Iniziamo con il dire che questo è un
post importante (una volta ogni tanto ci vuole!, direte voi).
Man mano che si va avanti diventa sempre
più impegnativo tenere le redini di tutto quanto. E non parlo solo per me,
parlo in generale.
Quando siamo piccoli il tempo abbonda.
Anche il ragazzo più impegnato ha una marea di tempo che può decidere di usare
per lo studio o per qualcos’altro. Una volta dosato il numero di ore che è
giusto dedicare allo studio e quali quelle da dedicare a noi stessi, ci
rendiamo conto che spazio per le nostre passioni ce n’è a iosa. C’è chi si
impegna nella musica, chi nello sport, chi pensa all’arte, agli amici, chi
naviga su internet. E poi c’è chi legge e/o scrive.
(Immagino che la maggior parte delle
persone che capitano da queste parti siano se non aspiranti scrittori, come
minimo lettori in erba. A meno che non siate qui per le gif stupide che, lo
ammetto, servono solo a darmi visibilità.)
Quando si iniziano ad avere più
responsabilità, tuttavia, è facile mettere da parte qualcosa che non è la
priorità assoluta per dedicarci a qualcosa che sentiamo indispensabile. Ed ecco
che all’improvviso per impegni di lavoro smettiamo di andare a lezione di
canto, che comunque è solo un hobby. O per passare del tempo in più con la
nostra metà che, eccheppalle non
riusciamo mai a vederci!, rinunciamo a quella mezz’ora che dedichiamo al
disegno. Oppure dato che siamo veramente stanchi e vogliamo solo
rimbambirci davanti alla tv, chi ce lo fa fare di metterci a scrivere?
Ebbene, sono tutte cose vere. No, non vi
prenderò in giro, non vi dirò che poco alla volta le giornate sembreranno più
lunghe, perché non è così. Casomai, andando avanti, le giornate si fanno più
corte.
Non c’è una soluzione, lo ammetto.
Tuttavia vi dirò, se avete una passione che per un motivo o per l’altro fate
fatica a coltivare, non mettetela da parte perché «eh, ho impegni
più importanti.» Piuttosto dedicatevi anche solo poche ore alla settimana,
risicate il tempo che avete a disposizione qua e là, ma non rinunciatevi.
Tanto più che, se è una vera passione
che vi rende soddisfatti e felici di voi stessi, presto o tardi tornerà a
bussare alla porta.
In questi ultimi mesi mi sono dovuta
sforzare di scrivere qualcosa, e chiaramente non tutti i giorni riesco a
scrivere. A volte manca semplicemente il tempo, altre e più controverse volte manca
l’ispirazione o la voglia. Però una cosa devo dirla: da quando ho ricominciato
a scrivere sono molto più contenta. Non scrivo solo questo blog, che per quanto
viene letto potrei anche scrivere un diario!, ma scrivo anche fanfiction e sto
cercando di portare avanti una storia mia.
Parentesi filosofica a parte, ho
iniziato a scrivere questo post per parlare di una cosa in particolare: quelli che ce l’hanno fatta.
Esistono centinaia di persone che ogni
anno esordiscono pubblicando il loro primo libro, ma dato che io mi sono
avvicinata alla scrittura soprattutto grazie alle fanfiction (nonostante deboli
tentativi che farebbero ridere i polli quando ero alle elementari e alle medie), vorrei
parlare di autori di EFP che hanno pubblicato qualcosa, e segnalarvi qualche
titolo.
Tutti quelli che vado a segnalarvi sono
titoli Originali, quindi non fanfiction bensì vere storie inventante di sana
pianta dagli autori. Non che io abbia nulla in contrario alle fanfiction che,
rimaneggiate, diventano vere storie e vengono pubblicate (sì, esistono e lo
sappiamo tutti), ma diciamo che ammiro di più colui che inventa qualcosa dal nulla e
mi sembra anche più onesto in un certo senso – meglio però non dilungarsi ora nel
discorso.
Comunque
vada non importa, di Eleonora C. Caruso
Questo è l’unico libro che non ho ancora
letto, che non è mai stato pubblicato su EFP (almeno non che io sappia), e del
quale mi limito solo a fare segnalazione.
Conosco il libro poiché, alla sua
uscita, EFP lo segnalò in bacheca.
Di lui so solo che parla di una ragazza
appassionata di fumetti, che esce di casa solo per comprane di nuovi. In pratica
un otaku italiana.
In ogni modo, Eleonora – CaskaLangley –
Caruso ha pubblicato la sua storia, sicuramente aiutata dalla pratica che ha
fatto su EFP.
Lividi,
di Annick Emdin
Parecchio tempo fa avevo recensito con
toni entusiastici una storia trovata nella sezione noir di EFP. Intitolata “La
moda del lento”, l’autrice era Vera Lynn. Ora la storia non si trova più su EFP ma si
può acquistare tranquillamente il formato cartaceo.
Ovviamente lo consiglio ancora a tutti,
e se qualcuno volesse più informazioni vi invito a leggere la recensione che ne
feci parecchio tempo fa: “Meravigliose tenebre”.
Hyacinthe,
di Primavere Rouge
Questo è un caso singolare e mi dispiace
molto che alla fine l’autrice non sia riuscita a pubblicare il romanzo (maggiori
informazioni su ciò che è successo potete trovarle direttamente sulla pagina
della storia). In parole povere aveva interrotto la pubblicazione su EFP a
pochi capitoli dalla fine ma ha da poco ricominciato daccapo, revisionando il
tutto, poiché non ha raggiunto con l’editore un accordo che la convincesse.
Molto tempo fa ho iniziato a leggere “Hyacinthe”,
un’Originale storica ambientata a Parigi appena prima dello scoppiare della
Rivoluzione. La vicenda segue principalmente la storia di Etienne, un povero ragazzo del
popolo, e Andres, un nobile che s’innamora di lui. Oltre a questa ci sono le storie parallele di tutti i personaggi di contorno, che così di contorno poi tanto non sono.
Non mi dilungherò a parlarne qui perché,
prima di tutto, non ho ancora finito di leggerla e poi perché quando sarà che –
finalmente – riesco a finire questa storia, voglio dedicarvi un intero,
lunghissimo post. Nel frattempo non posso che consigliarvi di andare a
leggerla.
Di
carne e di carta, di Mirya
C’è davvero bisogno di dire qualcosa?
Oltre al fatto che amo Mirya e che leggerò qualsiasi cosa lei decida di scrivere,
fosse anche la lista della spesa.
Tanto per cambiare, ho recensito anche “Di
carne e di carta” e, pochi giorni fa, ho scoperto con stupore che quest’estate
Mirya ne ha fatto prima un e-book e poi un cartaceo. Aveva già detto, nel suo
blog, che le avevano proposto di pubblicare tempo fa, ma l’offerta non le
interessava. Devo dire di essere proprio contenta che abbia deciso per il self publishing!
Chiaramente, questo libro avrà un posto
d’onore fra i miei scaffali e lo farò leggere a tutti quelli che conosco!
Insomma ragazzi, tutto questo per
dire: loro ce l’hanno fatta. Quindi possiamo
farcela anche noi!
Ciao! Questo post è davvero di ispirazione: non solo per chi scrive, io per esempio non lo faccio, ma mi ha ricordato che ogni giorno si può fare qualcosa per realizzare i propri sogni.
RispondiEliminaLeggevo molto, ora un po' meno, i racconti su EFP.
Avevo già sentito parlare di Mirya, ma non conoscevo il suo percorso. È stato davvero interessante leggerlo ^.^
Grazie mille! Mi fa molto piacere che il post ti sia sembrato interessante.
RispondiEliminaCerto, è più indirizzato agli scrittori amatoriali come me, ma è proprio vero che pian piano e con l'impegno i risultati arrivano. Su qualsiasi fronte :)
Scusa se leggo in ritardo: ti ringrazio tantissimo della citazione e colgo l'occasione per augurarti buon anno!
RispondiEliminaMa figurati! Auguri anche a te :)
EliminaTi dirò, ho scritto questo post proprio quando ho saputo che "Di carne e di carta" era stato pubblicato. Oltre che i libri, persino i tuoi post mi ispirano xD
Ciao! Non so se l'avevi notato, ma nell'edizione cartacea ho voluto rendere omaggio alla mia prima esegeta.. nella quarta di copertina, là dove si narra la trama, c'è un rigo preso dalla tua recensione. Spero che ti faccia piacere! ^_^ Un bacione, Annick. (O Vera Lynn ;) )
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