Il primo film di
Harry Potter uscì in quello che sembra l’ormai lontano 2001, con la regia di
Chris Columbus. All’epoca avevo dieci anni, e ricordo che andai a vederlo con i
miei genitori, e poi insistetti per andare a vederlo di nuovo con un’amica, ma
con tutta la loro pazienza i miei me lo proibirono (giustamente, potrei
aggiungere oggi, ma allora mi parve un grave abuso di potere da parte loro).
Non intendo
recensire questo film in modo esaustivo, perché non ne sono capace, insomma,
non ne so niente di fotografia, luci, angolazione delle riprese e roba varia, quindi questo
è un semplice commento da fan di Harry Potter che guarda i film e che,
inevitabilmente, si ritrova a cercare le tracce del mondo che la Rowling ha
creato.
Il primo e il
secondo capitolo (“Il bambino sopravvissuto” e “Vetri che scompaiono”) sono
stati stringati in meno di dieci minuti di film, ma credo che questo sia uno
dei più sapienti riassunti che io abbia mai visto. In particolare mi è piaciuta
moltissimo la recitazione. Ho adorato Fiona Shaw, che interpreta zia Petunia,
anche se certo i coniugi Dursley mi sono sembrati un po’ troppo vecchi (credo
che non raggiungano i quarant’anni quando la storia ha inizio); e anche la
recitazione del giovanissimo Dudley (Harry Melling), proprio un bambino antipatico.
Stranamente Richard Griffiths, uno dei miei attori preferiti, non mi è piaciuto
molto, era troppo esagerato per i miei gusti.
A causa di una
mia malformazione genetica, probabilmente, adoro guardare i film in lingua
originale, e ho notato che quelli che, in italiano, prendevo per dialoghi con
parole e modi di dire non più in uso, sono in realtà del tutto veritieri in
inglese. Questo nulla toglie al doppiaggio italiano, che credo sia uno dei
migliori (soprattutto se paragonato a quello spagnolo, che mi fa crepare dalle risate).
Per quanto
riguarda Daniel Radcfliffe, mi spiace per i fan ma lo boccio su tutta la linea.
Almeno in questo primo film. Prego, nessuno tiri fuori la storia che era ancora
piccolo, perché qui è pieno di giovani attori e credo che inetto come lui non
ci sia nessuno – tranne forse la balbuzie del professor Raptor.
Una delle cose
più belle di questo film sono i set. Il set di Diagon Alley, ad esempio, è meraviglioso!
La Gringott, tutta storta, è bellissima. Così come Hogwarts, che ha qualcosa di
particolare in ogni inquadratura.
Purtroppo proprio con l’entrata a Diagon
Alley, quando si apre il muro di mattoni, cominciano a esserci pecche negli
effetti speciali, perché si vede benissimo che quel muro di mattoni in
movimento è falso, così come il passaggio al binario 9¾. Eravamo nel 2001, sì,
e gli effetti speciali hanno fatto passi avanti incedibili (se avete avuto la
sventura di andare a vedere “Transformers 3” lo saprete di certo), però vorrei
ricordare alla gente che nel 2001 è uscito anche “Il signore degli anelli – La
compagnia dell’anello”, i cui effetti speciali erano grandiosi.
Ora, una delle
mancanze più grandi di questo film sono gli effetti speciali, che in questa
prima produzione sono veramente, veramente pessim- … Meglio dirlo con classe,
no? Ebbene sì: fanno cagare! L’apoteosi di questo cattivo utilizzo di Photoshop arriva
quando Harry vola per prendere le chiave alata. Se non si nota quello, davvero,
avete le fette di salame sugli occhi. Cos'è? Gli mancava il budget?
Purtroppo devo
dire che l’arrivo di nuovi attori, come Rupert Grint (Ron Weasley) e Emma
Watson (Hermione Granger), non fanno altro che sminuire ancor più profondamente
il povero, povero Radcliffe. In questo film adoro Hermione, è davvero seccante
e anche il suo aspetto è azzeccato. Comunque sia credo se dovessi scegliere
l’attore secondo me migliore, in questo primo film, parlando dei ragazzi, la
scelta sarebbe ardua fra Tom Felton e Rupert Grint. Anche se devo ammettere
che, per essere il suo secondo film, Grint ha fatto un lavoro ottimo, quindi
questa volta la mia preferenza va a lui! Rosso power (e che nessuno si azzardi
a fare una parola sul comunismo)!
Decisamente i
film contribuiscono al mito del Ron deficiente: insomma, lui è l’unico a non
rilassarsi quando il Tranello del Diavolo attacca i ragazzi.
Di questa parte mi
spiace molto che non abbiano fatto vedere tutte le prove dei professori: c’era
il Tranello della Sprite, le chiavi incantate da Vitious, la scacchiera gigante
della McGranitt, e mancano il mostro di Raptor e le pozioni di Piton.
Durante
la scena delle chiavi Harry dice una cosa però che mi lascia da pensare, e
cioè: «E’ troppo semplice». Ma certo bello che è troppo semplice! E’ troppo
semplice se un segreto segretissimo del mondo magico può essere svelato in una
corsa a ostacoli da tre bambini di undici anni! Una piccola mancanza della Rowling.
Sugli attori più
grandi, probabilmente sono di parte. Okay: sono di parte. Il migliore per me è Alan
Rickman. Un po’ perché mi piace Piton, un po’ perché lo interpreta
egregiamente, credo che sia perfetto. Certo, anche con Piton hanno toppato alla
grande con la sua età: in teoria dovrebbe avere, in questa prima parte, trentun
anni. Non c’è neanche bisogno che ve lo dica, no?, che Rickman nel 2001 aveva
passato quella gloriosa età da molto, molto, molto tempo. Vi basti sapere che è
del lontano ’46. Praticamente storia.
Anche Albus Silente però,
interpretato qui da Richard Harris, è grandissimo. Mi ispira proprio quel che
dovrebbe ispirare Silente: intelligenza, saggezza, pazienza ma anche quel
sottile senso dell’umorismo.
A parte tutto ci
sono alcuni piccoli particolari che mi disturbano.
Ad esempio: mi sarebbe
piaciuto che il Cappello Parlante venisse sentito solo da chi lo indossava, e
suppongo che il regista e tutto il suo stormo di assistenti potevano sforzarsi
di trovare un modo per farlo (sono lì per quello no?).
Un particolare che
detesto di sicuro è quello delle scale che cambiano. Voglio dire… Perché?! Ci
sono già così tante cose fighe, non c'è bisogno di aggiungerne un’altra. Se poi
era solo un mero tentativo di far sembrare l’entrata dei ragazzi al terzo piano
cosa casuale, be’, anche qui potevano inventarsi di meglio.
Allo stesso modo
ci sono scene che ritengo inutili, ad esempio come mai Harry alla partita di
Quiddich si mette in piedi sulla scopa? Non ha senso!
Un paio di cose
che non c’entrano molto direttamente con il film, ma in generale con la storia:
Uno – come fanno i maghi a stare seduti su delle scope? Voglio dire… per ovvi
motivi, non dovrebbero sentire male?
Due – solo a me viene in mente che tenere
un cane a tre teste dentro uno stanzino per un anno intero equivale a una
grave violazione dei diritti sugli animali?
Tre – perché mai un ragazzino
miope dovrebbe essere bravo a giocare a Quiddich e, nello specifico, riuscire a
vedere una palla piccola come una noce? Senza contare che Harry non cambia i
suoi occhiali neanche una volta in sette libri, e probabilmente non li ha mai
cambiati!
A parte questo
mi dispiace che alcuni personaggi siano stati tanto bistrattati. Ad esempio
Neville: la punizione di Harry, Ron e Draco non era assieme a Hermione, ma
assieme a Neville. Così come non esiste Pix, il che mi dispiace moltissimo
perché era veramente un bel personaggio ed era uno di quelli che non vedevo l’ora
di sapere come fosse. Che delusione quando ho visto che non c’era!
In quella stessa
scena della punizione si vedono due cose orripilanti per quanto fatte male: il
centauro Fiorenzo, e quello che sarebbe dovuto essere un irriconoscibile
professor Raptor, che per qualche stramba ragione striscia a qualche centimetro
da terra come se non avesse corpo solido. Non capisco, è come se non avessero
letto il libro con attenzione, per fare certi errori!
Riguardo ad
altri aspetti come la fotografia, il trucco e cose simili, non mi dilungo,
perché non so neanche che cosa siano. L’unica cosa che mi faceva un po’ ridere
era la colonna sonora, che secondo me si innalzava nei momenti sbagliati. E poi
i costumi, che invece erano molto fighi.
Purtroppo devo
dire che questo film non mi è piaciuto molto, sia per la recitazione del
protagonista (Santa banana! Il protagonista! Potevano sceglierlo con più cura)
che per gli effetti speciali, che sembrano fatti da una scimmia ritardata.
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