no, nulla di tutto questo si è avverato per fortuna, e io ho trovato qualcosa che mi piace fare.
  Non crediate che sia una di quelle persone sadiche a cui piace tenere la casa! Non ci trovo nulla di emozionante nei panni swiffer e negli sgrassatori, no no!
   Ho scoperto che oltre a mangiare... mi piace cucinare.
 
 
   Mi piaceva già cucinare dolci ma, fra la dieta perpetua che cercherò di portare avanti fino alla decrepitezza e la mia innata pigrizia, non lo facevo spesso. Dovendo cimentarmi con piatti salati ho rispolverato le poche cose che ho imparato a mie spese durante gli anni di scuola, quando i miei erano in vacanza o facevano tardi al lavoro, e ho scoperto in fretta che cucinare non era così difficile come ricordavo. Dato che cucinare (e mangiare) sempre le stesse cose alla lunga annoia, ho preso a sperimentare nuove ricette e nuove tecniche.
   Devo ammettere, comunque, che la cosa che mi ha rovinata è stato Masterchef Australia. Non ho mai guardato gli altri Masterchef perché erano noiosi. I concorrenti non fanno che urlarsi dietro, dire quanto sono fighi e fare piani per sbaragliare gli avversari. Gli australiani sono meno competitivi forse, ma anche meno pesanti.
   Insomma, le cose stanno così: ad ogni puntata vedevo piatti a me sconosciuti che sembravano gustosissimi e divertenti da preparare. Così me li scrivevo, per non scordare come si chiamavano. Be’ è passato un anno e io ho gli appunti del cellulare pieni di ricette, nomi di chef e piatti che devo ancora sperimentare.
   Sono felice di aver scoperto questa passione per la cucina. Non che ora sogni di diventare una pasticcera, un cuoco o aprire un ristorante. Mi piace solo cucinare, nella mia cucina, per i miei amici. Ma anche (e soprattutto) per me stessa.
 
   Tornando all’argomento centrale di questo blog: qualcuno ha letto dei romanzi che c’entrano con la cucina? Libri come “Come l’acqua per il cioccolato”, su quel genere. Io non ne ho mai letti, ma mi piacerebbe molto farlo. Credo che ora li apprezzerei anche di più. E che dire dei film? Io adoro “Julie e Julia”, “Tortilla soup” ma soprattutto “Rataouille”!
   Se qualcuno ha altri film o libri ‘culinari’ da consigliami faccia pure, sono aperta ad ogni nuovo titolo e assaggio!

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