giovedì 5 febbraio 2015

Carta canta #1: Candy Girl – Diablo Cody

Qualcuno si ricorda del film “Juno”? Per inciso, si tratta il film che ha generato su mtv la proliferazione di programmi riguardo teenager incinte e ragazze madri. Il film non ha la stessa linea becera di quei programmi, ma guarda caso il mondo si è accorto che le giovani madri potrebbero scatenare l’interesse del pubblico.
Ma non sono qui per parlare di minorenni incinte o programmi tv dalla dubbia morale, sono qui per parlare di Diablo Cody, che nel 2007 firma la scenografia di “Juno” e si fa conoscere anche oltreoceano.
 
Diablo Cody per i colleghi, Brook Busey per gli amici. Oltre ad essere sceneggiatrice è anche scrittrice, e nel 2006 pubblica il suo libro “Candy Girl – Memorie di una ragazzaccia per bene”. In questo ci racconta del suo trasferimento a Minneapolis per amore e di come, per un anno, abbia fatto la spogliarellista.
Non cominciate a pensare male! Diablo Cody ci informa subito con spassosa autoironia che la sua non è stata una vita di privazioni, un’infanzia di molestie, e non ha subìto alcun trauma mentale che non fosse quello delle sessioni di studio a fine anno, che finivano inevitabilmente con un crollo psico-fisico ma con ottimi voti – qualcuno si rispecchia in lei? Cresciuta in una famiglia agiata e subito assunta in una studio legale, Diablo parte per incontrare Jhonny, conosciuto online, e decide di trasferirsi e cominciare la sua vita assieme a lui. Il suo nuovo lavoro è facile, la sua relazione perfetta, ma c’è qualcosa che manca.
A ventiquattro anni Diablo può ben dire di essere sempre stata una brava ragazza, di non aver mai fatto particolari follie. La sua vita è stata tranquilla ma lei ha ancora voglia di ribellarsi. Perché se non lo fa a vent’anni, quando la fa?
Forte di questa decisione, entusiasta e appoggiata da un comprensivo e quanto mai adorabile Jhonny, Cody inizia con “La serata della dilettante” organizzata dallo Skyway Lounge dove, oltre ad essere la più vecchia, scopre che ballare nuda davanti ad un pubblico non è facile. A dirla tutta, è terrorizzante. Ma c’è una parte di lei che vuole rifarlo.
Inizia così il viaggio in compagnia di Diablo Cody, che ci porta fra un locale e l’altro con le sue battute inaspettate e divertentissime, con le situazioni tragicomiche attraverso le quali è passata. Non lesina sui dettagli sconci e non pone veli su un mondo che non è affatto rose e fiori, tuttavia con uno stile scorrevole, leggero ed energico ci evita ogni tragicità da soap opera.
 
Essendo l’autrice appassionata di musica ci sono moltissimi riferimenti a gruppi musicali, soprattutto rock ma anche alle più famose canzoni pop di sempre. Leggendo non si può fare a meno di pensare alla coreografia che useremmo in una lap-dance se fossimo al posto della protagonista (personalmente, io la farei al buio nella mia camera, senza specchi e senza nessuno che mi guarda a parte lo Spirito Santo, che si sicuro si ammazzerebbe dalle risate), e le canzoni che potremmo usare.
Diablo Cody ci lascia molti spunti, quali “Barbie Girl” degli Aqua, “Armageddon it” dei Def Leppard e “Beast of burden” del Rolling Stones. Per fortuna ci lascia anche due compilation molto utili sulle quali basarci, ossia «dieci canzoni migliori per spogliarsi» e «dieci canzoni che non si dovrebbero mai usare in uno strip.» Non sia mai che volessimo provare.
Lascio a voi scoprire quali sono e scoprire tutti gli altri titoli, che personalmente adoro, che accompagnano questo libro anomalo e divertente. E vi lascio alla canzone con la quale Diablo Cody si spogliò la prima volta: “Rag Doll”, Areosmith.
 
 

2 commenti:

  1. Non sapevo avesse scritto un'autobiografia! Ci farò un pensierino dato che Juno è uno dei miei film preferiti, ho acquistato anche la colonna sonora, l'adoro *_*

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    1. Anche a me piace tantissimo la colonna sonora di Juno! :3 L'adoro, ho scoperto anche dei musicisti che adesso adoro grazie a quella colonna sonora xD

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