Presa da un raptus di sobria serietà, oggi vi posto qualcosa di diverso dagli ultimi post che hanno infestato questo spazio.
Seguendo il blog di Mirya, famosa autrice su EFP, ho scoperto qualcosa che mi ha lasciata basita. Qualcuno, aiutato dalla riservatezza che caratterizza internet, si è iscritto al circuito forumcommunity su questo forum (del quale anche io faccio parte, anche se da poco), spacciandosi per lei. Mirya aveva già subìto diverse noie delle quali non so molto, credo che si tratti di recensioni particolarmente acide, contenenti insulti e senza un reale motivazione poiché, e a detta sua (io non posso sapere perché non ho letto queste recensioni) era chiaro che l’autore di questa non aveva minimamente letto la sua storia. Mirya ha quindi deciso di rivolgersi alle autorità, e io credo davvero che faccia bene perché, se prima poteva liquidare la faccenda segnalando all’amministrazione di EFP e tirando avanti, la questione ora ha assunto livelli davvero alti, oltre che una grande ridicolaggine.
A parte questo evento che ha scatenato il post, vorrei dire una cosa. Internet può essere -già è- una risorsa inestimabile per condividere cultura e opinioni personali. Ma dato che è gestito e popolato da persone, non c’è dubbio che abbia qualche difetto per quanto riguarda l’interagire degli abitanti del web. Credo quindi che sia un vero peccato che alcune questioni, anche in siti non esattamente internazionali come EFP, debbano trasformarsi in sottospecie di faide alimentate dal fatto che, sul web, tutto è anonimo.
Quando qualcosa diventa particolarmente ‘famoso’ nel web ci sono subito persone che iniziano a criticarlo, a prescindere dal fatto che il contenuto sia buono o cattivo, e lo fanno con una certa spietatezza che, immagino, gli dia soddisfazione. Non dico che dovremmo bandire l’ironia da internet o che non possano essere espressi commenti e opinioni negativi, piuttosto dico che questi dovrebbero essere motivati da solide basi.
Una cosa del genere accade per due motivi principali: l’anonimato che Internet fornisce e il fatto che tutti possano accedervi.
Il secondo requisito è qualcosa di molto importante, perché se questo non vi fosse verrebbe minato il presupposto di base dell’accessibilità universale che contraddistingue internet e lo rende effettivamente la risorsa preziosa che è. Per questo suppongo non si possa fare niente ed affidarsi al buon senso delle persone, che secondo alcuni cinici è sempre più raro al giorno d’oggi. Si potrebbe contare anche, per quanto riguarda utenti di un sito 2.0, contare su un certo controllo da parte di un amministratore responsabile. Comunque sia riguarda sempre il buonsenso, anche perché oggi siti 2.0 gratuiti possono essere fondati da chiunque (vedi questo blog).
Sul primo requisito di Internet sopracitato invece comincio ad avere dei dubbi. Comprendo che sia molto comodo andare a criticare presentandosi con un nickname, scrivendo su una tastiera in casa propria, senza subire alcuna ripercussione e, soprattutto, senza dover affrontare veramente le persone che si criticano. Non voglio chiedermi il perché di questo, dato che spunterebbero fuori sempre i soliti cliché: cattiveria, gelosia, una persona che non ha nulla di meglio da fare. Quindi sorpassando questo vorrei dire due parole riguardo all’anonimato: sebbene sia molto comodo per queste persone credo che non sia favorevole, sul web, ad uno scambio pacifico e almeno un po’ controllato di opinioni. Non ho dea di cosa succederebbe se si potesserfacilmente sapere chi effettivamente sono le persone con cui parliamo su internet, forse sarebbe ancora peggio di adesso (anche se è indubbio che molti problemi anche più gravi di quello dell'esempio di oggi verrebbero facilmente risolti). Non che a me vada a genio girare sul web con una carta d’identità con le mie generalità sopra, non dico questo, ma forse qualcuno con più competenza potrebbe trovare una via di mezzo. Il problema è che su Internet causa problemi sia un eccesso di privacy, con l’anonimato, che la mancanza della stessa. Alla gente di solito non piace dover sventolare i propri fatti privati, e a ben ragione.
Post terminato, per il momento. Non so bene ancora cosa pensare su questa faccenda, si dovrebbe trovare il modo di riuscire a controllare i contenuti che gli utenti dei siti 2.0 possono pubblicare, ma anche questo sarebbe un controsenso al significato di 2.0, nel quale il web è generato dall’utente. Insomma, mi rendo conto ora di avere un'opinione inutile in quanto non fornita di soluzioni adatte.
Bah...
Vi rimando alla pagina del blog di Mirya dove spiega lei stessa cosa sia successo, appena ieri: Furto d'identità.
Vi rimando alla pagina del blog di Mirya dove spiega lei stessa cosa sia successo, appena ieri: Furto d'identità.
Spero che la questione si risolva in fretta e il più presto possibile.
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento sarà bene accetto!
Grazie dell'attenzione e del tempo dedicatovi.