Qualcuno si ricorda del film “Juno”? Per
inciso, si tratta il film che ha generato su mtv la proliferazione di programmi
riguardo teenager incinte e ragazze madri. Il film non ha la stessa linea
becera di quei programmi, ma guarda caso il mondo si è accorto che le giovani
madri potrebbero scatenare l’interesse del pubblico.
Ma non sono qui per parlare di minorenni
incinte o programmi tv dalla dubbia morale, sono qui per parlare di Diablo
Cody, che nel 2007 firma la scenografia di “Juno” e si fa conoscere anche
oltreoceano.
Diablo Cody per i colleghi, Brook Busey
per gli amici. Oltre ad essere sceneggiatrice è anche scrittrice, e nel 2006
pubblica il suo libro “Candy Girl – Memorie di una ragazzaccia per bene”. In questo
ci racconta del suo trasferimento a Minneapolis per amore e di come, per un
anno, abbia fatto la spogliarellista.
Non cominciate a pensare male! Diablo
Cody ci informa subito con spassosa autoironia che la sua non è stata una vita
di privazioni, un’infanzia di molestie, e non ha subìto alcun trauma mentale
che non fosse quello delle sessioni di studio a fine anno, che finivano
inevitabilmente con un crollo psico-fisico ma con ottimi voti – qualcuno si
rispecchia in lei? Cresciuta in una famiglia agiata e subito assunta in una
studio legale, Diablo parte per incontrare Jhonny, conosciuto online, e decide
di trasferirsi e cominciare la sua vita assieme a lui. Il suo nuovo lavoro è
facile, la sua relazione perfetta, ma c’è qualcosa che manca.
A ventiquattro anni Diablo può ben dire
di essere sempre stata una brava ragazza, di non aver mai fatto particolari
follie. La sua vita è stata tranquilla ma lei ha ancora voglia di ribellarsi.
Perché se non lo fa a vent’anni, quando la fa?
Forte di questa decisione, entusiasta e
appoggiata da un comprensivo e quanto mai adorabile Jhonny, Cody inizia con “La
serata della dilettante” organizzata dallo Skyway Lounge dove, oltre ad essere
la più vecchia, scopre che ballare nuda davanti ad un pubblico non è facile. A
dirla tutta, è terrorizzante. Ma c’è una parte di lei che vuole rifarlo.
Inizia così il viaggio in compagnia di
Diablo Cody, che ci porta fra un locale e l’altro con le sue battute
inaspettate e divertentissime, con le situazioni tragicomiche attraverso le
quali è passata. Non lesina sui dettagli sconci e non pone veli su un mondo che
non è affatto rose e fiori, tuttavia con uno stile scorrevole, leggero ed
energico ci evita ogni tragicità da soap opera.
Essendo l’autrice appassionata di musica
ci sono moltissimi riferimenti a gruppi musicali, soprattutto rock ma anche
alle più famose canzoni pop di sempre. Leggendo non si può fare a meno di
pensare alla coreografia che useremmo in una lap-dance se fossimo al posto
della protagonista (personalmente, io la farei al buio nella mia camera, senza
specchi e senza nessuno che mi guarda a parte lo Spirito Santo, che si sicuro
si ammazzerebbe dalle risate), e le canzoni che potremmo usare.
Diablo Cody ci lascia molti spunti,
quali “Barbie Girl” degli Aqua, “Armageddon it” dei Def Leppard e “Beast of
burden” del Rolling Stones. Per fortuna ci lascia anche due compilation molto
utili sulle quali basarci, ossia «dieci canzoni migliori per spogliarsi» e
«dieci canzoni che non si dovrebbero mai usare in uno strip.» Non sia mai che
volessimo provare.
Lascio a voi scoprire quali sono e
scoprire tutti gli altri titoli, che personalmente adoro, che accompagnano
questo libro anomalo e divertente. E vi lascio alla canzone con la quale Diablo
Cody si spogliò la prima volta: “Rag Doll”, Areosmith.
Non sapevo avesse scritto un'autobiografia! Ci farò un pensierino dato che Juno è uno dei miei film preferiti, ho acquistato anche la colonna sonora, l'adoro *_*
RispondiEliminaAnche a me piace tantissimo la colonna sonora di Juno! :3 L'adoro, ho scoperto anche dei musicisti che adesso adoro grazie a quella colonna sonora xD
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