Questo
post c’era da aspettarselo.
A
dodici ore di distanza dal concerto mi accingo a provare a descrivere qualcosa
che ancora non ho ben assimilato nella mia mente.
Cominciamo.
Ho
conosciuto tante ragazze simpaticissime e ho persino rispolverato il mio inglese
e il mio spagnolo perché ho incontrato una tipa che veniva dalla Spagna e
durante il concerto sono finita vicino a delle ragazze tedesche, così si
cercava di comunicare in inglese (anche se loro erano molto più brave di me).
Realizzo
oggi che devo avere passato un quarto d’ora di cacca mentre facevo la fila
(mentre ero lì non me ne sono accorta perché pensavo ad altro: il caldo, Mika,
la sete, Mika, l’attesa. Poi, be’, lo ammetto, pensavo anche a Mika) perché mi sono
accorta stamattina di avere un livido sul braccio. Rimarrà per un po’ come
ferita di guerra! Lo esibirò fieramente davanti ai miei amici raccontandogli
com’è successo, e lo esibirò ancor più fieramente davanti ai miei nemici
facendogli vedere che io resisto a questo ed altro! …okay, la smetto; è che
sono ancora inscimunita.
Dopo
la lunghissima e pallosissima attesa finalmente è arrivato il gruppo di
apertura, gli Ultima.
Ora,
io sono sempre un po’ scettica riguardo ai gruppi di apertura. Poverini, non è
colpa loro, ma capitano spesso davanti ad una folla che vuole che smammino per
vedere quelli dopo di loro. A volte, con i gruppi di apertura, mi sono annoiata
a morte, ma devo dire che ieri gli Ultima mi sono piaciuti abbastanza.
Erano
bravi e le canzoni erano belle, anche se dopo la quarta hanno iniziato a
sembrare tutte simili fra loro, ma suppongo fosse anche perché non ne conoscevo nessuna.
La cosa più
importante da dire, però, che mi ricorderò forever
& ever, è che ho adorato il tastierista! Era proprio di fronte a me, e
faceva morire dal ridere, perchè continuava a muoversi, a saltare e a fare facce strane!
Quando
ormai la notte è calata su di noi, stanchi, sudati e probabilmente puzzolenti, hanno
iniziato ad allestire il palco per Mika.
Prima
canzone: Big Girl.
La
prima cosa che ho notato, e che mi ha fatto moltissimo piacere, è che ha un po’
abbandonato la scaletta dell’ “inizio con Relax e finisco con Lollipop”
che era quasi tassativa.
Dopo
questo, credo di non riuscire più a dire qualcosa di veramente sensato.
Mika è
stato davvero bravissimo, ha cantato benissimo, con tutti gli acuti del caso
che io adoro, e anche con tutte le mossette sceme che mi fanno ridere, infatti
a volte stavo ridendo come un’idiota.
A
proposito di ridere, quel ragazzo è anche un intrattenitore nato! Ha tenuto l’attenzione
alta e ha fatto ridere tutti con la storia delle zanzare (Blame it on the mosquitos!) e mi è piaciuto tantissimo quando hanno
cantato Love Today, con annesse finte
morti, suicidi, e il povero bassista – Max, se non ricordo male – che ha
continuato a canticchiare il coretto iniziale della canzone fino allo
sfinimento! Non so come ha fatto, sul serio.
La
nuova band mi è piaciuta, ovviamente sono tutti bravissimi, hanno suonato e
cantato benissimo. Devo ammettere che mi sarebbe piaciuto poter vedere anche quella
vecchia, ma probabilmente se Mika ha deciso così un motivo ci sarà, e cambiare
fa bene. Inoltre adoro la corista e il batterista (ho un debole per i batteristi, si vede: adoro anche Cherisse, sta nella mia Top 3 dei Batteristi Preferiti).
Sono
contentissima comunque, perché Mika ha cantato un sacco di canzoni che mi piacciono, e ha
concluso in bellezza con una canzone che adoro: The Origin Of Love.
Stamattina
mi sono ritrovata ancora addosso i pezzetti di carta volante che sono stati
sparati sul pubblico, e il tragitto porta-letto della mia stanza è segnato da
quei foglietti, gialli e neri (ma più che altro gialli, che sono stati sparati alla
fine di We Are Golden).
Quando
sono tornata a casa ero tipo così:
Ma
non importa, perché sono contentissima di essere andata al concerto di Mika.
Sono ancor più convinta, dopo averlo visto live, che sia un artista di grande
talento, e per di più sembra anche un ragazzo simpatico!
Vi
lascio con:
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