domenica 18 settembre 2011

What a bored Shinigami can do - Spoiler 12

Spoiler: Capitolo dodici - Kids

“Lo sai che Diane Colfer è mia madre?!”
Dal bagno non provenne alcun suono, solo lo scrosciare dell’acqua del lavandino. Dopo qualche secondo: “Veramente?”.
“Sì!”
“Da quanto lo sai?”
“Da un mesetto più o meno.”
Dopo pochi minuti Mello uscì dal bagno asciugandosi il viso e osservandolo, sulla soglia, con aria stranita. “Perché non me lo hai detto prima?”, domandò con aria leggermente contrita.
Matt si strinse nelle spalle. “Non lo so. Cosa dovrei fare?”
“Vai a par… E’ per quello che non le parlavi più?”, domandò Mello con sguardo allucinato. L’amico assunse un’aria talmente colpevole che non ci sarebbe voluto l’intuito di Mello per capire quale fosse la riposta. “Che coglione!”, commentò l’amico. “Lei lo sa?”
“Sì.”
“Che due coglioni.”
“Non parlare di mia madre a quel modo!”, lo ammonì Matt puntandogli contro un indice. Mello ridacchiò, infilò pantaloni, maglietta e uscì dalla stanza. “Hey guarda che dico sul serio!”, fece in tempo a gridargli Matt. “Porta rispetto!”





Ciao a tutti! ^^
Allora, personalmente sono molto affezionata a questo capitolo dodici, e spero che piaccia anche a voi. E' uno di quei capitoli che non vedo l'ora di postare, e mi piacerebbe davvero sapere che cosa ne pensate.
Il titolo è stato dato per via dei personaggi su cui si incentra: Georgie, che è una bambina, e Matt, che avrà l'occasione per sentirsi di nuovo come un bimbo piccolo.
Non ho mai calcolato molto Matt nelle fanfiction su Death Note, forse perché non ne ho lette molte nelle quali c'era anche lui (solo una in effetti, nella quale aveva un ruolo importante) ma scrivendo ho finito per dargli spazio.
I personaggi che manipolo nelle fanfictions non sono mai uguali all'originale, per quanto possano sembrare IC, perché solo l'autore può sapere esattamente come si muoveranno i suoi personaggi. Ma dal momento che scrivo qualcosa con loro come protagonisti sento che diventano anche un po' miei.
Nei personaggi uno ci riversa dentro molto della propria personalità e delle proprie esperienze, ma anche un bel po' di inventiva, quindi finiscono per diventare qualcosa di ibrido che ricorda vagamente l'autore ma che vi si allontana anche. A volte i personaggi finiscono per fare tutto di testa loro! Quindi la storia prende una piega che non ti eri neanche immaginato quando avevi posato le mani sulla tastiera.
Matt è uno di quei personaggi. Un po' mi somiglia perché preferisce starsene per conto suo e ha pochi amici, ma molto cari. Perché si tiene le cose dentro e poi le rivela all'improvviso. Però è anche molto diverso da me: lui è più rumoroso, fa più clamore, si nota di più, invece io tendo a cercare di stare un po' da parte perché non mi piacciono i riflettori. A Matt non fanno né caldo né freddo.
Matt è l'unico personaggio di questa fanfiction in cui ci ho messo dentro del mio, forse perché pensavo che sarebbe rimasto un po' da parte come faccio io, invece si è all'improvviso ribellato e ha preteso di avere un ruolo più centrale. Come vi ho già detto: a volte i personaggi fanno di testa loro.
Per tutte queste ragioni mi sono affezionata a Matt, anche se può sembrare strano affezionarsi a qualcuno che non esiste, ma credo che tutti coloro che scrivono e che leggono possano capirmi. Quante volti ci siamo affezionati ai personaggi di un libro? Abbiamo gioito per le loro vittorie e pianto per le loro sconfitte, non è così?
Tornando a Matt, spero che apprezzerete la sua storia personale in questa fanfiction, storia che ha forse il suo picco di emotività nel sopracitato capitolo dodici.
E dopo l'ennesima pappardella che vuole essere solo un piccolo avviso ma poi si lascia trasportare dall'emozione,
vi saluto!

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