sabato 24 febbraio 2018

Fantasy over 18

Vi sarà capitato di leggere, fra le pagine del blog, che una volta leggevo tantissimi libri fantasy, ma adesso fatico moltissimo a trovare un fantasy che susciti il mio interesse. Per un giovane lettore credo sia molto facile avvicinarsi a questo genere, soprattutto qui in Italia. La grande distribuzione vede il fantasy come un genere dedicato ai ragazzi, quindi l’offerta è molto ampia, più ampia di qualunque altro genere per la fascia di età compresa fra i tredici e diciassette o diciotto anni. Forse è proprio questo il motivo per cui, ora che ci penso, non trovo moltissimi romanzi fantasy che mi andrebbe di leggere. Perché sono, a tutti gli effetti, libri per ragazzi che sento di aver già assimilato e che posso leggere con piacere, ma che non mi impegnano e non mi stupiscono più come una volta.
Ciò che prima cercavo in un libro erano avventure gloriose, storie d’amore in sottofondo, un mondo totalmente diverso in cui poter evadere. Ero una ragazzina e non avevo particolare esperienza oltre ai libri per bambini, di cui cominciavo a stancarmi. Ero pronta per romanzi più complessi e il fantasy è un genere che ben si adatta a introdurre un lettore giovane a qualcosa di più articolato.

Ho cominciato così con la Saga dell’Eredità di Paolini, con Il signore degli Anelli, i romanzi di Walter Moers ambientati a Zamonia (“dove tutto è possibile tranne la noia”), e come non citare i già famosi Harry Potter e Abarat. Ce ne sono stati altri sempre su questa scia, ma a differenza di quelli citati non mi hanno lasciato molto – infatti non mi ricordo i titoli. Quando mi sono tutto sommato abituata a vivere in un mondo di maghi, draghi, antiche profezie, e lunghi viaggi per salvare il mondo, mi sono guardata attorno alla ricerca di altri libri e ho scoperto che molti – moltissimi – seguivano lo stesso schema e, per me, non erano più così interessanti.
Però mi manca il fantasy. Mi manca scoprire delle terre incredibili, popolate da esseri misteriosi, dominate da leggi particolari, dalla magia, dalle leggende e dal surreale. Mi manca perdermi in un’avventura in cui può succedere qualsiasi cosa, e nella quale ci si può affezionare a personaggi peculiari.
Per ovviare a questa nostalgia ho provato più volte a leggere i romanzi che hanno preso piede negli ultimi anni, i cosiddetti urban fantasy, ma non sono riuscita ad appassionarmi. Molti hanno amato la serie di Cassandra Clare, “Shadowhunters”, o la saga dei Bambini speciali di Miss Peregrine, che ho letto con molte aspettative. Non mi hanno toccata più di tanto, pur trovando alcuni di questi libri carini, ma non più adatti al mio modo di sentire – infatti sono certa che li avrei adorati se li avessi letti qualche anno fa.
Mi rendo conto di sentire la mancanza di un genere fantasy per adulti, ma non come Trono di Spade, le cui parti migliori sono proprio quelle che di fantasy hanno ben poco. Un fantasy scevro dalle emozioni travolgenti dei suoi protagonisti più giovani, un fantasy in cui non siano protagonisti solamente gli adolescenti, che oltre ad affrontare battaglie per il loro mondo devono affrontare le battaglie dell’età. Vorrei un fantasy in cui i protagonisti siano già maturati, in cui la storia d’amore non sia d’obbligo, dove ci siano dei protagonisti in cui potermi riconoscere e i problemi personali siano altri di quelli soliti – come trovare il coraggio di dichiararsi alla bella elfa o ignorare il mago bulletto di turno.
Ho letto pochissimi romanzi fantasy che mi siano piaciuti, ultimamente, e la cosa un po’ mi rattrista perché sono quelli cui più mi sono appassionata. Non è il genere ad avermi stancata, forse è solo che non riesco più a trovare quello giusto per me. E un po’ penso sia colpa del concetto che abbiamo qui, di cui prima parlavo: i romanzi fantasy sono per ragazzi.
Forse sono io che non riesco più ad avvicinarmi ad un tipo di lettura semplice, a volte scontata ma così travolgente per i giovani lettori (come lo è stata per me). Ma mi chiedo: perché non può esistere un fantasy in cui dimenticare, per una volta, che deve esserci la protagonista atipica, e il protagonista affascinante, e un cattivo tutto sommato belloccio, e un triangolo amoroso, e una serie di tare mentali per la povera coppia? Perché mi sono un po’ stancata di leggere e intuire come andrà a finire, di usare il fantastico come scusa per il romantico.
Solo io sento la mancanza di un fantasy più adulto? O lo sentite anche voi?

11 commenti:

  1. Io amo moltissimo il (sempre più raro fantasy adulto).
    Qualche consiglio qua e là
    Heartshea della Le Guin, inizia come storia per bambini, ma poi si evolve.
    La saga dell'assassino di Robin Hobb
    La messaggera delle anime di McMaster Bujold
    La signora delle tempeste e La dama del falco di M. Zimmer Bradley
    Le cronache della Folgoluce di Sanderson (anche la saga dei Mistborn sempre di Sanderson)

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    1. Waaa! Grazie di tutti i consigli!
      Alcuni autori li conosco e sicuramente mi incuriosiscono, ti farò sapere ;)

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  2. Non sto leggendo molto fantasy ultimamente, ma di sicuro la saga della Folgoluce di Sanderson ha lasciato il segno, e penso che la rileggerò presto. A me è piaciuto anche Patrick Rothfuss, oltre agli iniziali (e ancora amati) Tolkien, Orson Scott Card e la Le Guin di Earthsea. Ho sentito parlare bene da Aislinn di I guerrieri di Wyld: L'orda delle tenebre, di Nicholas Eames. Comunque non sento il bisogno di un fantasy diverso e più adulto, forse perché la letteratura YA e NA mi piace in generale. Certo non tutto mi resta impresso; alcuni libri li leggo, magari con piacere, ma mi lasciano poco. Il punto delicato, per me, non è nemmeno l'originalità, quanto la bravura dell'autore.

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    1. Non conosco Orson Scott Card ma fra quelli che citi e non ho mai letto è il nome che più spesso sento... farò delle ricerche!
      Purtroppo invece io mi annoio in fretta quando leggo qualcosa di già visto e l'originalità per farmi leggere a un libro fa buona parte del lavoro. Poi certo anche lo stile entra in gioco, ma per incuriosirmi e spingermi a iniziare più lo trovo originale, meglio è :D

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    2. Di Card ho letto i primi tre della saga di Alvin, giusto per informazione.:)

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  3. Mi ritrovo nelle tue considerazioni, dato che anch'io, fra i 12 e i 17 anni, leggevo tantissimi romanzi fantastici, mentre ora fatico a trovarne che rispecchino i miei gusti più maturi e decisamente meno inclini ad accettare stereotipi, situazioni già viste o tipicamente adolescenziali. La mia garanzia rimane Tolkien, mentre ho abbandonato la strada di Martin perché, francamente, nell'attesa dei vari volumi, ho perso proprio il filo delle vicende e dei personaggi, al punto che ora mi accontento della serie tv.

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    1. Tolkien è ormai un classico. Mi piacerebbe rileggerlo ogni tanto ma poi penso che ci sono così tanti libri che ancora non ho letto e sono lì ad attendermi, e Il signore degli Anelli e Lo hobbit in fondo li conosco già...
      Martin invece non ci ho nemmeno provato, lo ammetto! Mi accontento della serie, anche se le prime stagioni mi piacevano di più, mi sembrava ci fossero più intrighi. Forse è solo che ormai mi sono abituata e so cosa aspettarmi, quindi tutti gli assassinii, i draghi e gli incesti sembrano normale amministrazione xD

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    2. Sì, anch'io ho questa impressione sulla serie tv: le prime serie erano più appassionanti, mentre l'ultima l'ho trovata lenta e mi ha un po'esasperata... ormai devo completarla per inerzia!

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  4. Ahia, qui casco male. Non amo il fantasy e non ho mai letto nulla, pur avendo in casa i libri più famosi, Herry Potter, il Signore degli anelli, per via dei figli adolescenti. Ci provano a convincermi, ma non riesco proprio ad appassionarmi al genere. È grave? 😄

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    1. Ahah! Non credo proprio, è questione di feeling immagino.
      Io ad esempio non riesco proprio ad appassionarmi alla fantascienza, per quanto ci abbia provato :D

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