A volte circostanze fortuite nella vita
ci donano più di quanto, in un primo momento, possiamo capire. Ad esempio, io
leggo da quando ero bambina e prima di qualche anno fa non mi ero mai
soffermata a pensare, veramente, a che fortuna avessi avuto a cominciare a
leggere.
Le cose potevano andare diversamente.
Potevo non incontrare il libro giusto e decidere che la lettura non faceva per
me. Oppure al posto di comprarmi un libro i miei potevano decidere di comprarmi
un album da colorare – che comunque sarebbe stato un ottimo bottino dal mio
punto di vista, e non mi avrebbe spinta a chiedere di più. Magari, invece,
potevo essere in un mood cattivo e detestare il mio primo libro con tutto il
cuore, tanto da non leggerne più.
Invece ho letto proprio quel libro, in
quel momento, con quello stato d’animo. Ed è stato allora che sono diventata
una lettrice.
Con il senno di poi posso dire che è
stata fortuna, fatto sta che amo essere una lettrice. Mi sento privilegiata ad
amare così tanto i libri e averli amati da sempre, perché so che ci sono
moltissime persone che non leggono, che odiano leggere, che faticano a leggere
qualcosa di più delle previsioni meteo.
Quindi ecco perché vale la pena essere
un lettore:
Un lettore non ha giornate noiose. Se
per caso non sa cosa fare gli basta scegliere un libro dagli scaffali e
immergersi in quel mondo. Quando alzerà gli occhi si renderà conto che saranno
passate ore, e lui non si sarà affatto annoiato.
I lettori hanno sempre un posto dove
andare quando sono in giro e non sanno cosa fare. Rintanarsi in una libreria è
l’ideale per passare del tempo e spulciare libri. In alternativa c’è anche la
biblioteca, nella quale ci si può fermare quanto si vuole per sprofondare in
una comoda poltrona e leggere.
Quando due o più lettori si incontrano
non sono mai a corto di parole. Che si abbiano o meno gli stessi gusti, parlare
di libri è sempre un piacere e scambiare pareri e punti di vista è sempre utile
e interessante.
Chi legge sa molte cose. Se non sono
nozioni utili saranno informazioni curiose, particolari o bizzarre, così che
chi si accompagna ad un lettore difficilmente può annoiarsi. Una curiosa
capacità dei lettori è, inoltre, quella di riuscire ad immagazzinare un’enorme
quantità di informazioni riguardanti autori, libri, personaggi, editori e
librerie – ma riescono a dimenticarsi subito di dover comprare il latte.
Se una persona legge molto tende, nel
tempo, a voler cambiare o variare i suoi generi di lettura preferiti. Ogni
volta che ci si allontana dal proprio genere ci si mette in gioco, si prova, si
tenta, si scoprono nuovi gusti che nemmeno noi pensavamo di avere. Questo ci
rende più aperti, meno intolleranti e diffidenti nei confronti di ciò che non
conosciamo, e come si applica ai libri può applicarsi anche alla vita.
In ultimo, ma non per questo meno importante,
le persone che leggono hanno modo di rilassarsi e ribaltare del tutto una
giornata orribile solo prendendo in mano un bel libro. Hanno qualcosa che li
rende felici, e questo qualcosa è facilmente reperibile, per fortuna loro e di
quelli che gli stanno attorno.
A questo punto sono arrivata alla
conclusione che avere una passione per la lettura è una fortuna.
Tutte le qualità e le opportunità
sopraelencate non sono solo frutto dell’esperienza e del proprio modo di essere,
vengono date anche dalla lettura. Non che tutti coloro che leggono siano colti,
interessanti, di mente aperta e davvero simpatici. Ma possono sempre essere
felici, e quando una persona è felice è sempre più bello averci a che fare.
Belle queste tue riflessioni, che condivido pienamente. Leggere è una fortuna e molti non sanno quello che si perdono. Io sono grata soprattutto del fatto che da piccola avevo a casa tanti libri e tanti altri me ne regalavano. Penso che l'ambiente giusto sia importante per imparare ad apprezzare la lettura. Tu hai sempre avuto questa passione?
RispondiEliminaInfatti, quando si è piccoli l'ambiente influisce moltissimo. Se si cresce in una famiglia che legge ci sono molte probabilità che anche un bambino legga.
EliminaIo leggo più o meno da quando ho imparato a unire le sillabe e ho scoperto che formavano parole! xD
Sante parole ^^! Non sarei la persona che sono senza le letture che mi hanno accompagnata sino ad oggi. Per me leggere non è mai stato un hobby, bensì un bisogno profondo. Insomma, toglietemi tutto, ma non i miei libri ;)
RispondiEliminaSono curiosa di sapere quale romanzo ti ha fatta diventare lettrice ^^ il mio primo amore è stato "Ma che nano ti salta in testa" di Christine Nöstlinger. Da ragazzina, poi, adoravo i junior Mondadori, in particolare la collana Gaja! Che ricordi!
Ti capisco! A volte penso di essere un po' pazza a trattare i libri con così tanta cura, poi mi rendo conto che non sono l'unica quindi va bene xD
EliminaHmmm, un romanzo che mi ha fatta diventare lettrice... be' da bambina ho letto tutti i libri di Roald Dahl, e tutti mi sono piaciuti allo stesso modo! Credo che il mio preferito però fosse "Il GGG", l'ho consumato a forza di leggerlo, e adesso ha un posto privilegiato in libreria!
Tutto vero! Anch'io per molto tempo ho dato per scontata la presenza dei libri nella mia vita, più o meno come succede per lo spazzolino da denti, ma alcuni indizi mi hanno fatto capire che privilegio sia leggere: sentire il grigiore dei discorsi di alcune persone che non leggono, rendermi conto che certe volte mi tuffo nel libro di turno come se stessi sfuggendo a un killer, l'ingordigia quando apro il pacchetto appena consegnato dal corriere... :D
RispondiEliminaOppure quando sei in giro e pensi: "Ma quanto vorrei essere a casa a leggere un libro in questo momento!" xD
EliminaPenso che non potrei fare a meno di leggere, se rimango senza libri sono sconsolata! Continuo ad aggirarmi per casa come un fantasma e chiedo a tutti cosa posso fare perché mi sto annoiando!