Seconda puntata della Lega dei Cattivi!
Ultima puntata, in realtà.
Avevo una mezza idea di fondare anche “La
compagnia degli eroi”, ma mi trovo in difficoltà a sceglierli. Ho sempre avuto
un debole per i cattivi dei libri, e invece ho sempre cordialmente detestato i
buoni (così noiosi e prevedibili, con le loro intenzioni pure, puah!). Rimane
il fatto che certamente lo farò, prima o poi, nulla mi toglierà il piacere di
stilare l’ennesima lista, che sia di buoni o di cattivi, non importa. Non si
preca mai l’occasione per fare una lista.
Be’ ciancio alle bande, ecco come
termina l’accozzaglia di cattivi dei libri, che a confronto le Suicide squad
impallidiscono e si ritirano in un angolo a piangere.
Gli invisibili
Ci sono alcuni cattivi che non vedi mai,
sai solo che sono da evitare e sconfiggere. Penso che si tratti di personaggi
molto complessi nonostante tutto, che hanno richiesto all’autore grandi
capacità: non è da tutti non mostrare un personaggio e riuscire a far
trasparire il suo carattere, le motivazioni, il modo in cui influisce sulla
trama e gli altri personaggi. Il mio cattivo preferito in questo senso è Sauron.
Esiste tutta una storia riguardo Sauron
nei libri precedenti “Il signore degli anelli”, che ci spiega le sue origini,
come ha acquisito il suo potere e di che razza sia. Ci sono opinioni divergenti
al riguardo perché alcuni pensano che sia di una razza a parte, io quando avevo
letto “Il Silmarillion” avevo capito che Sauron fosse un elfo, traviato da un
essere malvagio di cui ora non ricordo il nome e quindi diventato in seguito
anch’egli malvagio.
Il punto però è che Sauron non si vede
mai nel Signore degli Anelli, seppure il libro porti come titolo proprio uno
dei nomi con cui la Terra di Mezzo si riferisce a lui. Si parla solo dell’esistenza
dell’Occhio di Sauron, che tuttavia non ha un ruolo attivo nella storia. Chi si
muove sono i suoi eserciti, i suoi sottoposti, e in realtà non lo si vede fino
alla fine, quando viene sconfitto. Se ci pensiamo bene uno dei cattivi più
grandi di sempre, fisicamente non esiste. Tuttavia la sua personalità, la sua
mente, la sola idea del suo ritorno, è talmente potente da soggiogare popoli e
menti, da muovere eserciti, da indurre personaggi a iniziare più di una
battaglia.
Essendo “Il signore degli anelli” un
fantasy classico mi piace anche che le motivazioni di Sauron siano chiare fin
dal principio, e del tutto non contestabili. Vuole conquistare la Terra di
mezzo, e che male c’è in questo? Non è un desiderio strano, anzi, è un’ottima
ragione per formare un esercito. In fondo è quello che ha cercato di fare
l’Impero Romano per moltissimi anni, e se l’espansione territoriale ha smosso
eserciti di persone, non vedo perché non debba farlo con eserciti di orchi.
Non so se il suo fascino sia dovuto
proprio al fatto che non compare mai, ma Sauron rimane uno dei migliori
antagonisti di sempre.
I nemici di loro stessi
Esistono dei cattivi che si mettono da
soli i bastoni fra le ruote, un po’ per il bene del romanzo e la sua riuscita,
un po’ perché il creatore li ha fatti nascere scemotti. Mi vengono in mente ad
esempio tutti i cattivi dei fumetti più classici, importanti quanto un
protagonista ma che riescono sempre a fallire qualsiasi cosa facciano (vedi
Joker e Willy il coyote).
Pensandola in questi termini c’è il
libro più famoso di Oscar Wilde e, con lui, il protagonista pessimo per
eccellenza: Dorian Gray. Un ragazzo
che ha tutte le fortune, è ricco, è bello, affascinante, è benvoluto e ha
sconfinate possibilità di fronte a sé. Ovviamente riesce a mandare tutto in
pappa solo a causa della sua stupidità. Sì, ci sono temi più profondi da
analizzare nel “Ritratto di Dorian Gray”, lo sappiamo, ma personalmente ho sempre
creduto che il peggior nemico di Dorian fosse Dorian. Mi ha sempre infastidita
il fatto che si rovinasse la vita da solo, una vita, poi, che prometteva bene.
Adoro “Il ritratto di Dorian Gray”, adoro la storia, l’atmosfera, la vicenda,
ma Dorian mi ha sempre fatta pensare alle persone che sprecano le loro
opportunità.
Lui rimane un personaggio della Lega dei
Cattivi un po’ discosto dagli altri, che lo bullizzano perché dicono che non è
un vero cattivo, dato che è il protagonista del suo libro (viene difeso solo da
Voldemort, che in segreto ha sempre voluto che il suo nome fosse nei titoli dei
libri della Rowling, e un po’ lo invidia per questo).
I giustificati
In alcuni romanzi il cattivo viene
analizzato molto bene, talmente tanto in effetti che il lettore si trova a
parteggiare per lui. Pensi che in fondo non abbia tutti i torti, che con lui
sono sempre stati malvagi e tutti gli altri si meritano la sofferenza che il
cattivo ha loro da elargire.
La prima cattiva cui ho pensato, che è
anche la protagonista, è la Carrie
del primo romanzo Stephen King. Ragazzina plagiata dalla follia fondamentalista
cristiana della madre, presa pesantemente in giro da tutti, scopre di avere
poteri telecinetici. Cos’altro potrebbe accadere?! E poi, diciamocelo, la
maggior parte di quelli che lei ammazza fra atroci dolori erano veramente
stronzi, vedere che la pagano per tutto quello che hanno fatto sembra frutto di
una giustizia divina che raramente esiste nella realtà. Quindi sì, io tifavo per
Carrie e una parte di me voleva che lei trionfasse completamente e si rifacesse
una vita altrove, combattendo contro il bullismo.
Ultimo cattivo, ma non per questo meno
importante, è forse quello meno conosciuto, ma che non potevo esismermi
dall’inserire. Per il mondo di Abarat: Cristopher
Carrion! Brutto, malvagio, sembra uscito da un malatissimo film
dell’orrore. Invece no, è uscito dalla malatissima mente di Clive Barker,
l’uomo che ci ha regalato Hellraiser. Sebbene la storia di Carrion non abbia lo
stesso impatto di quella di Carrie, lo giustifichiamo lo stesso perché il
personaggio viene dotato di immensa sensibilità. Con l’andare avanti della
narrazione conosciamo il suo passato, i suoi sentimenti, le motivazioni che lo
spingono, che per una volta vanno oltre il semplice voler essere potente.
Carrion combatte contro altri mali, per il suo male. Vuole veder trionfare le
tenebre e per farlo deve combattere con tenebre più subdole, che si rivestono
di luce. Insomma, se mai leggerete Abarat, e non smetterò mai di
consigliarvelo, ve lo possono garantire: amerete Cristopher Carrion.
E con questa puntata è finita la Lega
dei Cattivi. Mi è piaciuto scrivere questi post, perché mi ha dato
l’opportunità di ripensare a romanzi cui, altrimenti, non avrei ripensato.
Se
ci saranno aggiunte alla lega verrete senz’altro a saperlo. Un buon cattivo non
si può mai ignorare!
Sei l'ennesima persona che mi fa venir voglia di leggere Abarat. Mi sa che mi ci devo proprio mettere!
RispondiEliminaSe lo leggi fammi sapere :D
EliminaMa che fascino avranno i cattivi eh! Fantastico :)
RispondiEliminaDecisamente, i cattivi sono sempre più divertenti!
EliminaGreat readiing your blog post
RispondiElimina