Ogni volta che
finisco di leggere una fanfiction mi sento
irragionevolmente allegra. Come quando si finisce un libro. C’è un po’ di
nostalgia e un po’ di allegria, allegria perché ho letto una bella storia, che
mi ha appassionata e che ho seguito con emozione, nostalgia perché una volta
per tutte dovrò uscire dal quel mondo abilmente costruito che è stato per
parecchio tempo nei miei pensieri.
E’ ciò che mi è
successo leggendo The Wammy's Hospital, di Luce Lawliet. Come si evince dal
titolo, fandom Death Note.
Solitamente non
leggo AU, com’è questa fanfiction, perché non sono il mio genere. Tuttavia ho
aperto la pagina perché le storie che parlano di sinistri ospedali (soprattutto
se psichiatrici come ci anticipa l’introduzione), di misteri e tensioni sono
assolutamente il mio genere!
La storia parla
di una normalissima ragazza, Lyanne Stoinich, che, per qualche motivo a lei e a
noi ignoto, finisce in un ospedale psichiatrico, appunto il Wammy’s Hospital. I
personaggi di Death Note compaiono un po’ alla volta, e i ruoli a loro
assegnati all’interno della fanfiction calzano a pennello. Già in partenza
abbiamo un mistero: chi è Lyanne Stoinich? Qual è la sua storia, perché si è
ritrovata in quell’ospedale? Un ospedale, fra l’altro, che sembra avere molti
segreti, segreti che qualcuno tenta di celare, ma invece Lyanne, riportandoli a
galla, potrebbe riuscire a riscoprire sé stessa e anche cosa succede in quel
luogo fuori dal comune.
L’autrice ha uno
stile sobrio, niente fronzoli e tutto verità, molto crudo e anche parecchio inquietante
delle volte. Questo stile ci accompagna in maniera omogena sino alla fine della
storia, narrando i fatti in modo incredibilmente distaccato, nonostante la
prima persona, con descrizioni accurate (tanto che in alcuni casi le definirei addirittura splatter) scritte molto bene. Uno
stile fondamentale per le sensazioni che l’autrice vuole – e riesce – farci provare.
Con l’andare avanti della lettura c’è solo un crescendo di tensione, le
domande diventano sempre di più e sempre più opprimenti, la trama si snoda fino
ad un punto critico, un punto che tutti possono percepire come di non ritorno,
e la sensazione è quella di essere rinchiusi in una stanza di quesiti che non
riescono ad essere risolti, che ci opprimono da tutti i lati. E la voglia di andare avanti a leggere per sapere che succedere cresce di capitolo in capitolo.
Un'altra cosa assolutamente a favore dell'autrice è che si è informata sulla materia da lei trattata, ossia gli ospedali e le malattie psichiche, senza lasciare nulla al caso e senza essere superficiale. In questo modo la storia acquista ancor più senso, più realtà e più dinamicità.
Consiglio
vivamente a tutti gli appassionati di Death Note e di storie horror e
misteriose, di leggere The Wammy’s Hospital, perché è una storia avvincente, piena
di colpi di scena inaspettati, che ti fa rimanere con il fiato sospeso ad ogni
nuova, allucinante rivelazione.
Oddio, ho iniziato a leggere i primi capitoli... certo che è pomposo! XD
RispondiEliminaE come hai detto tu, anche un po' intricato, ma comunque interessante... mi piace da matti come ha realizzato il personaggio di Misa..
E' pomposo il mio commento o la storia? xD Il mio commento di più forse, comunque vabbè... sono teatrale, è inutile negarlo xD
RispondiEliminaAnche a me Misa piace un sacco lì! Mi piace di più lì che nell'originale xD
Wow... be', che dire, a parte grazie di cuore! ^^
RispondiEliminaDavvero, sei stata davvero gentile, precisa e tutti questi complimenti non me li meritavo assolutamente!
Soprattutto quando parli dello stile... ho fatto del mio meglio, anche se in realtà avrei ancora molto da imparare...
Comunque c'hai ragionissima a dirlo: ho trasformato senza vergogna una scuola di geni in una gabbia di matti! =D
Un bacione,
Luce Lawliet <3
Ciao donnah! ^^
RispondiEliminaSono contenta che tu abbia letto, e i complimenti secondo me te li meritavi tutti, altrimenti non te li avrei fatti xD
Leggere e recensire la tua storia è stato un piacere, ciao =)