Sono tre le cose fondamentali in un
libro, a mio parere. La trama, lo stile e i personaggi. Se l’autore azzecca già
due di queste cose siamo a cavallo, se ne azzecca una sola finisce nella mia
lista nera, se fa centro con tutte e tre… è il mio idolo, e io fangirlerò.
Vorrei soffermarmi in particolare sui
personaggi, che secondo me sono come un biglietto da visita. I personaggi sono
la prima cosa con cui il lettore si scontra, ancor prima che con lo stile. Ci
vuole un po’ di tempo per assimilare lo stile di un autore, imparare tutte le
sue piccole abitudini, ciò che gli piace e che lo contraddistingue. Quel che
invece impariamo a conoscere da subito sono i personaggi.
Come to the dark side... we have cookies! |
Per qualche motivo che sicuramente ha
radici psicologiche da qualche parte nel mio cervellino, un sacco di
protagonisti mi stanno antipatici (Freud direbbe che è a causa delle loro
teste, a forma di simbolo fallico). Invece adoro i personaggi secondari –
meglio se sono la spalla del protagonista – e gli antagonisti.
La cosa fondamentale che deve fare un
personaggio per piacermi è essere il più reale possibile. Avere forze così come
debolezze, commettere degli errori, stare antipatico a qualcuno all’interno
della storia, avere delle stranezze e delle passioni, un passato non del tutto
triste ma nemmeno idilliaco dal quale trae – consapevolmente o meno –
insegnamenti, patemi e comportamenti che adotta nel presente.
Mi rendo conto che quasi tutti i
personaggi, almeno un pochino, devono essere stereotipati. Devono avere quel
qualcosa che affascini alla prima lettura, altrimenti come fanno ad
“acchiapparci”? Ad esempio il classico amico migliore amico burlone del
protagonista, o la ragazza antipatica e svampita. L’importante è che non siano
solo questo, che nascondano dietro la faccia più di ciò che mostrano. Non
succede così anche nella vita, alla fine? Prendiamo in antipatia la bella bionda
dalle gambe lunghe in base a sole due frasi che ha pronunciato ma, quando
impariamo a conoscerla, scopriamo che è una persona come tutte le altre, che
può starci antipatica come simpatica a prescindere dalla sua biondezza.
Orbene, ora che abbiamo esaurito la
parte filosofica/pesante del post veniamo alla mia parte preferita! Un bella
lista (adoro le liste).
Cose
che amo in un personaggio
- Amo i personaggi che hanno delle passioni bizzarre, come fare collezione di cose improbabili o fotografare attimi sfuggenti.
- Amo quando esitano.
- Amo i cattivi che hanno uno scopo.
- Amo i personaggi psicopatici, ad esempio quelli che hanno una doppia personalità o sono talmente fuori di testa da essere convinti di essere nel giusto quando non è così.
- Amo quando tutti i personaggi parlano compatibilmente all’epoca in cui si trovano.
- Amo i personaggi che fanno battute veramente divertenti, e non battute tristi che fanno ridere giusto i personaggi del libro.
- Amo i personaggi che si comportano male consapevolmente.
- Amo quando un personaggio, dopo una crescita interiore, fa qualcosa al di fuori delle sue corde. Come un tipo chiuso che confessa a cuore aperto ciò che sente o cose simili.
…di
conseguenza…
Cosa mi succede quando i personaggi non mi piacciono. |
- Odio i personaggi che non fanno un bel niente nella vita, almeno fino a quando non inizia il libro. Come le ragazze che non hanno interessi all’infuori del belloccio di turno, che se non fosse per lui e le avventure in cui le trascina che vita monotona vivrebbero?
- Odio i personaggi perfetti in tutto e per tutto e li odio ancora di più quando “fingono” banali difetti per essere considerati ancor più bravi, belli e buoni.
- Odio le coppie inutili. Per intenderci, quelle che stanno assieme “perché la trama dice così”, quando è chiaro che i due personaggi potrebbero benissimo odiarsi stando ai loro caratteri.
- Odio i cattivi che vogliono conquistare il mondo senza un perché o con motivazioni banali come che gli hanno ucciso il criceto.
- Odio i personaggi che, per vendicarsi, pianificano genocidi coinvolgendo chi è palese che non c’entri nulla (e non hanno nemmeno come scusante il fatto di essere pazzi!).
- Odio i personaggi che se ne escono con frasi ad effetto che nella realtà nessuno dice mai.
- Odio i personaggi che vogliono a tutti i costi essere tenebrosi e si disperano riguardo alla loro famiglia travagliata, fumando erba, ascoltando musica rock e pensando di essere davvero alternativi.
- Odio i personaggi che, quando hanno una relazione, nonostante le prove palesi del fatto che la persona amata straveda per loro, sono gelosi. Tanto lo sappiamo che serve solo per quella scena in cui lui prende lei per le spalle e la bacia con passione contro ad un muro!
Ciao Patty! Che bella scoperta, ho ricambiato subito! ;) Quanti blog ho scoperto tramite gli scambi! Ora vedo sempre di lasciare la firma :P
RispondiEliminaConcordo pienamente con il tuo post, anch'io adoro i personaggi secondari quando sono descritti bene e con la loro personalità (non di quelli che fanno da comparsa con frasi scontate e via).
E odio anch'io tutti i punti che hai citato, odio tra l'altro anche il sesso che vende ormai tanto di moda nei NA. Tanto da infilarlo ad ogni frase di saluto e così via, rovinando la lettura e tirando fuori storie con personaggi fotocopia!
Giusto! In libreria adesso si trovano solo romanzi-fotocopia di "Cinquanta sfumature di grigio" che, una mia amica a cui piace il genere mi assicura, sono più o meno tutti uguali u_u
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