Vi sarà capitato di leggere, fra
le pagine del blog, che una volta leggevo tantissimi libri fantasy, ma adesso
fatico moltissimo a trovare un fantasy che susciti il mio interesse. Per un
giovane lettore credo sia molto facile avvicinarsi a questo genere, soprattutto
qui in Italia. La grande distribuzione vede il fantasy come un genere dedicato
ai ragazzi, quindi l’offerta è molto ampia, più ampia di qualunque altro genere
per la fascia di età compresa fra i tredici e diciassette o diciotto anni.
Forse è proprio questo il motivo per cui, ora che ci penso, non trovo
moltissimi romanzi fantasy che mi andrebbe di leggere. Perché sono, a tutti gli
effetti, libri per ragazzi che sento di aver già assimilato e che posso leggere
con piacere, ma che non mi impegnano e non mi stupiscono più come una volta.
Ciò che prima cercavo in un libro
erano avventure gloriose, storie d’amore in sottofondo, un mondo totalmente
diverso in cui poter evadere. Ero una ragazzina e non avevo particolare
esperienza oltre ai libri per bambini, di cui cominciavo a stancarmi. Ero pronta
per romanzi più complessi e il fantasy è un genere che ben si adatta a
introdurre un lettore giovane a qualcosa di più articolato.
Ho cominciato così con la Saga
dell’Eredità di Paolini, con Il signore degli Anelli, i romanzi di Walter Moers
ambientati a Zamonia (“dove tutto è possibile tranne la noia”), e come non
citare i già famosi Harry Potter e Abarat. Ce ne sono stati altri sempre su
questa scia, ma a differenza di quelli citati non mi hanno lasciato molto – infatti
non mi ricordo i titoli. Quando mi sono tutto sommato abituata a vivere in un
mondo di maghi, draghi, antiche profezie, e lunghi viaggi per salvare il mondo,
mi sono guardata attorno alla ricerca di altri libri e ho scoperto che molti –
moltissimi – seguivano lo stesso schema e, per me, non erano più così
interessanti.
Però mi manca il fantasy. Mi
manca scoprire delle terre incredibili, popolate da esseri misteriosi, dominate
da leggi particolari, dalla magia, dalle leggende e dal surreale. Mi manca
perdermi in un’avventura in cui può succedere qualsiasi cosa, e nella quale ci
si può affezionare a personaggi peculiari.
Per ovviare a questa nostalgia ho
provato più volte a leggere i romanzi che hanno preso piede negli ultimi anni,
i cosiddetti urban fantasy, ma non sono riuscita ad appassionarmi. Molti hanno
amato la serie di Cassandra Clare, “Shadowhunters”, o la saga dei Bambini
speciali di Miss Peregrine, che ho letto con molte aspettative. Non mi hanno
toccata più di tanto, pur trovando alcuni di questi libri carini, ma non più
adatti al mio modo di sentire – infatti sono certa che li avrei adorati se li
avessi letti qualche anno fa.
Mi rendo conto di sentire la
mancanza di un genere fantasy per adulti, ma non come Trono di Spade, le cui
parti migliori sono proprio quelle che di fantasy hanno ben poco. Un fantasy
scevro dalle emozioni travolgenti dei suoi protagonisti più giovani, un fantasy
in cui non siano protagonisti solamente gli adolescenti, che oltre ad affrontare
battaglie per il loro mondo devono affrontare le battaglie dell’età. Vorrei un
fantasy in cui i protagonisti siano già maturati, in cui la storia d’amore non
sia d’obbligo, dove ci siano dei protagonisti in cui potermi riconoscere e i
problemi personali siano altri di quelli soliti – come trovare il coraggio di
dichiararsi alla bella elfa o ignorare il mago bulletto di turno.
Ho letto pochissimi romanzi
fantasy che mi siano piaciuti, ultimamente, e la cosa un po’ mi rattrista perché
sono quelli cui più mi sono appassionata. Non è il genere ad avermi stancata,
forse è solo che non riesco più a trovare quello giusto per me. E un po’ penso
sia colpa del concetto che abbiamo qui, di cui prima parlavo: i romanzi fantasy
sono per ragazzi.
Forse sono io che non riesco più
ad avvicinarmi ad un tipo di lettura semplice, a volte scontata ma così
travolgente per i giovani lettori (come lo è stata per me). Ma mi chiedo:
perché non può esistere un fantasy in cui dimenticare, per una volta, che deve
esserci la protagonista atipica, e il protagonista affascinante, e un cattivo
tutto sommato belloccio, e un triangolo amoroso, e una serie di tare mentali
per la povera coppia? Perché mi sono un po’ stancata di leggere e intuire come
andrà a finire, di usare il fantastico come scusa per il romantico.
Solo io sento la
mancanza di un fantasy più adulto? O lo sentite anche voi?