Prima di cominciare con questo post
vorrei fare una premessa fondamentale e forse anche un po’ scontata: io amo le fanfiction.
Si sapeva già, ecco perché è scontata.
Leggo, recensisco e scrivo – scrivevo –
fanfiction. Ho iniziato a quindici anni e da allora non ho mai smesso, né ho
per ora intenzione di farlo. Quando le mie orecchie odono persone che dicono
che «le fanfiction sono il male» reagisco male. Malissimo.
La ragione è semplice e l’ho già
spiegata tempo fa: le fanfiction, con la critica e la pratica che hanno portato
con sé, mi hanno aiutata moltissimo a migliorarmi nello scrivere. Inoltre mi
hanno fornita di un maggiore senso critico e molte mi hanno regalato delle
storie molto belle che porterò con me al pari dei libri.
La ragione per cui scrivo tutto questo
è, appunto, difendere le fanfiction dalle sopracitate persone che le declassano
a divertimento per ragazzine sciocche che non sanno come liberare i loro
ormoni.
Se amate le fanfiction, leggete questo
post.
Se odiate le fanfiction. Leggete questo
post.
Orbene, non nego che EFP sia per un buon
80% fangirlsmo allo stato brado. Il
restate 20% è formato per metà da storie Originali, per i restanti tre quarti
da belle storie Originali e per il resto da belle fanfiction. Sono poche
rispetto alla massa, me ne rendo conto.
Il fatto è che molte persone scrivono
senza cognizione di causa. Ovvero, scrivono solo perché hanno letto un bel
libro o visto una bella serie e vogliono fantasticare sul loro personaggio
preferito. Non c’è nulla di male in questo, per carità, ma si capisce subito
quando una fanfiction è scritta per amore dello scrivere e della storia che la
ispira, o per amore dell’attore che ha interpretato il personaggio nel film. Di
solito il secondo tipo sono storie romantiche e inverosimili, che vengono
interrotte per mancanza di voglia quando l’autore non ha molto seguito, o al
contrario proliferano grazie a scene eroticamente intense e molte coincidenze
che fanno ritrovare i due protagonisti sempre soli e con un piano orizzontale a
disposizione.
Che poi le fanfiction siano in primis un
omaggio all’originale e un divertimento non lo nego. Ma, sempre rivolgendomi a
coloro che le disprezzano, che c’è di male in questo? Le fanfiction, come i libri,
sono fatte per evadere e divertire. E in questo a mio parere non c’è mai nulla
di sbagliato.
Ho qui qualche esempio di “vera
fanfiction”, cioè quelle che sono passate alla storia, che la gente sa essere
appunto ispirate da lavori di altri, ma che nessuno disprezza perché realizzate
da artisti affermati.
Ludovico Ariosto – Orlando furioso
Non poteva mancare in questa piccola
lista Ludovico Ariosto, giusto per farvi capire che le fanfiction esistono da
centinaia di anni e che possono essere talmente apprezzate da essere persino
studiate a scuola. Forse gli studiosi di Ariosto non conoscono il termine
‘fanfiction’, ma sanno bene che l’“Orlando furioso” è una di quelle.
Per chi fosse all’oscuro di cosa sto
parlando – ma davvero, c’è qualcuno che lo è? – Ariosto rielaborò in chiave
satirica il poema cavalleresco classe 1483, di Matteo Maria Boiardo, intitolato
“Orlando innamorato”. Oggi ne studiamo la forma, la collocazione storica, i
contenuti, i personaggi e chi più ne ha più ne metta.
In parole spicce: Ariosto ha scritto una
fanfiction basata su un libro.
Nessuno ha pensato di crocifiggerlo per
questo, né di dire che il suo lavoro era scadente perché basato su un’altra
opera. Questo prova che se una fanfiction è scritta bene può diventare un capolavoro
a sé.
Iron Maiden – The rime of the ancient
mariner
Metallari, rassegnatevi. È proprio così.
Samuel Taylor Coleridge scrisse “La ballata del vecchio marinaio” nel 1798 e
gli Iron Maiden la ripresero negli anni ’80 e la rimaneggiarono facendone una
canzone da più di dieci minuti. Anche in questo caso, ma guarda un po’, nessuno
ha detto loro di smetterla di sbavare su Coleridge e scrivere canzoni serie.
“Powerslave” è uno dei dischi più famosi
e questa canzone viene usata da decenni come scusa dagli studenti di maturità
per inserire qualcosa di figo nella loro tesina. Ragazzi, lasciate che vi dica
una cosa: è una canzone sopravvalutata. E non come canzone in sé, intendo
proprio come argomento della tesina. Viene usata dagli anni ottanta, nessuno
dei vostri professori vi guarderà più con stupore se la porterete per inglese
assieme Coleridge!
Chiaramente ogni metallaro che si
rispetti sfoggia la sua cultura e difende la propria musica con questa canzone,
gongolando soddisfatto quando la gente guarda i suoi capelli lunghi e le sue
borchie e gli dice: «Non mi aspettavo che sapessi così tante cose sui poeti
inglesi.» La prossima volta che volete fare colpo e dimostrare che le nuove
generazioni non sono completamente ignoranti, ragazzi, ricordate che gli Iron
Maiden scrissero una fanfiction.
Quentin Tarantino – Bastardi senza
gloria
Avrei potuto utilizzare benissimo
l’ultima uscita di Tarantino, “Django Unchained”, che vuole essere un omaggio
al “Django” degli anni ’60 di Corbucci, ma non volevo essere scontata.
Vi chiederete che cosa abbia bevuto per
considerare “Bastardi senza gloria” una fanfiction. Ebbene, io vi dico che è
una fanfiction storica.
Non leggo molti originali storici su
EFP. Le poche storie ho letto sono semplicemente ambientate in un determinato
contesto, utilizzano personaggi famosi che hanno letteralmente fatto la storia
ma il racconto in sé non cambia mai la nostra storia. Piuttosto ne raccontano
retroscena più o meno inventati. Per questo, a mio parere, “Bastardi senza
gloria” è una fanfiction.
Nel film la nostra storia in quanto
popolo viene letteralmente cambiata. Da qui in avanti fate attenzione allo spoiler. Insomma, se i leader nazisti più potenti,
compreso il capo dei capi Hitler, vengono uccisi in un’esplosione grazie ad
un’ebrea che cerca vendetta e dei soldati americani uccidi-nazisti, allora per
me parliamo di fiction!
Vi lascio a queste riflessioni. E
ricordate che il male non sono le fanfiction. Sono gli scrittori che scrivono
per fama. Diffidate di loro.
Sono un po’ come noi blogger.