domenica 30 ottobre 2011

Sbrodolina

Buonasera.
Ad essere sincera non so nemmeno come iniziare questo post. Insomma, “What a bored Shinigami can do” è finito. E anche se il risultato che si può facilmente leggere sulla data di pubblicazione indica che sta su EFP da soli tre mesi, in realtà la sua elaborazione è stata molto più ampia. Ho iniziato a scrivere la fanfiction nel Giugno del 2010, e l’ho terminata in Ottobre (di solito non posto fanfiction se non sono già terminate). Poi per vari motivi, più che altro legati al fatto che non mi sentivo in vena di pubblicare né di rivedere la storia, non ho iniziato a pubblicarla se non un anno dopo. Quindi, a ben pensarci, in realtà c’è dietro un lavoro che dura più di un anno! Ma come diavolo ho fatto?
Be’, a parte questo…
“What a bored Shinigami can do” mi ha dato molte soddisfazioni e mi ci sono affezionata. Non perché sia stata una fanfiction particolarmente seguita nel sito o simili (infatti non lo è), ma perché è stata la prima storia che ho fatto leggere a qualcuno che mi conosceva – non un beta reader, non qualche altra persona ‘virtuale’, ma persone con cui entro in contatto tutti i giorni. In particolare il più entusiasta di questa storia è stato mio padre. Ebbene sì, alla veneranda età di quarantasette anni ha scoperto Death Note (tramite me ovviamente) e ha guardato l'anime! Quando gli ho detto che stavo scrivendo una fanfiction sul manga è impazzito e ha cominciato a lamentarsi del fatto che non gli facevo mai leggere niente. Poi la sua follia ha contagiato anche il mio ragazzo e tutti e due mi hanno esasperato talmente tanto che, per non sentirli più blaterare, ho fatto loro leggere la fanfiction. Mi stavo per pentire della mia decisione, perché mio padre – da bravo genitore – non faceva altro che dire quanto fosse spettacolare e mi idolatrava come se fossi Dante, il mi ragazzo al contrario trovava un sacco di errori grammaticali, e io stavo impazzendo. Alla fine, dopo un’iniziale euforia da parte di entrambi, si sono dati una regolata, e hanno iniziato a dare consigli e impressioni meno estremi.
Questa esperienza mi ha aiutato moltissimo a reggere il confronto con una critica che non è come quella del web, per quanto le recensioni degli utenti di EFP mi rendano sempre felicissima e infatti rispondo sempre volentieri a tutti, ma è una critica faccia a faccia, che è diversa, perché leggere le critiche è diverso dal sentirsele spappolare sulla faccia senza preavviso. Sono stata messa di fronte a tante cose riguardo il mio stile, la trama, la storia, le sfaccettature dei personaggi, le situazioni, ho riconosciuto che qualcosa poteva essere migliorato, quindi mi sono rimboccata le maniche e ho ricominciato a scrivere con ancora più decisione.
L’unica nota negativa del tutto è che adesso quei due uomini pare si siano messi d’accordo per tormentarmi con una frase ricorrente: «Oh! Ma quando lo scrivi il primo best seller?».
A parte questo vorrei ringraziare moltissimo tutte le persone che su EFP mi hanno seguita ogni giorno, hanno espresso il loro parere sulla fanfiction o semplicemente hanno letto. Anche voi mi avete spronata a migliorare sempre di più e le vostre parole entusiaste sono quelle che ricordavo ogni volta che rileggevo fino allo sfinimento i capitoli per trovare errori, per rendere la scena ancor più emozionante, e mi chiedevo che cosa ne avreste pensato, se vi sarebbe piaciuto, e non vedevo l'ora di pubblicare!
In definitiva, per terminare l’ennesima pappardella sbrodolante zuccheri come è mio solito, un grazie a tutti, tutti voi che mi avete fatta emozionare solo leggendo la mia storia. Con la speranza di avervi emozionati anch’io, vi saluto per l’ultima volta,
Patrizia

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