Se la prima fatica di Mirya, che ho recensito qui, non era
altro che una storia d’amore che a tratti seguiva anche certi cliché che si
sono creati con il tempo nelle Dramione, il suo capitolo conclusivo, Per il suo
sangue, non ha niente a che vedere con quella.
Volete leggere qualcosa di leggero? Non leggete Per il suo
sangue.
Volete distrarvi qualche minuto? Non leggete Per il suo
sangue.
Se volete leggere Per il suo sangue preparatevi
psicologicamente, davvero, perché quella è una fanfiction in cui troverete
brutale realtà, guerra, violenza, male.
E nonostante io sia decisamente contro lo splatter fatto per puro intento di
scioccare (perché fa così Quentin Tarantino!), e nonostante le descrizioni di
Mirya raggiungano livelli di precisione a volte patologica, questa fanfiction
mi è piaciuta.
I libri della Rowling sono sempre stati piuttosto
edulcorati, e a ragione, dato che erano rivolti ad un pubblico di bambini e
ragazzi, ma forse proprio per questo ho apprezzato che in Per il suo sangue, non ci venga risparmiata
nemmeno una lacrima.
Il bello delle fanfiction, in fondo, è che possono prendere
il mondo letterario che abbiamo tanto amato e darne un altro punto di vista.
Quando il fanwriter è bravo, questo punto di vista riesce anche a non snaturare
la storia. Mirya, in Piss (non ho idea chi abbia iniziato a chiamarla così, ma
questo acronimo mi fa ridere ogni volta!), non si concentra più solo sulla
Dramione, parla di tutto l’universo di Harry Potter e ne racconta luci e ombre.
I protagonisti compiono un percorso di crescita, e tutto si basa sulle
contrapposizioni fra bene e male, com’è tipico anche della Rowling, ma Mirya ci
insegna – in un messaggio che credo sia molto prezioso – che bene e male non
esistono. Esistono le scelte delle persone, le consapevolezze che raggiungiamo,
e i cambiamenti che a volte si devono accettare – anche quelli più brutti. In
realtà, ora che ci penso, questa fanfiction è diventata più che una fanfiction.
Non ci sono dubbi sul fatto che parli di Harry Potter, ma un messaggio di tal
portata rende la storia più bella. Non è più solo una fanfiction che distorce
i fatti per il (sadico?) piacere dello scrittore e del lettore. Per il suo
sangue è diventato qualcosa di più, anche se non saprei dire bene cosa. Forse
qualcosa a metà fra una fanfiction fantasy e un romanzo di formazione. Un romanzo fiction fantasy di formazione,
tanto per non creare scompiglio.
A proposito di luci e ombre, direi che le luci le abbiamo
già commentate, ora tocca alle ombre.
Io credo che sia sempre questione di
gusti riguardo a queste cose, altrimenti non si spiega come mai io trovo i
libri di Banana Yoshimoto noiosi mentre altri li adorano, o come mai Moccia
abbia orde di lettori (aspetto solo che pubblichi “Scusami se ti ammorbo”),
quindi immagino che alcune cose che a me non sono piaciute altri le
abbiano apprezzate parecchio.
Ciò che mi ha fatto venire la nevra più e più volte,
soprattutto negli ultimi capitoli, è stata Hermione. Mi piace molto il
carattere dell'Hermione della Rowling, ma qui è OOC. So cosa ne pensa Mirya al
riguardo, ha detto più volte che lei inserisce OOC in tutte le sue fanfiction.
Anche se non lo condivido capisco il ragionamento, ossia “non è un mio personaggio, è inevitabile
mandarlo OOC”, ema devo dire che qui ha avuto ragione a metterlo. Le Hermione di Mirya… mi
spiace persino dirlo, credo che sia una delle cose più brutte da dire anche se
si tratta di un personaggio inventato, ma le cose stanno così: Hermione è una
persona debole. O almeno, così è apparsa ai miei occhi.
Alla fine della storia
lei riesce a superare un momento terribile solo perché Draco le spiega
pazientemente che sta sbagliando e che deve riprendersi la sua vita, e lei lo fa
perché è Draco a dirglielo. Eppure glielo hanno detto tutti: Harry, Ron, Ginny. Ma solo Draco riesce a scuoterla un po’. La
cosa, ai fini della storia d’amore, ha senso, è persino dolce, ma dov’è finita
la Hermione con le palle quadrate che ha sempre una soluzione, che non si butta
mai giù di morale? Dov’è la Hermione che ha fondato il C.R.E.P.A. anche se era
chiaro come il sole che non avrebbe mai funzionato? Dov'è l'Hermione che a Malfoy ha dato un pugno?! (Attenzione, spoiler in arrivo.) In questa fanfiction
Hermione non fa altro che prodursi in smorfie contrite, chiedere scusa, fasi
seghe mentali e raggiungere l’apice dell’autocommiserazione e Marysuaggine
quando perde la magia dopo aver ucciso Grayback. Dopo quella, mi spiace ma non
la posso salvare.
Io mentre leggevo di Hermione |
L’altra cosa che non mi è piaciuta della fanfiction è la
fine. Albus Silente. Anche qui ovviamente questione di gusti, ma vedete…
Silente, il Gandalf della storia, l’uomo giusto al momento giusto, sempre,
l’uomo perfetto che ammetteva di fare errori e proprio per questo ci stava più
simpatico e pareva così saggio e intelligente! Ecco, a me non piacciono i personaggi perfetti. Lui non lo detesto solo perché nell’ultimo libro si è rivelato un essere
umano come tutti gli altri, con colpe molto profonde, con una storia di vita
affascinante e anche con l’intento di vedere morire Harry Potter. Albus Silente
è un essere umano, ha gridato a gran voce l’ultimo libro della saga. Invece
Mirya me lo ha riportato ai piani alti, come se fosse un Dio. L’ultima scena in
particolare mi ha fatto venire in mente la fine di un film per ragazzi: lo strano personaggio che fa da narratore se ne esce con una frase ad
effetto e ammicca verso la telecamera, prima di far schioccare le dita e
spegnere la luce. Fine. Titoli di coda.
Insomma Mirya, dopo tutta la fatica che ha fatto la Rowling per dare una scossa al personaggio, mi finisci così?
La mia analisi di Per il suo sangue termina qui. Lo so che sembra negativa, ma non è così: sono io che tendo ad essere pignola e lamentarmi più che congratularmi (trovo le congratulazione estremamente tediose dopo un po'). Ma non fatevi
spaventare dal fatto che, puntando la lanterna sulla fanfiction, in questa
recensione siano uscite anche delle ombre. Le ombre sono inevitabili, se non ci
credete leggete qui.
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