venerdì 17 aprile 2015

Sapore di realtà: il dialogo

In questo periodo sono pessima. Lo ammetto, le rubriche mi stanno uccidendo! Dato che il tempo a mia disposizione non ha alcun motivo di aumentare (casomai solo di diminuire), penso che rivedrò tutte le rubriche e deciderò quali tenere e quali eliminare. Una cosa è certa: saranno tutte a cadenza casuale.
Il fatto è che mi piaceva di più tenere il blog prima di inventare queste rubriche, perché il fatto di essere legata ad una scadenza spesso mi porta a scrivere una rubrica piuttosto che un post diverso. Finisce che pubblico solo quelle, alla fine! Quindi penso proprio che le rivedrò.
Per sottolineare questa decisione ecco un post di quelli ‘vecchi’, che non è una rubrica né una recensione. È una semplice opinione. Spassionata opinione sui dialoghi.
 
I dialoghi sono un punto dolente per me. Sono snob riguardo ai dialoghi, se non sono come piacciono a me l’intero libro è rovinato, disprezzato, dato in pasto agli ultimi scaffali della libreria, quelli più oscuri, lontani e dimenticati.
Un libro può anche avere qualche difetto, ma dei brutti dialoghi mi danno fastidio proprio mentre leggo, quindi forse è per questo che per me sono così importanti. Se la trama non è salda o i personaggi non sono il massimo la cosa non mi scalfisce durante la lettura. Ma se sono sul divano, con il mio bravo tè al limone e la testa altrove, un dialogo poco credibile può bruscamente riportarmi alla realtà.
Cosa accade ad un libro con pessimi dialoghi
Un dialogo deve essere veritiero a seconda dell’epoca in cui si svolge la storia. Leggere un libro ambientato nel settecento pieno di modi di dire che usiamo oggi è inconcepibile, così come è assurdo leggere un libro ambientato nei giorni nostri con dei dialoghi fin troppo ricercati.
Seconda cosa che trovo piuttosto fastidiosa sono i punti esclamativi. I punti esclamativi vanno usati con parsimonia. Quando vedo che ce ne sono troppi, soprattutto in un dialogo, vado fuori di me. Mi verrebbe da andare dall’autore e chiedergli come mai i suoi personaggi gridano tutti quanti e in tutti i momenti. Sembra che in molti non abbiano capito che il MAIUSCOLO (mi aspetto che lo urliate proprio, eh) e il punto esclamativo devono dare enfasi, e in un dialogo indicano che qualcuno alza la voce, con tutto ciò che ne consegue.
Ho lasciato alla fine il dolore più grande, per me: i dialoghi finti. Non so come altro chiamarli, io li chiamo dialoghi finti perché sono quei dialoghi che non possono proprio esistere nella realtà. Non per via dei contenuti, proprio per l’impostazione. Quando vengono usati troppi modi di dire, frasi scontate, battute che non fanno ridere, quelli per me sono dialoghi finti, che non farebbe mai nessuno e che sembrano usciti proprio da dove sono usciti, ossia da un libro stampato.
Un dialogo deve essere naturale e il più veritiero possibile, secondo me. Lascio alla parte narrata i picchi di poesia, le descrizioni minuziose, le divagazioni cervellotiche. Un dialogo deve sapere di realtà. In ogni caso, in ogni libro.
 
Un paio di esempi
Facciamo finta che Abelardo debba chiedere a Giovannona di uscire. Lui è un ragazzo piuttosto timido e particolare, mentre Giovannona è la più corteggiata della classe. All’uscita della scuola tuttavia Abelardo prende coraggio e ferma Giovannona prima che lei esca dalla classe.
Ecco cosa succederebbe in un brutto dialogo fra loro.
 
A: Giovannona, posso parlarti?
G: Dimmi pure, Abelardo.
A: Mi domandavo se avessi impegni per questo Sabato sera!
G: Be’, di solito esco con le mie amiche e andiamo a ballare. Proponi forse qualcosa di diverso?
A: S-se volessi, magari potremmo andare a mangiare una pizza. E poi al cinema.
G: Per caso è un appuntamento?
A: …credo proprio di sì!
G: Va bene. Ci vediamo alle sette allora.
 
Non vi sembra inutile? Non state agonizzando sulla tastiera? Ecco invece cosa accadrebbe in un dialogo normale (badate bene che l’ho inventato io, quindi non aspettatevi Shakespeare).
 
A: Oh, Giò!
G: Mh?
A: Com’è andata a te la verifica?
G: Ma, boh… mi sa bene. Ho risposto a tutto, alcune però le ho sparate a caso. Tu?
A: Penso bene, non lo so. Maaa, volevo chiederti una cosa. Ti va una pizza Sabato?
G: …
A: Poi, magari, se c’è qualcosa di interessante, andiamo al cinema.
G: Ah, sì! Fanno un film che voglio troppo vedere, quello della Disney.
A: Sì, okay. Ci troviamo in Duomo, per te va bene? Alle… sei a mezza?
G: Okay.
 
Un po’ meglio, o no? Fate conto che tutte e due le situazioni sono portate all’estremo (a cominciare dal nome dei protagonisti) ma era tanto per darvi un’idea.
Ora, vi viene la pellagra come a me quando ci sono dei dialoghi troppo… troppo… troppo in tutti i sensi?

5 commenti:

  1. Santo cielo, i dialoghi! Sto leggendo un romanzo terribile in quel senso (e anche in altri sensi), che porterò a termine un po' perché ha avuto tanto successo, un po' perché almeno rido. Ci farò un post dal titolo "25 modi per uccidere un romanzo ed essere pubblicati in 25 paesi". A parte questo, i dialoghi sono anche per me molto delicati. Se sono insipidi o goffi o ridicoli, tutte le qualità della storia vengono messe in ombra. In fondo sono espressione dei personaggi, che sono alla base della storia. Che i personaggi dicano stupidaggini non è un difetto da poco.

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    1. Ottimo titolo per il post, credo proprio che lo leggerò xD
      Infatti, i dialoghi sono uno dei modi più efficaci per capire i personaggi, come si pongono in relazione fra di loro e come appaiono agli occhi del mondo. Se i loro dialoghi sono pessimi, automaticamente anche i personaggi diventano pessimi.

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    2. Ho cambiato il titolo, per la cronaca, e il post esce domani. :)

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  2. I dialoghi! La mia spina nel fianco! Spero che nessuno getterà il mio libro dalla finestra... specialmente l'e-book! Io lo dico per loro :D

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    1. Ahah! In effetti gettare un e-book fuori dalla finestra non è un'idea geniale xD
      Comunque penso che ci siano molti modi per fare esercizio sui dialoghi. Ad esempio so che Stephen King consigliava di ascoltare i dialoghi delle persone mentre sei in giro, al bar, sui mezzi, in coda alla posta. Analizzandoli in questo modo dovrebbe essere più facile poi costruirne uno di nostra invenzione :)

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