mercoledì 18 marzo 2015

L'ingrediente segreto

Ammetto di avere dei gusti particolari in fatto di libri. O meglio, di non essere quasi mai soddisfatta al cento per cento. Trovare un libro che mi affascini completamente è difficile, perché ci sarà molto spesso qualcosa che secondo me poteva essere evitato o fatto meglio.
Un po’ è sfortuna essere così dannatamente pignoli (o snob, se preferite), perché capita sempre meno spesso di trovare un libro nel quale immergersi senza riserve. Uno di quelli che finisci di leggere con gli occhi sognanti e che chiudi con rammarico, chiedendoti come mai è finito così in fretta ma sapendo che quella è la fine giusta.
Forse questa pignoleria è dovuta al fatto che leggo molti libri. In effetti è normale, per una persona che legge molto, diventare di gusti difficili ed essere sempre meno stupefatta davanti a certi stili, racconti, personaggi, che per un lettore ‘occasionale’ sono originali ma per chi ha già letto molto sono qualcosa di già conosciuto.
Dopo aver chiuso l’ennesimo libro soddisfatta e allegra, ma non propriamente invasa da quel senso di felicità che ci prende quando finiamo un libro che ci ha rapiti, mi sono fatta delle domande. Che cosa deve avere un libro per piacermi?
Darmi una risposta è stato difficile, ma alla fine ce l'ho fatta! Ecco a voi i miei sforzi...
 
Un po' di atmosfera prego...
 
Originalità
Oggi giorno scrivere qualcosa di davvero originale è difficile.
Gira e rigira, alla fine si trovano trame simili se non addirittura uguali. Somigliano a quelle di altri libri, o prendono ispirazione dalla storia dell’uomo oppure somigliano – guarda un po’ – a quel vecchio film che ci è capitato di vedere una volta in tv.
Penso che l’originalità ormai non sia più nelle trame quanto nei dettagli di un libro, nelle piccole cose. Possono essere luoghi di fantasia mai esplorati, personaggi interessanti o il fulcro della trama che ruota attorno a qualcosa di particolare, ma è quasi certo che ci saranno analogie o somiglianze ad altre storie.
Nel complesso, tutti i libri o quasi potrebbero essere catalogati sotto un genere in particolare, ma ci sono dettagli che li portano ad essere non solo il genere nel quale la libreria lo ha relegato, ma qualcosa di più.
 
Veridicità
Una cosa che, a mio parere, è molto importante in un libro, è il rispetto per l’universo che l’autore ha creato. L’essere veritieri. Il far sì che la storia che stiamo leggendo possa davvero essere accaduta.
Con questo non intendo dire che i libri fantasy o fantascientifici sono esclusi da quelli che considero buoni romanzi, non stiamo parlando di ciò che è possibile, ma di ciò che potrebbe esserlo anche se si parla di un mondo immaginato.
Persino un libro ambientato nel nostro paese e ai giorni nostri può essere incoerente con sé stesso e risultare un pessimo romanzo, magari perché succedono cose assurde, come gli eroi che scappano da una cattedrale vecchia di centinaia di anni prendendo a pugni una parete (l’ho visto accadere, sul serio). Allo stesso tempo un romanzo fantasy può essere più reale, poiché vediamo che il cavaliere non riesce a volare sul suo drago a causa di escoriazioni causate dalle squame dell’animale o simili altri piccoli dettagli che danno alla storia un sapore di realtà.
 
Il cuore della trama
Leggendo, mi sono resa conto che preferisco di gran lunga i romanzi che hanno un centro, un fulcro, una ragione che muove tutto il resto. Non mi piace invece quando il libro che leggo è una serie di scene che, seppur descrivano la vita dei personaggi e il modo di rapportarsi fra loro, non portano a nulla.
Preferisco i libri ‘a puzzle’, ossia i libri che non possono rimanere senza un tassello, che senza una determinata cosa non sarebbero più completi, non avrebbero più senso. Se mi capita di leggere un capitolo per poi pensare che, anche senza di lui, il racconto funziona benissimo, allora c’è qualcosa che non va. Se i tasselli che si possono eliminare diventano troppi, il libro non rientra decisamente fra i miei preferiti.
 
 
Queste sono le tre cose fondamentali che un libro deve avere per piacermi. Attenzione però, perché pensandoci bene posso elencarvi centinaia di libri che rispettano questi canoni e che, tuttavia, non sono fra i miei preferiti o non mi hanno colpita più di tanto.
Sono giunta alla conclusione che manchi un quarto elemento all’insieme.
L’ingrediente segreto.
Ovvero il motivo per il quale non sappiamo spiegare perché un libro ci piace tanto. Perché funziona così anche nella vita, no? Quando amiamo qualcuno non riusciamo a spigare bene agli altri come mai. Ne elenchiamo i pregi, gli adorabili difetti, ma qualcosa sfugge sempre alla nostra spiegazione e non riusciamo mai a far capire davvero perché quella persona è tanto speciale per noi.
Quella cosa è l’ingrediente segreto. Non si può definire, non è mai uguale per tutti e cambia a seconda di come ci sentiamo e di come siamo. Non è sempre individuabile, ma quando c’è si sente la differenza. Quando c’è, quel libro diventa il più bello che abbiamo mai letto.

4 commenti:

  1. Articolo molto interessante. Credo che ne farò un "meme"! :)
    I punti che tu citi mi riguardano da vicino: originalità, verosimiglianza e "cuore" sono importanti anche per me. Ma c'è una cosa che mi affascina più di tutte le altre, ed è la coerenza. Mi piacciono i libri in cui ogni singolo dettaglio trova il proprio posto, la propria collocazione. Odio invece quando un personaggio o una sottotrama non sono adeguatamente sviluppati. :)

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    1. D'accordo anche su questo! Non mi piace quando delle cose rimangono in sospeso, come l'autore se ne fosse dimenticato!

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  2. Il cocktail è parecchio arcano, certe volte. Se mi metto a elencare cosa detesto trovare nei libri che leggo e stendo una lista di caratteristiche che proprio mi fanno scappare... poi mi accorgo che tra i colpevoli figurano alcuni dei libri che amo di più! Forse non è solo l'ingrediente segreto, ma tutta la ricetta. ;)

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    1. Già, magari ne parli con qualcuno e ti fanno notare che "Oh, ma quel libro che ti piaceva tanto non aveva proprio questo difetto?" xD
      Comunque è vero, la miscela giusta di ingredienti è quel che ci fa piacere un libro :)

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