mercoledì 20 aprile 2011

Five random facts

Allora, il contatore di blogger mi informa che questo che andate a leggere è il cinquantesimo post. So che è una cosa stupida ma, non importa: voglio scrivere qualcosa di particolare. Insomma il cinquantesimo è importante, si festeggia sempre! Lo celebrerò anch'io con un post diverso dal solito.

Dopodiché aspettatevi il resoconto, o qualsiasi cosa uscirà fuori, di Per sbaglio e per fortuna, perchè voglio tentare di trarre delle conclusioni. Non che io sia un genio in queste cose, in genere tutte le conclusioni che traggo sono solo più confuse del fatto che cerco di riordinare.

Comunque, siccome qualche settimana fa sono andata a Roma -passando per Pisa- voglio scrivere qualcosa al riguardo. Non cose importanti, solo... qualcosa fatto a caso. Ecco: 5 fatti a caso del mio viaggio.


Fatto numero uno
Qualche giorno fa ho visto su Real Time Il boss delle torte.
Lo so, non c'entra assolutamente niente. Ma in questo particolare contesto della mia testa Five random facts significa proprio random. Sono così, che possiamo farci? -.-
Comunque quello che volevo dire è che ho visto che in una puntata hanno fatto una torta nuziale a forma di torre di Pisa. Ovviamente ho cercato un immagine e ho tentato di controllare i dettagli confrontando la foto che io avevo scattato con la torta del pasticciere... Dopo dieci minuti mi sono stufata e ho cominciato a pensare solo alla torta ._. XD
Ma eccole qui:


Tenete conto che la mia foto è storta perchè sono random anche nel scattare fotografie, ma a parte gli sposini giganti mi pare che il resto sia simile.
Quanto vorrei una torta gigante anch'io (di un marito gigante posso fare a meno).


Fatto numero due
Una volta arrivati nei pressi di Roma, o almeno dopo aver oltrepassato il confine del Lazio, ho visitato un piccolo paese di collina, Genazzano. Davvero bello, molto tipico, ma la cosa che ricordo di più è che c'erano gatti ovunque O.O

Questo è solo un piccolo esempio dell'infestazione che dilagava nella città XD
Comunque i gatti non mi dispiacciono: sono così teneri! :3 Quindi ero abbastanza felice di vederli in ogni dove e quando ne avvistavo uno avvisavo tutti dicendo: "Gatto!".


Fatto numero tre
Il mio monumento preferito è la Fontana di Trevi. La amo, tutto di lei è armonioso e mi fa viaggiare con la fantasia! Purtroppo non sono mai riuscita a vederla di notte, è una cosa che sogno di fare, però so che un giorno lo farò!
Risololuta-mode: on.



Fatto numero quattro
Sono salita sopra la cupola di San Pietro. So che molti lo fanno e non è una novità così grande, ma mi sento abbastanza eroica per esserci riuscita senza attacchi d'asma u_u
A parte questo ho fatto amicizia con delle signore che salivano assieme a noi (ci lamentavamo assieme degli scalini, all'apparenza infiniti).


Questa è una foto di Piazza San Pietro dall'alto. Non si poteva non fare: è la prova del trionfo. XD

Fatto numero cinque
Stavo per chiedere informazioni sulla metropolitana ad un poliziotto ma non mi ha permesso di parlare perchè stava rispondendo al cellulare, e invece ha scambiato me e il mio ragazzo per due stranieri e ci ha detto: "One moment please". In quel momento l'interlocutore risponde e lui fa: "Te le stai a vede' la lazio?!".
Io e il mio ragazzo ci guardiamo e quasi ci mettiamo a ridere di fronte a lui -povero-, quando il poliziotto attacca e si gira verso di noi il mio ragazzo gli chiede: "C'era la lazio oggi?".
E il poliziotto: "Ah cacchio! Siete italiani!".
XD
Purtroppo non ho documentazione fotografica di questo fatto, anche se mi sarebbe piaciuto un sacco fare una foto con lui! XD

E qui terminano i cinque fatti che mi sono venuti in mente adesso per festeggiare il cinquantesimo post. Yeah!

Be'... buon salve.

giovedì 14 aprile 2011

Per sbaglio e per fortuna - Spoiler cp12

Titolo del capitolo: I casi della vita.

Hermione
“Torniamo tutti a casa, dobbiamo dare la buona notizia a tua madre. Poi direi che stasera usciamo, a cena.”
“Tu e la mamma?” Draco si voltò a guardarmi con occhi furbi. Sapevo cosa voleva dire: se i suoi genitori uscivano, allora non c’era pericolo di farsi trovare a dilettarsi in attività illecite in camera sua, o magari in tutte le stanze di quella casa enorme.
“No, no, tutti assieme: voglio offrire alla tua promessa una bella cena. Vestitevi eleganti.”

Draco
Si erano coalizzati contro di me, e se volevano sfidarmi nulla li avrebbe fermati. Una volta assieme erano indistruttibili.


sabato 9 aprile 2011

Ridi e lascia ridere

Recensire una fanfiction non è facile come può sembrare, ve lo assicuro u_u
Quindi mi prendo il mio tempo e anche se lascio un po' di distanza fra le varie recensioni ogni tanto ho qualcosa da consigliare.
Sono passata alla mia lista di storie Preferite, che non è molto nutrita rispetto a quella di molti altri utenti perchè sono parecchio esigente per quanto riguarda le fanfiction. Be' forse sono troppo dura considerando che non sono certo Jane Austen e non sono un genio della scrittura moderna, ma sono una lettrice fin da quando ho imparato a leggere e questo implica molti anni di esperienza (posso ben vantarmi dal capire la differenza fra letteratura di una certa qualità e moda-del-momento, cosa che al giorno d'oggi si fa sempre più pericolosa).

Quindi, squillo di trombe prego! Sto per annunciarvi la nuova fanfiction che reputo meritevole di essere letta! E questa è Consigli alla Weasley di Out of this world.

E' una piccola one-shot da leggere per farsi due risate, ma è scritta molto bene, è scorrevole e soprattutto riesce nell'intento dove molte storie dette dall'autore 'comiche' falliscono: fa ridere.
Credo che dare forti sensazioni ai lettori sia una vera e propria arte, e far ridere non è da poco sebbene possa sembrare facile. La comicità non è per tutti, la battuta giusta al momento giusto, il tono di voce e la situazione sono qualcosa che si ha dentro, ci vuole una certa perspicacia immagino...
Quindi vi consiglio questa storia e vi fornisco una breve trama:
"A corto di idee per conquistare Hermione, Ron Weasley attingerà ai consigli di un diario. No, non quello di Tom Riddle, se così fosse il risultato sarebbe stato meno disastroso. Parliamo del diario di suo padre, un manuale su come rimorchiare."

XD

giovedì 7 aprile 2011

Per sbaglio e per fortuna - Spoiler cp12

Titolo del capitolo: Maestri dell'ironia

Hermione
“Ci andiamo con la polvere?”, domandò Draco, alludendo sicuramente al camino.
“No, meglio che vi porti io, facciamo una smaterializzazione congiunta. Non vorrei che i genitori della signorina Granger mi mandassero un gufo quando la figlia si perderà per il camino”, disse mellifluo.
Non dissi niente e mi limitai a ridacchiare come se fosse una battutina divertente, dentro di me avrei voluto tirargli quella sua mastodontica torta sulla faccia.
 
Draco
“Dobbiamo essere capitati qui per tutti i guai avvenuti alla banca nelle ultime ore”, disse Hermione.
“Che acume”. Papà era bravissimo nell’essere pungente.
“E’ incredibile vero? Lo sono anche i Babbani.” Anche Hermione era sulla buona strada.

martedì 5 aprile 2011

Giù in piazza

Finito un altro libro per l'università, sono ancora qui a dare la mia opinione.
A dire la verità ho saltato una lettura (L'Orlando furioso di Ariosto) perchè per me leggerla è stato piacevole ma terribilmente estenuante, quindi ho relegato nell'oblio quel libro -oltretutto devo ancora finire di leggere qualche canto che mi ero riservata per ultimo-.

Dal trecento più dantesco che mai faccio un enorme salto fino al settecento, e passiamo ad un genere che avevo letto solo una volta prima nella vita: il teatro.
Teatro. Settecento. Di chi potremo mai parlare? Ovviamente di Carlo Goldoni. Siccome La locandiera e la sua protagonista, Mirandolina, non mi sono mai state particolarmente simpatiche, ho scelto di leggere La bottega del caffè, e non mi sono affatto pentita della mia scelta.
E' stato bella immaginare come poteva essere interpretata da un attore sul palco ogni frase, immagino che se fossi stata sola in casa avrei provato a leggere ad alta voce e con intonazioni che avrebbero fatto ridere i polli, ma siccome ho letto il libro durante il viaggio Roma-Milano in compagnia di altre tre persone, stretti in una panda, ho pensato che non era il caso di disturbarli.
L'ambientazione dell'opera mi è piaciuta molto, immaginare che tutto si concentrasse in una piccola piazza Veneziana con tre botteghe una affianco all'altra è molto bello, dà un'idea di movimento in città, di fermento.
La trama, che all'inizio sembrava semplicemente la volontà di Ridolfo a redimere il mercante Eugenio, solo alla fine si fa più complicata e c'è molta azione (per quanto ora mi sembri strano parlare di azione in una commedia di centinaia di anni fa). Solo alla fine la storia prende una svolta decisiva e aumenta il ritmo e, fra tanti piccoli messaggi che vuole dare l'autore, il più importante si coglie solo alla fine. C'è quasi una sorta di soddisfazione nel vedere il signore Napoletano, Don Marzio, che finalmente la paga per la sua lingua lunga.
Credo che in questa commedia le donne abbiano un ruolo diverso dal solito, influiscono molto sulla trama e sono personaggi positivi, sebbene di loro gli uomini facciamo sempre qualche battuta che può essere sgradita per noi oggi.
Leggere in quella lingua che si riconosce come italiano ma che fa uso di certe parole particolari che oggi sono mutate è stato molto diverente. Oltretutto non è difficile capire il significato delle parole e il senso delle frasi, anche per chi non avesse molta esperienza in classici del teatro dell'epoca.
Insomma è una lettura scorrevole, apparentemente solo per chi vuole prendersi una pausa di un paio d'ore, ma chi è attento riesce a cogliere velate polemiche alla società dell'epoca e aperti insegnamenti morali universali.