lunedì 26 settembre 2011

Ciao, suolo!

Un po’ di divagazioni mentali ogni tanto vanno bene. Sembra che io stia facendo di tutto per diventare un otaku, e già il fatto che sappia che cosa significa otaku la dice lunga. Mea culpa!
Comunque sia mi sto fissando parecchio con: “Kuroshituji” e annesse fanfiction, le fanfiction in generale, “Devil beside you” (il drama di “Lui, il diavolo”, o “Akuma de soro”) e annesse fanfiction, mi sono fatta una scorpacciata di tipo tre ore di “Lovley Complex” rivedendo le mie parti preferite e, in definitiva, non ho fatto niente per tutta la mattina. Fortuna che ho lezione oggi pomeriggio così non mi sento una babbea vera.
A parte questo, mi è venuto in mente che questo blog, oltre ad una pubblicità per le mie fanfiction, si sta trasformando in un commentario di tutto ciò che leggo: libri, fanfiction, originali, anime, manga… Quindi ora ci aggiungerò anche i film. E per cominciare un bel film che ho visto proprio ieri sera, “Guida galattica per autostoppisti”.


La cosa che mi ha catturato è stato di certo l’inizio: la canzone dei delfini. Se dei delfini si mettono a cantare non posso mica resistere. Dopo quella, mi aveva già conquistato.
Allora, vi avviso, tanto per essere sicuri: se vi piacciono i film strappalacrime, con un filo logico, con una trama concreta e magari sui quali scervellarsi per comprenderne il significato profondo, questo film non fa per voi. Se non rientrate in questa categoria guardatelo, perché fa sbellicare dal ridere! Tutto, dalle poesie più brutte dell’universo, all’arma che cambia il punto di vista, passando per il Dio Starnuto (salute), i topi intelligenti e l’improbabilità. Quest’ultima, in particolare, è un concetto che mi è piaciuto molto. Ad essere sinceri non so nemmeno se l’ho capito a fondo, ma non importa!

Vi lascio con il monologo del cetaceo tratto dal film, e il bellissimo testo della mia nuova canzone preferita.

Addio, e grazie per il pesce.

Addio e grazie per il pesce,
anche se in fondo ci rincresce.
La vita a volte va così.
L’intelligenza che c’è in voi,
non vi ha mai resi come noi.
Non c’è rispetto verso le cose belle.
Vi salutiamo e grazie per tutto il pesce.
Il mondo si distruggerà,
la colpa è vostra e si sa,
e alcuni l sapevano già da tempo.
La pesca qui è tragica,
è fuori da ogni logica.
Ma moli di voi non sono cattivi affatto.
Addio,
vi salutiamo e grazie per tutto il pesce.
Io in testa ho un pallino,
posso avere un pesciolino?
Una cosa vorrei fare:
imparare a cantare.
Che gioia infinita.
Tutti nell’oceano della vita.
Addio,
vi salutiamo e grazie per tutti il pesce!

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