Parto con una
premessa: spero che questo post non generi bimbominkiate o commenti acidi.
Ormai le fan di “Twilight” dovrebbero essere abituate a sentirsi dire che la
loro saga preferita è alla stregua della carta igienica, per molti.
Ho letto
“Twilight” quando avevo diciassette anni, e devo proprio dire di essermelo
divorato con grande piacere in circa una giornata. Insomma, una maniera carina
di passare un po’ di tempo senza cose impegnative. Ho letto “New Moon”, e ho
seriamente riconsiderato la faccenda.
Non ho mai
nascosto la mia opinione in merito: «Se la Meyer si fosse fermata a “Twilight”
sarebbe stato un libro carino». Ma no, questa donna ci vuole seviziare, è
oltremodo sadica, e ha scritto quattro (dico quattro!) libri, tutti incentrati
sugli stessi due deficienti.
Questa non è una
recensione, perché ce ne sono già troppe su internet – molto contrastanti fra
loro – che parlano della saga di Twilight. Questo è un commento del tutto
personale, molto di parte e affatto politically
correct.
Per prima cosa
vorrei concentrare l’attenzione dei lettori sulla trama, anche se risulta molto
complicato dato che la trama, di per sé, non esiste. C’è una parvenza di trama,
ad una lettura affrettata, ma in realtà è solo l’abilità della Meyer che fa sembrare
due petosecondi un secolo, rintontendoci con una miriade di paragoni inutili e
ripetitivi.
A questo
proposito, nell’edizione che ho io, alla fine c’è il primo capitolo di “Twilight”
dal punto di vista di Edward (“Midnight sun”, mi pare che si chiami), che usa
qualcosa come una decina di pagine di noiosissime pippe mentali per descrivere
il momento in cui Bella entra in classe e vede Edward per la prima volta.
Adesso vado a vedere quante pagine sono… Troppo ottimista, e per fortuna avevo
cancellato il ricordo: sono ventiquattro pagine. Ventiquattro pagine che
possono essere riassunte così:
Accidenti! Non riesco a leggere i pensieri della
nuova arrivata. Però quanto sangue che mi fa.
Oh no, come ho potuto pensarlo? Sono un mostro
rivoltante. E’ tutta colpa mia, anche se probabilmente è la mia natura di
vampiro che agisce per conto proprio. Ma devo pur darmi la colpa di qualcosa
che non dipende dalla mia volontà, altrimenti come farebbero le lettrici a
intenerirsi?
Ma, tornando in
tema: la trama? Non esiste. E non esiste perché ogni singolo ostacolo che
potrebbe presentarsi davanti ai protagonisti, la Meyer lo spazza via cercando
di mantenere una parvenza di… ostacolo, appunto. In realtà, ad essere
oggettivi, non c’è assolutamente nulla che impedisca ai due di stare insieme,
se non l’imbecillità di Edward e la ninfomania di Bella. O comunque problemi
inventati, che potrebbero essere semplicemente aggirati, ma che la Meyer fa
sembrare ostacoli insormontabili (vi rimando a un video esplicativo) al solo scopo di allungare
un po’ questo libro inutile. Perché, ammettiamolo, se togliamo le ridondati
ripetizioni e parecchie scene inutili ai fini della trama, noiose e scontate…
no be’, allora dovremmo eliminare l’intera saga. Okay, lo ammetto, se vista
così il mio ragionamento non fila.
Esempio uno:
Edward passa i quattro libri a dire che lui è pericoloso, e che Bella dovrebbe
fuggire da lui. Ma, Edward, ciccio, tu mangi animali e francamente fai ridere
con la tua pelle a Lipgloss de l’Oréal, quindi mi spieghi perché cazzarola
qualcuno dovrebbe avere paura di te? Sono queste le uscite della Meyer che mi
mandano in bestia!
Esempio due: i
cari Edward e Bella non possono fare sesso. Se io fossi un vampiro di cent’anni
che non ha mai trombato né avuto uno scambio di saliva con una donna, sarei
terrorizzato da una folle che, appena dato il primo bacio, vuole cavalcarmi
come Clint Eastwood in un film western. Quasi Edward mi sembra dotato di
cervello se la vedo in quest’ottica, ma, ora che ci penso, lui lo fa per non
farle del male. Perché potrebbe aprirla in due come un melone. Farla esplodere,
spaccarla, tramortirla con una carezza un po’ troppo eccitata. E lei si tiene
le voglia per quattro libri, quando alla fine si scopre che possono farlo lo stesso!
E copulano come è giusto che facciano due sposini, ma allora perché ce la
menate con quattro libri di rivoltanti discorsi imbarazzati fra i due?
Mi spiegate che
razza di ostacoli al loro amore sono questi? Come ho già detto sono menate
inutili e inconsistenti. Ficcate lì solo per fare finta che i due protagonisti
abbiamo un amore travagliato.
Ma poi, quello è
davvero amore? Insomma, diciamocelo. Bella è attratta da Edward solo perché è
figo. Non ci sono altre spiegazioni nel libro, o no? I suoi pettorali
sbrilluccicosi sono ovunque, sono un vero spauracchio, e invece non c’è nemmeno
un commentino su quante cose abbiamo in comune, o su cosa gli piaccia del suo
carattere, o anche di cosa possono fare assieme. Perché, assieme, in modo
naturale, normale, non possono fare nulla! Uguale per Edward. Per lui, Bella è
una specie di prova fisica di resistenza al sangue. Mah… Farebbe meglio a non
resistere e sopprimerla, farebbe un favore a tutti, primo della lista il povero
Charlie, il di lei padre, che fa semprela figura del padre inetto.
Altro appunto
riguardo i genitori di Bella. Cioè, la madre di Bella ha abbandonato Charlie
perché non voleva vivere a Forks? Ma non potevano parlarne come due adulti sani
di mente? Insomma, non vedo perché gettare via così lunghi anni di
fidanzamento, un mutuo ancora tutto da pagare e ottenuto con grandi sacrifici
e, cosa più importante, una figlia!
«Senti Charlie,
mi fa cagare questo posto dimenticato da Dio. Me ne vado in città, in barba
alla nostra famiglia appena costruita, e ignorando il fatto che il dialogo
nella coppia è utile a superare i contrasti.»
Questo era un
mini sfogo, non ho altro da dire. Capitemi, mi hanno portata a vedere “Breaking
dawn” al cinema (per fortuna che avevo i biglietti dell’esselunga), e la scena con
i due coniugi ce discutono appena dopo la prima notte di sesso selvaggio ha
passato il punto di non ritorno. Dovevo far udire la mia voce!
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