Buonasera.
Ad essere
sincera non so nemmeno come iniziare questo post. Insomma, “What a bored
Shinigami can do” è finito. E anche se il risultato che si può facilmente
leggere sulla data di pubblicazione indica che sta su EFP da soli tre mesi, in
realtà la sua elaborazione è stata molto più ampia. Ho iniziato a scrivere la
fanfiction nel Giugno del 2010, e l’ho terminata in Ottobre (di solito non
posto fanfiction se non sono già terminate). Poi per vari motivi, più che altro
legati al fatto che non mi sentivo in vena di pubblicare né di rivedere la
storia, non ho iniziato a pubblicarla se non un anno dopo. Quindi, a ben
pensarci, in realtà c’è dietro un lavoro che dura più di un anno! Ma come
diavolo ho fatto?
Be’, a parte
questo…
“What a bored
Shinigami can do” mi ha dato molte soddisfazioni e mi ci sono affezionata. Non
perché sia stata una fanfiction particolarmente seguita nel sito o simili (infatti non lo è), ma perché è
stata la prima storia che ho fatto leggere a qualcuno che mi conosceva – non un
beta reader, non qualche altra persona ‘virtuale’, ma persone con cui entro in
contatto tutti i giorni. In particolare il più entusiasta di questa storia è
stato mio padre. Ebbene sì, alla veneranda età di
quarantasette anni ha scoperto Death Note (tramite me ovviamente) e ha guardato l'anime! Quando gli
ho detto che stavo scrivendo una fanfiction sul manga è impazzito e ha
cominciato a lamentarsi del fatto che non gli facevo mai leggere niente. Poi la
sua follia ha contagiato anche il mio ragazzo e tutti e due mi hanno esasperato
talmente tanto che, per non sentirli più blaterare, ho fatto loro leggere la
fanfiction. Mi stavo per pentire della mia decisione, perché mio padre – da bravo
genitore – non faceva altro che dire quanto fosse spettacolare e mi idolatrava
come se fossi Dante, il mi ragazzo al contrario trovava un sacco di errori
grammaticali, e io stavo impazzendo. Alla fine, dopo un’iniziale euforia da parte
di entrambi, si sono dati una regolata, e hanno iniziato a dare consigli e
impressioni meno estremi.
Questa
esperienza mi ha aiutato moltissimo a reggere il confronto con una critica che
non è come quella del web, per quanto le recensioni degli utenti di EFP mi
rendano sempre felicissima e infatti rispondo sempre volentieri a tutti, ma è
una critica faccia a faccia, che è diversa, perché leggere le critiche è diverso dal sentirsele spappolare sulla faccia senza preavviso. Sono stata messa di
fronte a tante cose riguardo il mio stile, la trama, la storia, le
sfaccettature dei personaggi, le situazioni, ho riconosciuto che qualcosa
poteva essere migliorato, quindi mi sono rimboccata le maniche e ho ricominciato a
scrivere con ancora più decisione.
L’unica nota negativa
del tutto è che adesso quei due uomini pare si siano messi d’accordo per
tormentarmi con una frase ricorrente: «Oh! Ma quando lo scrivi il primo best
seller?».
A parte questo
vorrei ringraziare moltissimo tutte le persone che su EFP mi hanno seguita ogni
giorno, hanno espresso il loro parere sulla fanfiction o semplicemente hanno
letto. Anche voi mi avete spronata a migliorare sempre di più e le vostre parole entusiaste
sono quelle che ricordavo ogni volta che rileggevo fino allo sfinimento i
capitoli per trovare errori, per rendere la scena ancor più emozionante, e mi
chiedevo che cosa ne avreste pensato, se vi sarebbe piaciuto, e non vedevo l'ora di pubblicare!
In definitiva,
per terminare l’ennesima pappardella sbrodolante zuccheri come è mio solito, un grazie a tutti, tutti voi che mi avete
fatta emozionare solo leggendo la mia storia. Con la speranza di avervi emozionati
anch’io, vi saluto per l’ultima volta,
Patrizia
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