Inizia un altro mese, e io sono in una
situazione di stallo. Una di quelle situazioni in cui non c’è da fare altro che
attendere, cosa che onestamente mi sono stufata di fare, ma tant’è.
Ora, non è che io scelga i temi delle
rubriche in base a quello che mi capita, probabilmente il fatto è che penso
talmente tanto alla mia situazione che riesco a relazionarla con ogni cosa. Mi
piacerebbe però liberare un po’ la mente con questo mio piccolo spazio, perciò
ho scelto un tema che sarà impossibile relazionare con qualsiasi cosa:
superpoteri e supereroi.
Giordana
ha 15 anni ed è alla continua ricerca di sicurezze. La sua sensibilità verso
tutto ciò che la circonda la porta ad accordare una seconda occasione al padre
alcolizzato, che sembra non volerne più sapere della famiglia. Giordana può
diventare invisibile e, concentrandosi molto, attraversare i muri e le persone.
Ben è il fratello maggiore di Giordana. Sposato con Janelle, senza lavoro e con
un figlio piccolo, si sente depresso e in trappola, finché non prova l'impulso
di imitare il volo di un uccello e scopre il suo superpotere. Volare lo porterà
ad apprezzare di più quello che ha, e ad aiutare il prossimo in situazioni di
pericolo. Natalie è la moglie di Peter, mamma di Alek e Sasha e sorella di
Ruth. Quando scopre di saper nuotare velocissimo (a livelli olimpionici) trova
dentro di sé una nuova forza per affrontare il comportamento ingestibile di
Alek, che si allontana sempre di più da lei e dalla famiglia. Ruth è la mamma
di Ben e Giordana e la sorella di Natalie. È costretta a rifarsi una vita dopo
la separazione dal marito. È un'infermiera, e il suo potere è la telepatia. Si
prende cura di Alek quando si intensificano le sue inspiegabili fughe, e ciò fa
sì che i suoi legami con la sorella si deteriorino, fino a spezzarsi. Sasha è
il fratello maggiore di Alek. Ex ragazzino timido e introverso, lo ritroviamo
trentenne, gay dichiarato, mentre organizza un party di compleanno per sua
cugina Giordana, ormai una brillante accademica. Il suo potere è far innamorare
le persone...
Onestamente? Questo è l’unico libro con
i superpoteri che ho trovato che non fosse un paranormal romance. Forse non ho
usato la chiave di ricerca adatta, e i paranormal romance sono gli unici libri,
oltre a questo, che rispondevano alla descrizione. Stavo per arrendermi a dover
utilizzare uno dei millemila libri che hanno seguito la scia di “Percy Jackson”
o di “Shadowhunters”, poi ho visto questo.
All’inizio non ero molto convinta perché
sembrava un libro troppo particolare, ma poi è stata proprio la sua originalità
a conquistarmi. È un po’ il contrario di “Kick-ass”: dei veri superpoteri ma
senza supereroi. Questo libro risponde alla domanda che Marvel e DC si pongono
da decine e decine di anni: se avessimo dei superpoteri, che cosa ne faremmo?
Indubbiamente film e fumetti finiscono
per rendere il tutto fin troppo fico, con morti commoventi ed eroici sacrifici,
mentre la maggior parte dei libri prendono il ragazzino di turno e lo
trasportano in una rocambolesca avventura vagamente da film Disney. Nella
realtà, se avessimo dei poteri, io dico che li useremmo pochissimo.
Intanto, con la fortuna che abbiamo, il
superpotere di volare andrebbe a qualcuno che soffre di vertigini. Un tipo anonimo,
mediamente felice, con i suoi piccoli crucci e le sue piccole vittorie, che non
saprebbe nemmeno che farsene di questo potere. Magari padre di un’adorabile
bambina e di un irascibile adolescente, con una moglie che cucina benissimo la
torta al cioccolato che a lui non piace e fa asciugare la bistecca che lui
adora. Insomma un tipo normalissimo, quindi scordiamoci il muscoloso Clark Kent
o la fisicatissima Wonder Woman. Uno così, che se ne fa del volo? Sembra che
Stephen Amsterdam abbia risposto a questa domanda.
Siamo
realistici, a cosa saper volare quando sei padre di un quindicenne che ascolta
musica a tutto volume e da grande vuole fare la rockstar?
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