mercoledì 29 febbraio 2012

10. Un libro del tuo autore preferito - Una questione matematica

   Non ho un autore preferito. Però, a vedere le mia libreria, posso contare qualche autore che ricorre più di altri. Ma quello che occupa più spazio in assoluto è Roald Dahl! Da bambina ho letto tutti i suoi libri, credo proprio di non averne tralasciato nessuno, assolutamente!
   Tutti quanti mi sono piaciuti allo stesso modo, e non ne ho uno preferito. Uno a caso, il primo che mi viene in mente, è

Boy, di Roald Dhal


martedì 28 febbraio 2012

9. Un libro che ti ha fatto crescere - Prima recensione

   Personalmente, credo che si cresca in tutti i momenti della vita, quindi finché non avrò novant'anni non mi sentirò ancora cresciuta. Prendo quindi in considerazione una crescita di tipo più letterario.
   Il primo libro cui ho dato un'importanza particolare, stando attenta a leggerlo non solo per me ma anche per altri (è anche il primo libro di cui ho scritto una recensione nel blog), è:

Ogni cosa è illuminata, di Jhonathan Safran Foer

lunedì 27 febbraio 2012

8. Un libro che consiglieresti - Tutti assieme appassionatamente

   Prima di tutto credo che questa domanda dipenda fortemente da a chi io debba consigliare un libro. Comunque sia non ho un grande ascendente sulle persone, perché tutte le volte che ho provato a far leggere qualcosa a qualcuno, questo qualcuno non lo ha fatto. Tranne una volta in vent'anni di vita e quindi circa una quindicina di anni di letture.
   Non avendo una persona in particolare da consigliare proverò a rivolgermi a tutti. Un libro che possa consigliare a tutti è difficile da trovare, ma forse ce n'è uno che mette d'accordo grandi e piccini, maschi e femmine, umani e animali, e persino gli alieni. Tutti quanti assieme, dunque, vi consiglio di leggere:

Il piccolo principe, di Antonie de Saint Exupery

domenica 26 febbraio 2012

7. Il libro che ti descrive - None

   Bene, questa è una domanda fatidica.
   Ma il risultato è un piccolo post, perché semplicemente non saprei dire che libro mi descrive. Io non so proprio chi sono già di mio, per cui figuriamoci se trovo un libro che mi somiglia.
   Al momento, forse, qualcosa di caotico come un libro di James Jocyce, qualcosa in continua evoluzione, ma non rimango affossata in un solo libro. La mia vita è fatta di fasi, e forse ci sono libri che riportano alle mie fasi, ma uno solo è troppo poco per descrivere una persona intera.

6. Il libro più corto che tu abbia mai letto - Minimal

   Scusate per il ritardo, ma ieri ho avuto una giornata piena. Uffa...

   Un titolo molto lungo per un libro molto corto, che mi hanno dato da leggere per scuola e ho terminato in meno di un'ora. Ha 96 pagine e il formato più microscopico che abbia mai visto (a parte una vecchia edizione del "Ritratto di Dorian Gray", ma era scritto in piccolo).
   Non lo ricordo bene, ricordo solo che ero soddisfatissima per averlo finito subito! Non ha lasciato comunque un grande segno in me.

Correva l'anno 1698 e nella città avvenne il fatto memorabile, di Maria Attanasio

venerdì 24 febbraio 2012

5. Il libro più lungo che tu abbia mai letto - Un anno

   Non mi serve contare le pagine per sapere per certo che le mille e passa pagine del "Signore degli Anelli" superano di gran lunga tutti i libri che ho mai letto.
   Ci ho anche messo un sacco a leggerlo, perché continuavo a interrompermi e poi riprenderlo. Ho letto metà del primo libro in un mesetto poi ho smesso, dopo che era uscito al cinema "La compagnia dell'anello". Infervorata dal film l'ho ripreso e ricominciato a leggerlo, decisa  finirlo. Con tutte le pause che ho fatto ci ho messo poco meno di un anno a finirlo.
   Era l'ultimo anno delle medie, me lo ricordo perché in prima superiore, i primi giorni di scuola quando non conoscevo quasi nessuno, si parlava spesso di cose generali come libri e film e tutti rimanevano shifati da me quando sapevano che avevo letto "Il signore degli anelli" (tranne un pazzo che l'aveva letto in qualcosa come un mese).


giovedì 23 febbraio 2012

4. Il libro più brutto che tu abbia mai letto - Abbandono

   Forse perché ci sto prendendo la mano, forse perché alcune domande sono spaventosamente semplici, ma anche oggi mi risulta facile rispondere alla domanda giornaliera.
Firmino, di Sam Savage


   Lo ammetto, in realtà non ho terminato di leggerlo.
   Credo fermamente che la lettura sia un piacere, e quando leggere ti fa venire la nevra o il vomito, a meno che non ci sia una buona ragione dietro, semplicemente prendi un libro diverso. Sì, io abbandono i libri, e ne vado fiera. Principalmente perché questo significa che ho dei gusti in materia (che poi siano buoni o cattivi è un discorso a parte e del tutto soggettivo), ma per lo meno non leggo tutto ciò che mi si posa di fronte senza freni e senza una vera opinione in merito. Badate bene, non che io legga solamente libri che mi piacciono, ne ho terminati anche diversi che non mi sono piaciuti affatto. Solo, ce ne sono alcuni che oltrepassano il limite del mio schifometro.
   Solitamente non commento i libri che non riesco a finire, perché credo che forse, un po' più in là, se avessi tenuto duro e continuato, avrei trovato la letutra piacevole. Insomma, non mi sento in diritto di scrivere una recensione o un commento articolato sulle letture che lascio perdere.
   Ma questo non è un commento articolato. Questa è la risposta semplicissima a una domanda altrettanto semplice. Il libro che mi ha fatto più schifo è quello del topo di bilioteca.

   Non è curioso come decidere il libro preferito sia immensamente difficile, e invece quello più orribile che abbiamo letto sia così facile da trovare? E dire che mi sono sempre vantata di saper rimuovere le brutte esperienze.

3. Il tuo personaggio preferito - Contro il tempo, perdente

   Oddio, tecnicamente è mezzanotte passata, ma è che mi stavo per dimenticare e poi sono stata presa dallo scrivere una fanfiction!
   Comunque questo post è estremamente semplice per me, per fortuna.
   Personaggio preferito? 
Severus Piton

   Per foza. Lui è il mio fidanzato. Come si fa a non amarlo? E' talmente stronzo eppure dolce più di mashmellow! Per di più la sua fine tragica e il suo amore mai risolto me lo fa adorare ancor di più.

martedì 21 febbraio 2012

2. La tua citazione preferita - Riflessioni

   Solitamente citazioni poetiche sono quelle che più mi affascinano; ero quindi tentata di inserirne una di Alessandro Baricco per lasciarvi sognanti e imbambolati. Con Baricco si va sempre sul sicuro, per lasciare qualcuno imbambolato.
   Ma poi mi è venuta in mente una frase che mi era piaciuta tanto. La frase che più ho apprezzato e che mi ha fatta riflettere, quella che mi ricordo ogni volta che salta fuori questo libro:
L’eleganza del riccio, di Muriel Barbery
« Io credo che la grammatica sia una via d’accesso alla bellezza. Quando parliamo, quando leggiamo o quando scriviamo, ci rendiamo conto se abbiamo scritto o stiamo leggendo una bella frase. Siamo capaci di riconoscere una bella espressione o uno stile elegante. Ma quando si fa grammatica, si accede a un’altra dimensione della bellezza della lingua. Fare grammatica serve a sezionarla, guardare com’è fatta, vederla nuda, in un certo senso. Ed è una cosa meravigliosa, perché pensiamo: “Ma guarda un po’ che roba, guarda un po’ com’è fatta bene!”, “Quanto è solida, ingegnosa, acuta!”. »

lunedì 20 febbraio 2012

1. Il tuo libro preferito - That's amore!

   Questa domanda è ardua per ogni lettore che si rispetti. Perché un lettore che si rispetti di solito di libri ne ha letti tanti, ed è difficile sceglierne uno su tutti. È una domanda fatidica, un po’ come quando devi decidere come chiamerai tuo figlio o qualcosa di altrettanto irreversibile.
   La verità è che il libro perfetto in tutto e per tutto, quello che ti fa sognare, insomma è inutile raccontarcela: non ne esiste solo uno! Ci sono molti libri che rileggeresti, molti che ti rimangono nel cuore, molti che vorresti far leggere a tutti perché pensi che è talmente bello che cambierà il mondo!
   Quindi, come si fa a scegliere il libro preferito? È un’impresa, davvero.

   Io ci ho pensato parecchio, e alla fine sono giunta alla conclusione:

Il mio libro preferito è Abarat, di Clive Barker.


   Come mai? Quando ho cominciato a domandarmi quale fosse il mio libro preferito me ne sono venuti in mente diversi, e per tutti avevo un motivo più che valido. “Harry Potter” mi piace perché racconta questo, la “Trilogia Millennium” perché narra in questo modo, e così via. Ma quando mi è venuto in mente “Abarat” non ho saputo dire perché mi piace. Sì, posso dare motivazioni logiche come: è scritto bene, ci sono illustrazioni fantastiche, la trama non è scontata e può succedere di tutto e di più. Queste motivazioni, però, possono essere applicate anche ad altri libri che ho letto. Come mai Abarat mi piace più degli altri?
   Non lo so.
   È proprio questo che lo rende speciale. Non ha bisogno di una ragione logica per piacermi, mi piace e basta. Se non ha bisogno di logica, allora that’s amore!

domenica 19 febbraio 2012

30 giorni di libri

   In questi giorni ho un po’ abbandonato il blog, lo so. Sì, è da una ventina di giorni che non aggiorno. Ma la promessa che faccio ora è vincolante, e inizierà da domani: da domani posterò tutti i giorni.
   Perché?
   Non perché devo recuperare, solo perché ho trovato un’iniziativa molto simpatica su facebook (anche se io facebook non ce l’ho), che è 30 giorni di libri. In pratica ogni giorno risponderò ad una delle domande che trovate se cliccate sul link. A me queste cose fanno impazzire, quindi appena l’ho trovato ho pensato che lo dovevo fare per forza!
   Oggi vi informo solo del fatto, da domani si comincia. Quindi...