Questa domanda è ardua per ogni lettore che si rispetti.
Perché un lettore che si rispetti di solito di libri ne ha letti tanti, ed è
difficile sceglierne uno su tutti. È una domanda fatidica, un po’ come quando
devi decidere come chiamerai tuo figlio o qualcosa di altrettanto irreversibile.
La verità è che il libro perfetto in tutto e per tutto,
quello che ti fa sognare, insomma è inutile raccontarcela: non ne esiste solo
uno! Ci sono molti libri che rileggeresti, molti che ti rimangono nel cuore,
molti che vorresti far leggere a tutti perché pensi che è talmente bello che cambierà
il mondo!
Quindi, come si fa a scegliere il libro preferito? È un’impresa,
davvero.
Io ci ho pensato parecchio, e alla fine sono giunta alla
conclusione:
Il mio libro
preferito è Abarat, di Clive Barker.
Come mai? Quando ho cominciato a domandarmi quale fosse il
mio libro preferito me ne sono venuti in mente diversi, e per tutti avevo un
motivo più che valido. “Harry Potter” mi piace perché racconta questo, la “Trilogia
Millennium” perché narra in questo modo, e così via. Ma quando mi è venuto in
mente “Abarat” non ho saputo dire perché mi piace. Sì, posso dare motivazioni
logiche come: è scritto bene, ci sono illustrazioni fantastiche, la trama non è
scontata e può succedere di tutto e di più. Queste motivazioni, però, possono
essere applicate anche ad altri libri che ho letto. Come mai Abarat mi piace
più degli altri?
Non lo so.
È proprio questo che lo rende speciale. Non ha bisogno di una
ragione logica per piacermi, mi piace e basta. Se non ha bisogno di logica,
allora that’s amore!
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