Spoiler: Capitolo tredici - The undead boy
Roger sedette dietro la scrivania, di fronte a
quel ragazzo asiatico dall’aria contrita. “Sì?”, domandò l’uomo con il suo
tipico sguardo perennemente preoccupato.
Eikichi Kazuro tirò fuori un tesserino e lo
mostrò per pochi secondi all’uomo. Recava il suo nome, un timbro dall’aria
ufficiale e il marchio della CIA. “Sono qui per conto di L, lavoro al caso
Jonsson assieme a lui, sono uno degli agenti della CIA scelti da lui
personalmente. Sono venuto qui per informarla… di qualcosa che è accaduto.”
Eikichi Kazuro si umettò le labbra in segno di leggero nervosismo. La sua
espressione era vagamente preoccupata e un po’ timorosa. “L non è potuto
venire, non si può muovere dal quartier generale, così ha mandato me.” Roger lo
ascoltava attentamente, con il forte presentimento di cattive notizie. “Near è
morto.”
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