mercoledì 21 maggio 2014

The progress of Sherlock Holmes - ivyblossom

   Presa da mania ossessivo compulsiva per Sherlock, mi sono lanciata nella lettura di altre fanfiction, e ne ho trovata una veramente grandiosa. Chiaramente un’altra slash (quando ne troverò una non slash sverrò sul pc con il sangue al naso dall’eccitazione), quindi non ci risparmiamo neanche questa volta di vedere il dottor Watson e Sherlock Holmes che si ribaltano sul letto, ma tant’è, ogni tanto si può fare.
 
   Il punto di vista del detective non è mai stato affrontato così bene, e forse non è mai stato affrontato e basta.
   Personalmente ho letto fanfiction in terza persona o al massimo dal punto di vista di John, ma mai dal punto di vista di Sherlock. Ne capisco la ragione. A volte penso che nemmeno Moffat e Gatiss sappiano cosa passa per la mente di Sherlock, che nemmeno Sir. Arthur Conan Doyle lo sapesse, quando lo ha inventato. A parte le geniali intuizioni, il resto è stronzaggine che farebbe impallidire Gordon Ramsey, quindi come possiamo anche solo immaginarlo noi poveri mortali scrittori di fanfiction?
   Nell’originale come nel telefilm il personaggio di Sherlock è controverso. Cupo e negativo, per molti versi, ma decisamente positivo per altri. Penso che questa sua positività sia più presente nel telefilm. Nell’ultima stagione in particolare il personaggio ha subìto una forte evoluzione, credo che abbiano lavorato più che altro sul suo carattere che non sulla storia (che pure è avvincente, anche se la fine lascia un po’ a desiderare a mio parere), ma resta comunque difficile da capire. Credo che per scrivere dal punto di vista di un personaggio lo si debba conoscere alla perfezione. Si deve “essere” il personaggio e, per fortuna, nessuno di noi è come Sherlock. Credo che lui e Sheldon Cooper stiano ancora litigando su chi è più intelligente (Watson e Leonard potrebbero darsi ottimi consigli invece).
 
   In definitiva, entrare nella mente di Sherlock e farlo esprimere è già un’impresa. Figuriamoci fargli esprimere il suo amore – che non c’entra nulla con il canone dei libri né dei telefilm – per Watson! Eppure, qualcuno ce l’ha fatta.
   Avete il piacere di leggere “The progress of Sherlock Holmes” a questo link, e sappiate che non è una produzione nostrana.
 
   La pagina dell’autrice ivyblossom è una pagina creata da autrici italiane che traducono le storie di ivy, che è canadese se non erro. Be’, che altro fare se non ringraziare queste sante donne, che si mettono d’impegno a tradurre dall’inglese per noi affamate (lettrici) di Sherlock?
   La storia, di per sé, non è complessa:
   Sherlock e John vivono al 221B di Baker Street e il detective è innamorato del suo coinquilino. Nessuno dei due osa parlare della cosa né prende una decisione in merito, anche se pare che il sentimento sia ricambiato. A sconvolgere le cose sarà Mary, grazie alla quale John capisce di avere di fronte una scelta che determinerà il suo futuro: scegliere lei e avere la sicurezza di un amore stabile anche se non così passionale come quello che potrebbe avere con Sherlock, o rimanere con il detective?, e forse rimanere nell’ombra della sua mente geniale, in disparte rispetto al mondo caotico di cui ha bisogno Sherlock per vivere?
 
   Non voglio dirvi altro perché la storia è molto interessante e non vorrei rovinarvela. Nonostante non sia thriller né giallo, ma si concentri soprattutto sulla vita quotidiana dei personaggi, non è mai noioso e anzi, riesce a rendere dei momenti apparentemente banali carichi di tensione.
   Quando trovo qualcosa che mi piace moltissimo vorrei farlo leggere a tutti quelli che conosco! “The progress of Sherlock Holmes” dovrebbe essere nominato lettura mondiale.

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