Sto andando alla velocità della luce,
per quanto gli studi e i vicini urlanti (è la prima volta che ho dei sentimenti
di odio verso un bambino e i suoi genitori, ma quei tre mostri non fanno altro
che urlare) me lo permettano, per raggiungere l’attuale scritto di Mirya, ossia
“Per il suo sangue”, ma prima dovevo passare per “Succo di zucca”, impresa
felicemente riuscita, e poi per “Canto di Natale di Draco Malfoy”, impresa
appena iniziata che mi sta dando già le sue gioie -ma anche dolori, di cui vi
dirò in seguito.
Prima di tutto, ho letteralmente adorato
il fatto che riprendesse “Canto di Natale” di Charles Dickens. Devo ammettere
che non ci avevo pensato perché non avevo affatto capito che Mirya intendesse
riprendere il libro proprio alla lettera, credevo che il titolo fosse una sorta
di citazione, o di omaggio. Quando l’ho capito, e ho visto che l’Annunciatore,
con le catene attorno e tutto il resto, era Sirius, sono scoppiata a ridere!
Credo che sia decisamente adatto, e inoltre rispecchia il vero Sirius che c’è
nel libro. Tutto ciò che fa, poi, è divertentissimo, dall’irritazione cutanea
di Draco sulla chiappa alla sua legilmanzia divina (o infernale).
Il Pensatoio del Natale Passato proprio
non riesco ad immaginarlo. Nel senso che vedere un Pensatoio andarsene in giro
con le gambe e la braccia come se fosse un pupa-… be’, ora mi rendo conto che
anche vedere un Pensatoio e basta
sarebbe già una gran cosa. Se lo vedessi probabilmente eventuali braccia e
gambe sarebbero l’ultima delle mie preoccupazioni. Comunque è adatto immagino,
perché sondare i Natali passati è come immergersi nei ricordi, no?
Le sue passate festività mi sono
sembrate un tantino esagerate, giusto perché io spero sempre in una famiglia
Malfoy un po’ più unita di quanto non sembri: infatti Lucius è molto severo con
il figlio, ma fa di tutto per proteggerlo e difenderlo. E’ il suo modo di
dargli il meglio, e non credo che manchi di affetto. Almeno dal mio punto di
vista. Quando si è sentito minacciato da Voldemort non ha nascosto una grande
paura, sia per sé stesso che per la sua famiglia. Inoltre Narcissa ha protetto
Draco con ogni mezzo a lei possibile, fintanto da arrivare a tradire Voldemort
in “Harry Potter e i doni della morte”.
Comunque sia, divagazioni a parte -credo
che scriverò un post su questo argomento, mi viene in mente spesso quando si
parla di Draco-, i Natali passati di Draco mi hanno lasciato un po’ perplessa,
ma quello di Harry… cavolo! Ho sempre creduto che i Dursley fossero persone
crudeli per come lo trattavano, e Mirya ha reso tutta questa loro crudeltà
talmente orribile che mi sono venuti i lucciconi agli occhi! Era da un po’ che
non piangevo per un libro (non ricordo nemmeno da quando) ma non mi aspettavo
certo che sarebbe stato per una fanfiction
natalizia! E invece è andata proprio così, mi si è appannata la vista a pensare
al piccolo Harry, a Natale, assieme a quei mostri!
Un alto momento in cui i miei occhi si
sono fatti inesorabilmente lucidi, ma lì un po’ per continuità, è stato nel ricordo
successivo: quello di Hermione. E’ stato bello leggere di Hermione durante le
vacanze a casa dei suoi genitori che, poverini, vengono menzionati di rado. E,
per essere precisi, la parte che mi ha emozionata è quando Hermione racconta
dei suoi dubbi alla madre: le vogliono bene anche se è così?
Lo spirito del Natale Presente era
simpatico, per quanto odioso e contro Draco, ma era questo a renderlo spassoso!
Personalmente Hermione mi è sembrata troppo vittimizzata, ma vabbè.
Di sicuro i Natali Futuri, sebbene ben
rappresentati dal boccino sfuggente, che ho adorato, sono stati quasi…
meccanici. Insomma, mi ha commosso molto più il Natale che Draco decide di
passare a casa Weasley. Non ho sfiorato i livelli dei lacrimoni di prima, ma
ero tanto felice! I regali che fa Draco poi… ah, l’ho invidiato in quel
momento, anche se non esiste. Io ci metto secoli a decidere cosa regalare a ad
una persona. Le corse in centro città per un regalo che ti è venuto in mente
all’ultimo istante sono oramai parte della tradizione.
Mi piace che alla fine Draco riesca a
trovare un compromesso con la famiglia Weasley, e credo che in fondo non gli
dispiaccia fare parte id una famiglia calorosa come quella, per quanto li
consideri pazzi!
Mi pento di non essermi decisa prima a
leggere “Succo di Zucca”, solo per poter leggere prima “Canto di Natale di
Draco Malfoy”, che con molta probabilità lo avrei letto proprio sotto le feste,
magari davanti ad una tazza di cioccolata fumante, magari con addosso due maglioni
e le babbucce pelose, e magari mi sarei commossa ancora di più. Infatti la fanfiction è corsa fra le mie Preferite,
perché appena arriva la prossima aria natalizia mi beerò con Draco che osserva
il Natale di Hermione, di Harry e anche i suoi. Ma soprattutto del trenino che
regala ad Harry, il mio preferito (da lì il titolo del post)!
Non rischio che da me
passino i tre spiriti e l’Annunciatore (anche se conoscere Sirius non mi
dispiacerebbe): io lo spirito natalizio ce l’ho radicato dentro le viscere,
come il verme che ha attaccato il povero Ron, che ci volete fare? In caso anche
voi lo abbiate, o a maggior ragione se l’avete perso, leggere “Canto di Natale
di Draco Malfoy”, perché dopo diversi lacrimoni -se siete sensibili come la
sottoscritta- vi farà venire addosso un certo senso di pace.
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