lunedì 10 settembre 2012

Cose da salvare in caso d'incendio - Haley Tanner

   Questo è uno di quei famosi libri che mi attraggono dalla copertina, e in questo caso anche dal titolo (un ragazzo quando l’ha visto credeva che stessi seriamente leggendo un manuale di “cose da salvare in caso d’incendio”!). La quarta di copertina, poi, è decisamente astuta, perché ti incuriosisce, e tutti questi elementi hanno fatto sì che io lo desiderassi ardentemente.
   Alla prima pagina, dopo averlo comprato, ho scoperto che il titolo originale è “Vaclav & Lena”…
 
Fantasia, portami via
 
   A parte questa piccola delusione questo romanzo ha i suoi lati negativi e positivi, come quasi tutti gli altri romanzi che ho letto, ma devo dire che, a dispetto di molte delle recensioni che ho letto in giro, mi è piaciuto molto. Non posso negare che ci siano delle cose che mi hanno lasciata un po’ perplessa, e altre che mi hanno infastidita, ma sono cose davvero minime e lo considero un libro del tutto degno di stare nel mio scaffale (che ultimamente si sta riempiendo ad una velocità allarmante, forse dovrei darmi una regolata).
 
La trama
   Vaclav e Lena sono due bambini che vivono a New York, entrambi emigranti russi. Vaclav abita in una casa bifamiliare assieme a sua madre e suo padre, Lena in un appartamento assieme alla zia, che si vocifera faccia la spogliarellista. Vaclav vuole diventare un mago famoso da grande, come Harry Houdini, e Lena è una bambina timida che ancora non parla bene l’inglese.
   Un giorno Lena è assente a scuola, e nessuno la vede per molti giorni, così la madre di Vaclav decide di andare a vedere come sta la piccola. Sta via diverse ore, e quando torna è molto turbata e non vuole raccontare a suo figlio che cosa è successo. Lena e Vaclav non si vedranno più per molti anni.
   Ora Vaclav è cresciuto, ha diciassette anni, una fidanzata americana, e sta ancora cercando di diventare un mago famoso (con risultati migliori di quando aveva dici anni). Lena vive con la sua madre adottiva e, un giorno, decide di cercare Vaclav per chiedergli aiuto per cercare i suoi genitori in Russia.
   Quando i due ragazzi si ritrovano, fra loro torna subito l’affetto che avevano da bambini e s’innamorano. Un pomeriggio, soli a casa di Vaclav, i due stanno per fare l’amore ma vengono scoperti dalla madre di lui, Rasia, e allora Lena fugge, ricordando cos’è successo quel giorno di tanti anni prima quando è improvvisamente socmparsa dalla vita di Vaclav.
   Il ragazzo scopre che nella casa della zia di Lena c’era un uomo che molestava la bambina, e quando poi va a trovare la donna per chiederle informazioni riguardo ai genitori di Lena scopre che sua madre era una prostituta e tossicodipendente, e che era morta in prigione. Vaclav va a trovare Lena e le racconta che i suoi genitori erano due studenti universitari, rimasti uccisi durante le proteste politiche.
 
   Come avrete forse notato, all’inizio della trama ero piuttosto presa; ho dovuto persino regolare il mio apporto di poeticità, perché in fondo volevo solo descrivere la trama senza fronzoli. Alla fine invece il tono si fa molto più pragmatico. Perché?
   Be’, principalmente perché la fine mi ha delusa. In generale la seconda parte del racconto mi ha delusa molto, la parte nella quale i protagonisti sono adolescenti, per intenderci.
   Inoltre credo che la fine sia stata scritta in modo decisamente affrettato.
   Anche se, effettivamente, la trama di questo libro è inesistente, ed è formato da circa trecento pagine perché è tutto un gran descrivere e divagare, la parte descrittiva/divagante è quella che mi è piaciuta di più. Quando invece gli avvenimenti hanno iniziato a farsi più importanti e, in teoria, più interessanti, il libro per me ha perso molto del suo fascino.
   Ancora non so spiegarmi il motivo di questo.
 
Haley Tanner
Detto fra parentesi,
mi sembra una bellissima ragazza
 
Lo stile
   Ho amato moltissimo lo stile dell’autrice. In questo non posso fare nessuna critica e anzi, è proprio grazie allo stile che il libro mi è piaciuto così tanto.
   A mio parere è stata bravissima a trasmettere quelle sensazioni particolari tipiche dell’infanzia e dell’adolescenza, in cui tutti ci possiamo riconoscere.
   Per tutta la prima parte del libro mi sembrava di viaggiare in un mondo diverso, dove tutte le cose reali e negative premono attorno a noi attraverso una bolla; sappiamo che ci sono, ma la nostra bolla ci protegge da loro con una patina sottilissima, tuttavia riusciamo ad andare avanti lo stesso, aggrappandoci alle nostre speranze, ai nostri sogni, ai desideri.
   Una cosa molto bella che l’autrice ha fatto, secondo me, è come ha sottolineato la cultura russa sradicata dal proprio paese e trasportata in America. In effetti, non tanto la cultura russa nello specifico ma l’idea di una famiglia che prova a mantenere la propria cultura, le usanze e la propria identità in un paese totalmente diverso. Una cosa del genere si nota solo nella vita di tutti i giorni, e sono stupita di come la Tanner ha reso bene l'idea. Credo che mi sia piaciuto molto per via delle mie origini sudamericane, e devo ammettere che mi sono riconosciuta in molti dei comportamenti di Vaclav, da bambino, soprattutto quando corregge gli strafalcioni linguistici di sua madre Rasia.
   Per di più il modo di parlare grammaticalmente scorretto di Rasia e Lena mi è fantastico, anche se io detesto in genere quando – soprattutto nei libri, perché è imperdonabile – trovi l’italiano correggiuto. Questo è diverso però, è come sentir parlare qualcuno con l’accento straniero, che è qualcosa che mi ha sempre affascinata.
 
I personaggi
   Per la prima volta dopo “Il giardino segreto” (quindi sono passati parecchi mesi, almeno due credo) non posso lamentarmi di personaggi bambini che si comportano come adulti.
   Lena e Vaclav, da bambini, sono decisamente bambineschi. Oserei dire meravigliosamente bambineschi. I loro pensieri riguardo al mondo degli adulti, i loro piani architettati al dettaglio per fare uno spettacolo di magia, il modo in cui si rapportano fra loro e con gli altri, sono molto naturali. Sono bambini veri, ma non per questo meno complessi come personaggi, o stereotipati.
   La loro evoluzione da adolescenti poi è perfetta. A parte tutte le paure, i complessi, le indecisioni tipiche dell’età (meglio conosciute come pippe mentali), che sono scontate e non sono nulla per cui darei un particolare riconoscimento all’autrice, una cosa che ho pensato subito è che, da dei bambini come Vaclav e Lena, era logico che venissero fuori dei personaggi così, da ragazzi. Mi spiego meglio: il carattere dei personaggi si è evoluto ed è cambiato da quando erano bambini, ma sono sempre rimasti la stessa persona. Credo che sia molto facile snaturare un personaggio in una storia che va avanti per anni, per di più in una storia come questa, dove il salto dall’infanzia all’adolescenza non è graduale ma improvviso. Si rischia, credo, di cambiare completamente il personaggio.
 
Cosa mi è rimasto
   Sono una persona che, soprattutto per certi argomenti, si sciocca facilmente. Infatti una delle cose che mi è rimasta più impressa del libro è la storia di Lena.
   Non trattate, con me, argomenti delicati tipo bambini o animali maltrattati o rischio avere strane e orribili reazioni facciali.
 
Ecco un esmepio pratico.
Io, quando leggevo "Ingannevole è il cuore più di ogni cosa"
di J.T. Leroy
 
   Purtroppo la scoperta del passato di Lena coincide con la fine brusca e troppo affrettata, quindi devo ammettere che non sopporto quella parte di libro. Sì insomma, lo trancerei a metà per quel che mi riguarda, ignorando bellamente la seconda parte. Come fai a trattare un argomento così delicato in maniera così superficiale?!
   Se questo libro si fosse fermato un po’ prima, o al contrario si fosse dilungato con più calma su certi passaggi, sarebbe uno dei miei preferiti in assoluto.
   Conclusione: non completamente bocciato, non completamente assolto.

1 commento:

  1. La prima parte di questo romanzo potrebbe interessarmi parecchio.
    Il titolo mi aveva attirata, durante uno dei giri in libreria del sabato, ma in questo periodo spuntano come funghetti troppi romanzi con questi titoli un po' tutti simili e ingannevoli... così l'ho lasciato perdere. Al prossimo giro provo a leggere le prime pagine ;)

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