martedì 25 settembre 2012

The Album - Spoiler 22

   Capitolo ventidue: Love today, o Chiens dans l'amour
   Lyrics usate: Everybdy's gonna love today.
   Spoiler:
   Andrea, che non capisce una parola di francese ma ha intuito che succede, dice: «Melachi, hai trovato un fidanzato! Guarda che poi Michael è geloso.»
   «No, io sono contento per te Mel», dico come se lei mi capisse.
   «Everybody’s gonna love today», dice l’uomo con uno stentato accento inglese e un mezzo sorriso. «Lo dice una canzone che mia figlia adora», fa riprendendo a parlare la sua lingua.
 
 



   Buonsalve! Ecco qui alcuni estratti dal booklet di TOOL!
   Spero che vi piacciano, personalmente a me piacciono tanto. Mi sono sempre piaciute le foto mischiate ai disegni, e trovo che così le foto in bianco e nero abbiano anche un senso. Forse non è lo stile grafico solito di Mika a cui i suoi fans sono abituati, ma è uno stile che comunque gli si addice, e non mi dispiace.
   Voi che ne dite?

venerdì 21 settembre 2012

The eye of the tyger

   Oggi niente di che, ho solo voglia di raccontarvi i fattacci miei! Più o meno... Nel senso che non è che abbia voglia di raccontare della mia vita privata (sono molto attenta alla mia privacy, e poi scommetto che non ve ne frega niente) ma voglio solo avvisare del fatto che sarò un po' assente.
   Sono giorni un po' impegnativi, penso quindi che almeno fino alla fine di Settembre non ci saranno aggiornamenti frequenti, a meno che non si tratti degli spoiler della fanfiction. Anche con quella: se ci saranno altri ritardi mi scuso in anticipo, ma è che quest è suls erio un periodo impegnato. Sì insomma, chiedo venia.
   Lo so che comunque, alla fine, non frega niente a nessuno, ma io lo dico lo stesso perché questo è il mio blog e decido io cosa scriverci, gné gné gné!
   Scusate, è che in questo periodo sono molto:
 
 
   A proposito di panda... ieri sono andata allo zoo e ho visto un sacco di animali bellissimi!
   La tigre mi ha inquetata, soprattutto perché c'era solo un vetro trasparente fra me e lei, e lei camminava lentamente avanti e indietro e mi sembrava che mi guardasse ngli occhi quando veniva verso di me. Aveva delle zampe fuori dal comune, e delle zanne fuori dal comune, ed era un po' tutta fuori dal comune perché io non vedevo una tigre dal vivo da quando avevo cinque anni.
   Poi ho visto e adorato i pinguini (anche se erano quelli sudamericani, non quelli del polo sud che sono più faighi), e ho notato che quando sono in acqua usano per nuotare solo le pinne! Mi spiego meglio: i pesci, le foche e tutti gli altri esseri che vivono in acqua, quando nuotano muovono sinuosamente il loro corpo, invec ei pinguini non lo fanno. Riescono a sposatarsi velocemente solo muovendo le pinne! Immagino che debbano essere delle pinne potentissime, se ti danno una sberla con una di quelle ti cambiano i connotati.
   Gli altri animali bellissimi che ho visto sono state le foche! Erano troppo belle! (Cuccioloso Mode: ON) Secondo me poi erano pure vanitose, perché continuavano a nuotare davanti al vetro da dove le stavo osservando.
   Vi avrei postato delle foto, ma il mio cervelletto limitato si è scordato di dirmi di portare la macchina fotografica.
 
   Insomma, questo post che non doveva parlare dei fatti miei alla fine è diventato un resoconto della mia giornata allo zoo! Scusate se vi ho tediati!

domenica 16 settembre 2012

The Album - Spoiler 21

   Capitolo ventuno: Good gone girl, o Prima classe
   Lyrics usate: Could you believe the same old story never bores me, trough I heard it all before / Her name was Giorgia and she was gorgeous / Her name was April and she was hateful.
   Spoiler:
   «E ti ricordi qualcosa di questa scuola?» Andrea si siede sul muretto del cancello, la schiena pigiata sulle sbarre di ferro, e io mi schiaccio al suo fianco.
   «Mica tanto. Mi ricordo che ad un tratto, tipo a nove anni, avevo una fidanzatina.»
   «Sul serio?»
   Rido e mi stringo nelle spalle. «Sì. Se non ricordo male il suo nome era Giorgia, ed era magnifica. Mi dava sempre le caramelle che si portava da casa, ci copiavamo i compiti a vicenda, e quando c’era da fare un lavoretto a coppie io e lei stavamo sempre assieme. Venivano dei bei lavoretti, mia madre deve averli ancora da qualche parte.»
 
   Buonasera a tutti! Pensavate che anche oggi non ci sarei arrivata? Invece no, eccomi qui, ce l'ho fatta (anche se magari un po' tardino, però non è ancora mezzanotte u_u)!
   Allora, vi avevo detto che la storia inizia il suo cammino verso la conclusione, ebbene sì. Non nel capitolo ventuno, ma nel ventidue ci saranno già delle avvisaglie. Fra l'altro io sono piuttosto prevedibile, quindi data la problematica che si presenterà, molti di voi lettori potranno capire benissimo come la situazione si risolverà e poi come tutto andrà a finire (bene).
   Ma, prima di ciò, abbiamo ancora molti altri capitoli di fronte a noi e un bellissimo nuovo video di Mika che mi piace moltissimo, il video/corto di The Origin Of Love.
 
 
   Fa molto Arancia Meccanica - le allusioni sono chiare, direi. Se qualcuno di voi non ha visto il film magari le allusioni non le coglie, giustamente, ma se vi piacciono i film un po' strani e non siete terrorizzati/orrorizzati dalla violenza gratuita guardatelo che, anche se non vi piacerà perché comunque è un film un po' particolare, merita di essere visto. A voi il trailer, se siete curiosi:
 
 
   Dopo questa divagazione cinematografica, vi lascio andare. A settimana prossima, con Good gone girl!

lunedì 10 settembre 2012

Cose da salvare in caso d'incendio - Haley Tanner

   Questo è uno di quei famosi libri che mi attraggono dalla copertina, e in questo caso anche dal titolo (un ragazzo quando l’ha visto credeva che stessi seriamente leggendo un manuale di “cose da salvare in caso d’incendio”!). La quarta di copertina, poi, è decisamente astuta, perché ti incuriosisce, e tutti questi elementi hanno fatto sì che io lo desiderassi ardentemente.
   Alla prima pagina, dopo averlo comprato, ho scoperto che il titolo originale è “Vaclav & Lena”…
 
Fantasia, portami via
 
   A parte questa piccola delusione questo romanzo ha i suoi lati negativi e positivi, come quasi tutti gli altri romanzi che ho letto, ma devo dire che, a dispetto di molte delle recensioni che ho letto in giro, mi è piaciuto molto. Non posso negare che ci siano delle cose che mi hanno lasciata un po’ perplessa, e altre che mi hanno infastidita, ma sono cose davvero minime e lo considero un libro del tutto degno di stare nel mio scaffale (che ultimamente si sta riempiendo ad una velocità allarmante, forse dovrei darmi una regolata).
 
La trama
   Vaclav e Lena sono due bambini che vivono a New York, entrambi emigranti russi. Vaclav abita in una casa bifamiliare assieme a sua madre e suo padre, Lena in un appartamento assieme alla zia, che si vocifera faccia la spogliarellista. Vaclav vuole diventare un mago famoso da grande, come Harry Houdini, e Lena è una bambina timida che ancora non parla bene l’inglese.
   Un giorno Lena è assente a scuola, e nessuno la vede per molti giorni, così la madre di Vaclav decide di andare a vedere come sta la piccola. Sta via diverse ore, e quando torna è molto turbata e non vuole raccontare a suo figlio che cosa è successo. Lena e Vaclav non si vedranno più per molti anni.
   Ora Vaclav è cresciuto, ha diciassette anni, una fidanzata americana, e sta ancora cercando di diventare un mago famoso (con risultati migliori di quando aveva dici anni). Lena vive con la sua madre adottiva e, un giorno, decide di cercare Vaclav per chiedergli aiuto per cercare i suoi genitori in Russia.
   Quando i due ragazzi si ritrovano, fra loro torna subito l’affetto che avevano da bambini e s’innamorano. Un pomeriggio, soli a casa di Vaclav, i due stanno per fare l’amore ma vengono scoperti dalla madre di lui, Rasia, e allora Lena fugge, ricordando cos’è successo quel giorno di tanti anni prima quando è improvvisamente socmparsa dalla vita di Vaclav.
   Il ragazzo scopre che nella casa della zia di Lena c’era un uomo che molestava la bambina, e quando poi va a trovare la donna per chiederle informazioni riguardo ai genitori di Lena scopre che sua madre era una prostituta e tossicodipendente, e che era morta in prigione. Vaclav va a trovare Lena e le racconta che i suoi genitori erano due studenti universitari, rimasti uccisi durante le proteste politiche.
 
   Come avrete forse notato, all’inizio della trama ero piuttosto presa; ho dovuto persino regolare il mio apporto di poeticità, perché in fondo volevo solo descrivere la trama senza fronzoli. Alla fine invece il tono si fa molto più pragmatico. Perché?
   Be’, principalmente perché la fine mi ha delusa. In generale la seconda parte del racconto mi ha delusa molto, la parte nella quale i protagonisti sono adolescenti, per intenderci.
   Inoltre credo che la fine sia stata scritta in modo decisamente affrettato.
   Anche se, effettivamente, la trama di questo libro è inesistente, ed è formato da circa trecento pagine perché è tutto un gran descrivere e divagare, la parte descrittiva/divagante è quella che mi è piaciuta di più. Quando invece gli avvenimenti hanno iniziato a farsi più importanti e, in teoria, più interessanti, il libro per me ha perso molto del suo fascino.
   Ancora non so spiegarmi il motivo di questo.
 
Haley Tanner
Detto fra parentesi,
mi sembra una bellissima ragazza
 
Lo stile
   Ho amato moltissimo lo stile dell’autrice. In questo non posso fare nessuna critica e anzi, è proprio grazie allo stile che il libro mi è piaciuto così tanto.
   A mio parere è stata bravissima a trasmettere quelle sensazioni particolari tipiche dell’infanzia e dell’adolescenza, in cui tutti ci possiamo riconoscere.
   Per tutta la prima parte del libro mi sembrava di viaggiare in un mondo diverso, dove tutte le cose reali e negative premono attorno a noi attraverso una bolla; sappiamo che ci sono, ma la nostra bolla ci protegge da loro con una patina sottilissima, tuttavia riusciamo ad andare avanti lo stesso, aggrappandoci alle nostre speranze, ai nostri sogni, ai desideri.
   Una cosa molto bella che l’autrice ha fatto, secondo me, è come ha sottolineato la cultura russa sradicata dal proprio paese e trasportata in America. In effetti, non tanto la cultura russa nello specifico ma l’idea di una famiglia che prova a mantenere la propria cultura, le usanze e la propria identità in un paese totalmente diverso. Una cosa del genere si nota solo nella vita di tutti i giorni, e sono stupita di come la Tanner ha reso bene l'idea. Credo che mi sia piaciuto molto per via delle mie origini sudamericane, e devo ammettere che mi sono riconosciuta in molti dei comportamenti di Vaclav, da bambino, soprattutto quando corregge gli strafalcioni linguistici di sua madre Rasia.
   Per di più il modo di parlare grammaticalmente scorretto di Rasia e Lena mi è fantastico, anche se io detesto in genere quando – soprattutto nei libri, perché è imperdonabile – trovi l’italiano correggiuto. Questo è diverso però, è come sentir parlare qualcuno con l’accento straniero, che è qualcosa che mi ha sempre affascinata.
 
I personaggi
   Per la prima volta dopo “Il giardino segreto” (quindi sono passati parecchi mesi, almeno due credo) non posso lamentarmi di personaggi bambini che si comportano come adulti.
   Lena e Vaclav, da bambini, sono decisamente bambineschi. Oserei dire meravigliosamente bambineschi. I loro pensieri riguardo al mondo degli adulti, i loro piani architettati al dettaglio per fare uno spettacolo di magia, il modo in cui si rapportano fra loro e con gli altri, sono molto naturali. Sono bambini veri, ma non per questo meno complessi come personaggi, o stereotipati.
   La loro evoluzione da adolescenti poi è perfetta. A parte tutte le paure, i complessi, le indecisioni tipiche dell’età (meglio conosciute come pippe mentali), che sono scontate e non sono nulla per cui darei un particolare riconoscimento all’autrice, una cosa che ho pensato subito è che, da dei bambini come Vaclav e Lena, era logico che venissero fuori dei personaggi così, da ragazzi. Mi spiego meglio: il carattere dei personaggi si è evoluto ed è cambiato da quando erano bambini, ma sono sempre rimasti la stessa persona. Credo che sia molto facile snaturare un personaggio in una storia che va avanti per anni, per di più in una storia come questa, dove il salto dall’infanzia all’adolescenza non è graduale ma improvviso. Si rischia, credo, di cambiare completamente il personaggio.
 
Cosa mi è rimasto
   Sono una persona che, soprattutto per certi argomenti, si sciocca facilmente. Infatti una delle cose che mi è rimasta più impressa del libro è la storia di Lena.
   Non trattate, con me, argomenti delicati tipo bambini o animali maltrattati o rischio avere strane e orribili reazioni facciali.
 
Ecco un esmepio pratico.
Io, quando leggevo "Ingannevole è il cuore più di ogni cosa"
di J.T. Leroy
 
   Purtroppo la scoperta del passato di Lena coincide con la fine brusca e troppo affrettata, quindi devo ammettere che non sopporto quella parte di libro. Sì insomma, lo trancerei a metà per quel che mi riguarda, ignorando bellamente la seconda parte. Come fai a trattare un argomento così delicato in maniera così superficiale?!
   Se questo libro si fosse fermato un po’ prima, o al contrario si fosse dilungato con più calma su certi passaggi, sarebbe uno dei miei preferiti in assoluto.
   Conclusione: non completamente bocciato, non completamente assolto.

The Album - Spoiler 20

   Capitolo venti: Touches you, o Arruolato nell'esercito
   Lyrics usate: I wanna be your sister, wanna be your mother mother too. / I wanna be your brother, wanna be your father too.
   Spoiler:
   «Be’ non è andata male, in fondo», dice Andrea allacciando la cintura.
   «…»
   «Insomma, poteva andare peggio. Conoscendola, poteva dire cose molto peggiori. Poteva continuare a infierire. Anzi, sai una cosa? Credo che tu le stia simpatico.»
   «…»
   Andrea mia guarda preoccupata. «Se vuoi… se vuoi le dico che ti ha dato fastidio. Si scuserà se glielo dico, ci tiene a essere corretta.»
   Metto in moto. «…»
   «Michael! Dì qualcosa! Mi dispiace!»
   Io la guardo prima di partire. Sono sconvolto.
   «No, dai, sono stati simpatici», esalo. «La prossima volta che ti verrà voglia di fare una cena in famiglia, però, ricordati che ci sono io. Sono un grande attore, posso interpretare contemporaneamente tutta la tua famiglia. Voglio essere tua sorella e voglio essere anche tua madre. Voglio essere tuo fratello e tuo padre. Okay?»
   «Ma io non ho fratelli.»
   «Non importa, basta che tua madre la faccio io.»
 
 
   Allora, eccomi qua. Con un po' di ritardo, mi scuso, ma ho avuto un po' di impegni negli ultimi giorni.
   Ho trovato questa scritta/gif in giro su internet e mi è piaciuta tantissimo, quindi ve la posto così potete rubarla e salvarla sul vostro pc!
 
   Il prossimo capitolo sarà divertente (spero, altrimenti significa il mio personale fallimento xD), e dopo la fanfiction inizierà ad avviarsi verso la sua fine. Certo, i capitolo sono ben venticinque, quindi è ancora presto per parlare di fine, però la trama comincierà a intripparsi per giungere alla sua conclusione.
   Nel frattempo spero di non annoiarvi con questi capitoli che sembrano un po' tappabuchi, e in effetti lo sono.

domenica 2 settembre 2012

The Album - Spoiler 19

   Capitolo diciannove: Grace Kelly, o Tentati suicidi
   Lyrics usate: How can I help it? How can I help what you think? / I could be wholesome, I could be loathsome / I could be anything you like.
   Spoiler:
   «Ascolta, lo so che non sono il massimo okay? Io faccio schifo in un sacco di modi, non è facile stare con me, me lo hanno detto. Ma io voglio stare con te, voglio stare con te da pazzi, e ti prometto che farò di tutto per farlo funzionare», le prendo il viso fra le mani e la guardo dritto negli occhi nella penombra della luce della cucina, «Dimmi solo cosa ci posso fare. [...]»
 
 
   Heylà! Questa bella foto è un regalo per voi (so che sbavate davanti al torso ignudo di Mika).
   Il prossimo capitolo è romanticoso, ma anche divertente, quindi spero che vi farà ridere e, ai più romantici, farà scogliere sulla sedia dall'eMMoZZione!
   Al prossimo capitolo!