martedì 6 giugno 2017

Oceano mare – Alessandro Baricco

Quando ho aperto il blog pensavo che avrei recensito ogni singolo libro e che sarebbe stato bellissimo. Poi mi sono resa conto che leggo troppi libri per poterli recensire tutti, quindi ho deciso di parlare solo di quelli che mi sono piaciuti molto, o che non mi sono piaciuti affatto. Poi ho visto che non sempre ho qualcosa da dire su una lettura, perché mi lascia un po’… meh. Non mi è dispiaciuta, ma non mi è nemmeno piaciuta, quindi ne verrebbe una recensione scialba. E questi sono i motivi per cui di solito non scrivo recensioni.
Poi leggo Baricco, e mi ricordo che ci sono libri di cui non riesco a parlare.
Potrei dirvi della trama di “Oceano mare”, dei personaggi, del finale, dello stile, ma non hanno ancora inventato delle parole adatte a descrivere cosa significano certi romanzi. Una cosa simile mi è successa con “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”, ma all’epoca non avevo un blog. Adesso che mi sento quasi in dovere di spargere il germe della lettura a più persone possibili, mi chiedo come si possa parlare di un libro talmente impenetrabile come questo.
Dopo tanto pensarci ho capito che non si può.
Quindi lascerò parlare il libro stesso.

“Edel, c’è un modo di fare degli uomini che non facciano del male?”
Se la deve esser chiesta anche Dio, questa, al momento buono.

Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. […]Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle
“Ti aspettavo.”

La natura ha una sua perfezione sorprendente e questo è il risultato di una somma di limiti. La natura è perfetta perché non è infinita.

Aveva perso un po’ di quello smalto… gli si era appannata l’anima, se capite cosa voglio dire. Era come se si fosse aspettato qualcosa di diverso, lui, di proprio diverso. Non era preparato a quella normalità lì.


4 commenti:

  1. Questo libro mi piacque moltissimo, ho adorato Baricco fino a City poi non so mi pare diventato un altro scrittore. In realtà poi però l'ho quasi del tutto dimenticato, peccato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho letto City molti anni fa e anch'io l'ho adorato! Non ho letto nulla di più recente, di Baricco, ma tenterò, perché non è detto che non mi piaccia (meglio provare per credere, in fatto di gusti di lettura).
      Comunque non sei la prima persona che dice che Baricco ha perso il suo smalto, il che è veramente un peccato visti i primi bei romanzi!

      Elimina
  2. Adesso dirò una cosa impopolare... A me non piace Baricco. Ecco, l'ho detto. Non sono mai riuscita a terminare Oceano Mare (lo so, sono una persona orribile), però mi sono ripromessa di dargli una seconda possibilità, per capire se non era il momento giusto o se effettivamente io e Baricco non abbiamo affinità.

    RispondiElimina
  3. Ahah, adoro conoscere punti di vista impopolari! (Anche io mi sento così quando qualcuno dice che adora Jane Eyre.)
    Penso che Baricco abbia uno stile molto personale, particolare, uno di quelli che si amano o si odiano. Capisco il tuo punto di vista, a volte semplicemente non si riesce ad entrare in sintonia con un autore e le sue storie.

    RispondiElimina

Ogni commento sarà bene accetto!
Grazie dell'attenzione e del tempo dedicatovi.