In tutti questi anni di blog mi sono
resa conto che non ho mai stilato una classifica dei migliori o peggiori libri
dell’anno. Dato che ho ricominciato da poco a postare e subito sono partita con
due recensioni ho pensato che un post più leggero sarebbe stato gradito, prima
di passare alla prossima recensione (già in cantiere). In questi giorni
fioccano classifiche sull’anno appena passato quindi, mi sono detta, potrei
farne una anch’io.
Mi è piaciuto scorrere il mio anno di
letture, con l’aiuto del vecchio aNobii. Credo che questa potrebbe diventare
una bella tradizione per salutare l’anno trascorso e prometto che per il 2017
sarò anche puntuale e lo posterò a fine Dicembre.
Comincerei dai libri che non mi sono
piaciuti, così ci togliamo subito il pensiero.
Boy
meets boy, di David Levithan
Forse il peggiore dell’anno, tanto che
l’ho inserito anche nella rubrica “Carta straccia”, in cui non finisce quasi nessun
romanzo. L’ho trovato inverosimile, contesto e personaggi esagerati, storia
praticamente nulla (ci credete che non me la ricordo neanche?).
La cosa peggiore è che l’autore mi
piaceva molto. Darò altre possibilità ai suoi romanzi – ho in wishlist “Ogni
giorno” e, se mi perdonate la ripetizione, uno di questi giorni mi deciderò a
leggerlo – perché sono affezionata a lui, ma questo ha guadagnato un deciso
pollice verso.
Mary
Poppins, di Pamela L. Travers
Ci sono alcuni film di Natale che mi
piacciono più di altri. Ad esempio apprezzo Il Grinch solo dopo qualche anno
che non lo guardo perché è troppo esagerato per certi versi, ma Mary Poppins
rimane uno di quelli che guardo sempre volentieri. Ogni. Santo. Natale.
Scoprire che un film è migliore del
libro è sempre traumatico e, in un certo senso, un tradimento per me. Vado in
giro a proclamare l’amore per i libri, consiglio questo e quello, e alla fine
la pellicola batte il cartaceo?! Alto
tradimento. Ci sono già stati, in passato, film che mi sono piaciuti più
dei libri, tuttavia questa è la prima volta che il libro mi rovina il film.
Forse sono troppo distante dai libri per
bambini dell’epoca, o troppo affezionata alla Mary Poppins di Julie Andrwes… Ma
sarà anche colpa di quella del libro, severa e insopportabile!
Niente da fare: preferirò sempre Dick
Van Dyke che balla con i pinguini.
Per fortuna i libri veramente pessimi
sono terminati. Non vi sottopongo a quelli che non mi sono piaciuti, solo a
quelli proprio difficili da terminare. La differenza fra quelli poco sopra e
quelli che non mi sono piaciuti è la seguente: non posso dire che non fossero
bei libri, solo che non incontravano il mio gusto. Di quei due là sopra,
invece, non salverei nulla.
In fondo quest’anno mi è andata più che
bene, da tutti i punti di vista!
On
writing, di Stephen King
Ho parlato di questo libro in una
recensione, ma mi ripeterò: un buon manuale, non prettamente tecnico ma forse
per questo più appassionante.
Non lo consiglierei a chi ne vuole
sapere più di tecnica, anche perché alcuni dei consigli di King sono più adatti
alla prosa in lingua inglese, inoltre non bisogna dimenticare che lui parla
sempre della letteratura popolare, diciamo per le masse (che poi mi sembra
giusto, dato che è quello che scrive lui).
Consigliatissimo a chi ha bisogno di
ispirazione, di una spinta! Di trovare quella voglia frenetica che spinge lo
scrittore, o l’aspirante tale, a prende la penna in mano e scrivere.
Le
terrificanti storie del vascello nero, di Chris Priestley
Non amo le raccolte di racconti, che
abbiano o meno una cornice. Non sono mai stata attratta dall’horror, seppur per
ragazzi. Non mi attirano particolarmente le storie di pirati, o di mare.
Questo è il libro che, da solo, è
riuscito a fare eccezione a tutte le mie tare da lettrice. Una raccolta di
racconti horror, per ragazzi, con tema il mare, i pirati, i viaggi oltreoceano.
Ogni storia è ricca di dettagli, sorprese, e fa salire un brivido lungo la
spina dorsale, per poi lasciarci di stucco con il finale.
Altri due sono i romanzi che ricordo con
moltissimo piacere in quest’anno, ma siccome ve ne ho parlato pochi post fa non
voglio diventare noiosa. Vi basti sapere che sono La breve favolosa vita di Oscar Wao, di Junot Dìaz e Wonder, di R. J. Palacio. Se volete
leggere qualcosa di questi romanzi cliccate pure qui.
Per oggi ho finito. Immagino che adesso
andrò a leggere qualche altro libro. Finirà nella lista dell’anno prossimo?
Chissà…
Partendo dai tuoi stessi presupposti, mi incuriosisce molto "Le terrificanti storie del vascello nero". Lo inserisco in lista e prossimamente faccio sapere :)
RispondiEliminaGrazie mille!
Spero tanto che ti piaccia com'è piaciuto a me! Le illustrazioni all'interno del libro, poi, sono bellissime :)
EliminaOn writing è meraviglioso, anche se penso che King segua regole sue proprie, che non sono applicabili a tutti gli aspiranti scrittori.
RispondiEliminaGià uno che scrive 5.000 parole al giorno ha delle regole tutte sue!
EliminaIn fondo, però, credo che le abbiano un po' tutti gli autori. Scrivere è sì un lavoro, ma essendo un mestiere così creativo penso che ognuno si crei regole proprie, che vanno bene per il singolo.
Interessante, non conoscevo nessuno dei libri di cui hai parlato - fatta eccezione ovviamente per Oscar Wao e Mary Poppins, solo per fama e amore per il film, anche per me. Non è la prima volta che sento che la tata del libro è molto diversa da quella che ci ha presentato la Disney... Prima o poi lo leggerò comunque, soprattutto perché avendo visto (e amato follemente!) Saving Mr Banks (se non l'hai visto, ti prego, recuperalo) credo che saprò in qualche modo perdonare i difetti.
RispondiEliminaSe mi imbatterò in qualcuno dei titoli che hai inserito tra i migliori gli darò una chance :)
Ho visto "Saving Mr. Banks" e mi è piaciuto moltissimo!
EliminaIn realtà è proprio dopo aver visto quello che mi è venuta la curiosità di leggere il libro della Travers.
Comunque non importa com'è andata con il romanzo, sia il film che ne è stato tratto, sia "Saving Mr. Banks" rimarranno due film bellissimi *.* Sai che quest'anno uscirà Mary Poppins return? Ovviamente andrò a vederlo al cinema u.u muahaha!