È da molto tempo che non recensisco una
fanfiction (per curiosità sono appena andata a controllare e in effetti, sì, è
da maggio).
Ne ho lette parecchie di storie in
questi mesi, per verificarlo basta andare a guardare la mie liste di EFP, ma
dato che con le fanfiction sono molto più selettiva che con i libri, ne finisco
pochissime, e ne metto fra i Preferiti ancora meno. Di queste poche elette, ne
recensisco una minima parte. Insomma, come direbbe Bilbo Baggins:
Di regola, metto fra i preferiti solo
storie terminate, ma a che cosa servono le regole, se non per essere infrante?
Mi sono lanciata nella lettura di “Lafiaba dimenticata”, di Miss Day, perché non ho mai trovato una long su Narnia
che mi piacesse davvero, ma questa sembrava promettente, anche se non eccedeva
nell’originalità.
Diciamocelo, le fanfiction su Narnia si
basano principalmente su due fatti: uno, Caspian è figo; due, Caspian ha
bisogno di una fidanzata. Motivo per cui la maggior parte delle long in questo
fandom sono delle Susan/Caspian o delle Nuovo Personaggio/Caspian. E per ‘nuovo
personaggio’ solitamente intendo una ragazza cazzuta che vive già a Narnia o
una ragazza cazzuta che abita nel nostro mondo. Il risultato è il medesimo,
entrambe finiscono per ammaliare il giovin
sovrano e passare lunghi paragrafi ad avvertire fremiti, guardarsi
imbarazzati o sfiorarsi causandosi misteriose scosse elettriche (l’elettricità
statica a Narnia è un grosso problema, a quanto pare).
“La fiaba dimenticata” non sembrava una
storia molto diversa dalle altre, in realtà, ma ogni tanto tutti abbiamo bisogno
di qualcosa di romantico e fuffoso,
non è vero? Per sentirci un po' diabetici...
Be’, maledizione! Ho fatto appena in tempo a pregustare la
fuffosità della fanfiction quando ho scoperto che è rimasta abbandonata!
Per farla breve, l’autrice ha lasciato
perdere la fanfiction e con molte probabilità anche il fandom, EFP e magari
persino scrivere – una terribile perdita per il sito, oserei dire. Leggendo,
non mi ero resa conto che la storia fosse ancora in stato “In corso” (sono
babba, lo so), e quando ho iniziato a intravede i capitoli finali ma nessun
avviamento ad un finale degno, mi sono documentata. E ho scoperto che l’ultimo
aggiornamento risaliva ad anni fa.
Ho avuto uno shock, una paralisi e un
colpo della strega tutti assieme – quest’ultimo in particolare sarà dovuto alla
strega della fanfiction in questione. Alla fine, senza esitare, tristemente
felice di poter dare una fine immaginaria in cui tutti i cattivi morivano e i
buoni vivevano assieme felici e contenti
per il resto dei loro giorni, ho messo la storia fra i Preferiti, anche se non
era finita.
L’unica altra storia per cui l’ho mai
fatto è stata una traduzione del fandom di Harry Potter, “Drop Dead Gorgeous”,
che consiglio a tutti i fan.
Ah, misteriosa Miss Day, se mai leggessi
questa recensione ascolta la supplica di una povera lettrice: continua la tua
fanficion, torna fra i lidi di EFP! Io e altre centinaia di lettrici ti
aspetteremo qui, in spasmodica attesa.
Mi ritrovo quindi a consigliare una
fanfiction non finita, ma giuro che ne vale la pena.
Penelope è una giovane ragazza che abita
a Strawbury, un piccolo paesino di campagna in Inghilterra. Lavora come
domestica per la ricca signora Wingfield e abita nella sua villa assieme ad un
maggiordomo francese, una cuoca superstiziosa, una governante severa, altre due
domestiche della sua età e, naturalmente, la povera signorina Wingfield, che
perenni mal di testa costringono a bere gocci di whisky in continuazione.
Un giorno, in una libreria, Penelope
incontra due ragazzi che non conosce, che si rivelano subito essere Lucy ed
Edmund Pevensie. Lucy fa una sorta di
predizione a Penelope, parlandole di alcuni specchi cui dovrebbe fare
attenzione.
Casa Wingfield, nel frattempo, riceve un
regalo sgradito: un grosso armadio in legno massiccio, che viene collocato in
una stanza e presto dimenticato.
La sera stessa tutte le luci della casa
si spengono e, alla loro riaccensione, ogni specchio, dal più grande e maestoso
fino a quelli da toletta e portatili, recano dei simboli sconosciuti. Penelope
trova l’unico specchio rimasto vuoto nella stanza dove è stato relegato
l’armadio. La curiosità la spinge a studiarlo e aprirlo, e l’incredulità ad
entravi dentro quando una brezza leggera proveniente dall’armadio stesso le
scuote i capelli.
Una volta a Narnia, dopo un fortuito
incontro con il re Caspian e l’uccisione di una strega che rapiva bambini,
viene accolta a corte e comincia a vivere lì.
E qui è dove s’interrompe la nostra
fiaba. Sì insomma, sul più bello!
La storia, a questo punto, lascia molti
interrogativi che non sto a raccontarvi, e mi piange il cuore a pensare che non
scoprirò mai com’è andata a finire! Ma parliamo dei pregi di questa fanfiction,
perché come l’ho descritta io non sembra avere nulla di nuovo rispetto a molte
altre storie del fandom.
Narrata in prima persona dalla stessa
Penelope, la storia ha un non so che di naif che ricorda il libro vero e
proprio, anche se ormai usiamo immaginare il moviverse di questa raccolta. Ogni
paragrafo ha qualcosa che fa sorridere per la semplicità e l’ironia con cui
vengono narrati gli eventi. I personaggi sono vagamente stereotipati, ma in
maniera adorabile, un po’ come potremmo stereotipare la nonna che fa le torte.
Sono tutti perfettamente calati nel loro
ruolo, ma in maniera naturale, mai forzata.
Una delle cose che mi è piaciuta di più
della storia è che tutto viene raccontato con precisione, ma non è noioso.
Abbiamo l’opportunità di scoprire dettagli che nel film e nel libro non ci
sono, dettagli che a volte sono anche un po’ crudi, ma veritieri.
L’altra cosa che ho apprezzato – direi
amato – è la protagonista, Penelope. Non è un personaggio stereotipato e ha
molti difetti. In parole povere, non si tratta di una Mary Sue. Penelope è
molto pigra e anche bugiarda, ha scarsa stima di sé e tende a parlare a
vanvera. Gli aspetti più negativi del suo carattere vengono limati dalla
sua permanenza a Narnia, la ragazza impara ad essere meno fannullona e impara
quanto sia prezioso avere qualcosa da fare, inoltre impara a farsi sentire, a
farsi rispettare e ad aiutare gli altri.
Purtroppo non posso continuare con la
lista dei miglioramenti di Penelope, perché la storia si è interrotta. Sappiate
comunque che è diventata uno dei miei personaggi preferiti.
Be’? Ancora qui? Muovete le chiappe (o
in questo caso le dita) e andate a leggervi la storia!
Magari se siamo in tanti
ad attendere il seguito potremmo firmare una petizione per farci inviare i
restanti capitoli.
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento sarà bene accetto!
Grazie dell'attenzione e del tempo dedicatovi.