domenica 12 ottobre 2014

Quelli che ce l'hanno fatta

   Iniziamo con il dire che questo è un post importante (una volta ogni tanto ci vuole!, direte voi).
   Man mano che si va avanti diventa sempre più impegnativo tenere le redini di tutto quanto. E non parlo solo per me, parlo in generale.
   Quando siamo piccoli il tempo abbonda. Anche il ragazzo più impegnato ha una marea di tempo che può decidere di usare per lo studio o per qualcos’altro. Una volta dosato il numero di ore che è giusto dedicare allo studio e quali quelle da dedicare a noi stessi, ci rendiamo conto che spazio per le nostre passioni ce n’è a iosa. C’è chi si impegna nella musica, chi nello sport, chi pensa all’arte, agli amici, chi naviga su internet. E poi c’è chi legge e/o scrive.
   (Immagino che la maggior parte delle persone che capitano da queste parti siano se non aspiranti scrittori, come minimo lettori in erba. A meno che non siate qui per le gif stupide che, lo ammetto, servono solo a darmi visibilità.)
   Quando si iniziano ad avere più responsabilità, tuttavia, è facile mettere da parte qualcosa che non è la priorità assoluta per dedicarci a qualcosa che sentiamo indispensabile. Ed ecco che all’improvviso per impegni di lavoro smettiamo di andare a lezione di canto, che comunque è solo un hobby. O per passare del tempo in più con la nostra metà che, eccheppalle non riusciamo mai a vederci!, rinunciamo a quella mezz’ora che dedichiamo al disegno. Oppure dato che siamo veramente stanchi e vogliamo solo rimbambirci davanti alla tv, chi ce lo fa fare di metterci a scrivere?
   Ebbene, sono tutte cose vere. No, non vi prenderò in giro, non vi dirò che poco alla volta le giornate sembreranno più lunghe, perché non è così. Casomai, andando avanti, le giornate si fanno più corte.
 
 
   Non c’è una soluzione, lo ammetto. Tuttavia vi dirò, se avete una passione che per un motivo o per l’altro fate fatica a coltivare, non mettetela da parte perché «eh, ho impegni più importanti.» Piuttosto dedicatevi anche solo poche ore alla settimana, risicate il tempo che avete a disposizione qua e là, ma non rinunciatevi.
   Tanto più che, se è una vera passione che vi rende soddisfatti e felici di voi stessi, presto o tardi tornerà a bussare alla porta.
   In questi ultimi mesi mi sono dovuta sforzare di scrivere qualcosa, e chiaramente non tutti i giorni riesco a scrivere. A volte manca semplicemente il tempo, altre e più controverse volte manca l’ispirazione o la voglia. Però una cosa devo dirla: da quando ho ricominciato a scrivere sono molto più contenta. Non scrivo solo questo blog, che per quanto viene letto potrei anche scrivere un diario!, ma scrivo anche fanfiction e sto cercando di portare avanti una storia mia.
 
 
   Parentesi filosofica a parte, ho iniziato a scrivere questo post per parlare di una cosa in particolare: quelli che ce l’hanno fatta.
   Esistono centinaia di persone che ogni anno esordiscono pubblicando il loro primo libro, ma dato che io mi sono avvicinata alla scrittura soprattutto grazie alle fanfiction (nonostante deboli tentativi che farebbero ridere i polli quando ero alle elementari e alle medie), vorrei parlare di autori di EFP che hanno pubblicato qualcosa, e segnalarvi qualche titolo.
   Tutti quelli che vado a segnalarvi sono titoli Originali, quindi non fanfiction bensì vere storie inventante di sana pianta dagli autori. Non che io abbia nulla in contrario alle fanfiction che, rimaneggiate, diventano vere storie e vengono pubblicate (sì, esistono e lo sappiamo tutti), ma diciamo che ammiro di più colui che inventa qualcosa dal nulla e mi sembra anche più onesto in un certo senso – meglio però non dilungarsi ora nel discorso.
 
 
   Comunque vada non importa, di Eleonora C. Caruso
   Questo è l’unico libro che non ho ancora letto, che non è mai stato pubblicato su EFP (almeno non che io sappia), e del quale mi limito solo a fare segnalazione.
   Conosco il libro poiché, alla sua uscita, EFP lo segnalò in bacheca.
   Di lui so solo che parla di una ragazza appassionata di fumetti, che esce di casa solo per comprane di nuovi. In pratica un otaku italiana.
   In ogni modo, Eleonora – CaskaLangley – Caruso ha pubblicato la sua storia, sicuramente aiutata dalla pratica che ha fatto su EFP.
 
 
   Lividi, di Annick Emdin
   Parecchio tempo fa avevo recensito con toni entusiastici una storia trovata nella sezione noir di EFP. Intitolata “La moda del lento”, l’autrice era Vera Lynn. Ora la storia non si trova più su EFP ma si può acquistare tranquillamente il formato cartaceo.
   Ovviamente lo consiglio ancora a tutti, e se qualcuno volesse più informazioni vi invito a leggere la recensione che ne feci parecchio tempo fa: “Meravigliose tenebre”.
 
   Hyacinthe, di Primavere Rouge
   Questo è un caso singolare e mi dispiace molto che alla fine l’autrice non sia riuscita a pubblicare il romanzo (maggiori informazioni su ciò che è successo potete trovarle direttamente sulla pagina della storia). In parole povere aveva interrotto la pubblicazione su EFP a pochi capitoli dalla fine ma ha da poco ricominciato daccapo, revisionando il tutto, poiché non ha raggiunto con l’editore un accordo che la convincesse.
   Molto tempo fa ho iniziato a leggere “Hyacinthe”, un’Originale storica ambientata a Parigi appena prima dello scoppiare della Rivoluzione. La vicenda segue principalmente la storia di Etienne, un povero ragazzo del popolo, e Andres, un nobile che s’innamora di lui. Oltre a questa ci sono le storie parallele di tutti i personaggi di contorno, che così di contorno poi tanto non sono.
   Non mi dilungherò a parlarne qui perché, prima di tutto, non ho ancora finito di leggerla e poi perché quando sarà che – finalmente – riesco a finire questa storia, voglio dedicarvi un intero, lunghissimo post. Nel frattempo non posso che consigliarvi di andare a leggerla.
 
 
   Di carne e di carta, di Mirya
   C’è davvero bisogno di dire qualcosa? Oltre al fatto che amo Mirya e che leggerò qualsiasi cosa lei decida di scrivere, fosse anche la lista della spesa.
   Tanto per cambiare, ho recensito anche “Di carne e di carta” e, pochi giorni fa, ho scoperto con stupore che quest’estate Mirya ne ha fatto prima un e-book e poi un cartaceo. Aveva già detto, nel suo blog, che le avevano proposto di pubblicare tempo fa, ma l’offerta non le interessava. Devo dire di essere proprio contenta che abbia deciso per il self publishing!
   Chiaramente, questo libro avrà un posto d’onore fra i miei scaffali e lo farò leggere a tutti quelli che conosco!
 
   Insomma ragazzi, tutto questo per dire: loro ce l’hanno fatta. Quindi possiamo farcela anche noi!

5 commenti:

  1. Ciao! Questo post è davvero di ispirazione: non solo per chi scrive, io per esempio non lo faccio, ma mi ha ricordato che ogni giorno si può fare qualcosa per realizzare i propri sogni.
    Leggevo molto, ora un po' meno, i racconti su EFP.
    Avevo già sentito parlare di Mirya, ma non conoscevo il suo percorso. È stato davvero interessante leggerlo ^.^

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  2. Grazie mille! Mi fa molto piacere che il post ti sia sembrato interessante.
    Certo, è più indirizzato agli scrittori amatoriali come me, ma è proprio vero che pian piano e con l'impegno i risultati arrivano. Su qualsiasi fronte :)

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  3. Scusa se leggo in ritardo: ti ringrazio tantissimo della citazione e colgo l'occasione per augurarti buon anno!

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    1. Ma figurati! Auguri anche a te :)
      Ti dirò, ho scritto questo post proprio quando ho saputo che "Di carne e di carta" era stato pubblicato. Oltre che i libri, persino i tuoi post mi ispirano xD

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  4. Ciao! Non so se l'avevi notato, ma nell'edizione cartacea ho voluto rendere omaggio alla mia prima esegeta.. nella quarta di copertina, là dove si narra la trama, c'è un rigo preso dalla tua recensione. Spero che ti faccia piacere! ^_^ Un bacione, Annick. (O Vera Lynn ;) )

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